28/11/2023 - 11:20

“Avremmo voluto che si facesse di più anche sulla proroga dei progetti di accoglienza diffusa dei comuni, ma l'approvazione dell'ordine del giorno da me presentato rimane una risposta doverosa agli enti locali, in un decreto disumano che si accanisce oltre ogni limite etico sui minori non accompagnati ”. Lo ha detto intervenendo in Aula sul decreto migranti la vicepresidente del gruppo Pd alla Camera, Valentina Ghio, a proposito dell’approvazione dell’odg a sua prima firma che impegna il governo a dare prosecuzione ai progetti inseriti nel sistema di accoglienza, integrazione e Sai anche per l’anno 2024.
“La riformulazione dell’ordine del giorno - spiega Ghio - lega la proroga del sistema di accoglienza diffusa portato avanti dai Comuni in questi anni alla valutazione della compatibilità di bilancio. È una formula che il governo usa spesso e che non garantisce come sappiamo con certezza il raggiungimento dell’obiettivo.
In questo caso però si tratta di non garantire la certezza del raggiungimento dell’obiettivo a migliaia di persone, fra cui donne, famiglie, bambini che dal 1 gennaio 2024, senza questa proroga, non avranno più un luogo da abitare, una scuola da frequentare. Questa proroga inoltre riguarda l’impegno e il lavoro di 200 comuni che hanno puntato sull’accoglienza diffusa, che ha dato vita a percorsi di integrazione sociale ed economica reali, più efficaci ed umani rispetto alla gestione dell’accoglienza a cui abbiamo assistito negli scorsi mesi”.
“L’Anci da diversi mesi ha chiesto delle risposte circa la prosecuzione di questi progetti e i comuni coinvolti ad oggi non hanno ancora notizie certe e la preoccupazione dei sindaci che conoscono bene le loro comunità è alta perché sanno che se fra qualche settimana non ci sarà certezza reale della prosecuzione occorrerà trovare collocazione, abitazioni, scuole per queste migliaia di persone che già hanno avuto molte sofferenze”, conclude Valentina Ghio

27/11/2023 - 19:33

Dichiarazione di Valentina Ghio, vicepresidente deputati Pd

“Abbiamo  chiesto al Governo  di dare una risposta alle 5600 persone,  in prevalenza famiglie e bambini, incluse nel sistema di accoglienza e integrazione (Sai)  gestito dai Comuni, che, se non ci sara' un rinnovo, da gennaio non sanno dove abiteranno e dove andranno a scuola.  E abbiamo chiesto al Governo di dare una risposta anche a più di 200 comuni, di diverso colore politico, che con impegno  e umanità hanno gestito il sistema di accoglienza e integrazione che ha dato sin qui risultati positivi e per il quale da mesi, attraverso l'Anci, hanno chiesto la proroga per il 2024”.  Così Valentina Ghio, vicepresidente dei deputati Pd, illustrando in aula un ordine del giorno del gruppo Pd al decreto immigrazione. “Parliamo di persone che sono inserite nel sistema di accoglienza diffusa che ha consentito in questi anni di gestire percorsi di integrazione nelle comunità territoriali grazie  al grande impegno dei comuni . Nel complesso – ha aggiunto Ghio-  questo  è un sistema che coinvolge più di 43 mila persone, con oltre 1000  comuni titolari di progetto . Un sistema che ha dimostrato di funzionare bene. Ad oggi – ha concluso Ghio- non si hanno notizie circa l’uscita dei decreti necessari a garantire la prosecuzione di progetti per 5600 persone inserite in questo percorso. E a fine 2023 andranno in scadenza anche gli altri 4000 posti destinati a persone giunte in Italia  a seguito dei conflitti in Afghanistan e Ucraina, per i i quali – lo ricordo- all’inizio c’era la gara ad accoglierli ma adesso il destino di queste persone non interessa più. Oggi, dunque,  i comuni coinvolti non hanno nessuna notizia, nonostante la richiesta dell’Anci e la grande preoccupazione dei sindaci che conoscono bene le loro comunità e sanno che qualora non venisse garantita la prosecuzione occorrerà, in fretta e furia, trovare collocazione per  migliaia di persone, prevalentemente  famiglie e bambini che vivono già in una situazione di grande sofferenza.”

27/11/2023 - 17:00

“Garantire che il fermo amministrativo delle navi umanitarie multate e bloccate perchè ‘colpevoli’ di aver salvato vite in mare si riferisca alla sola unità principale ad esclusione delle lance o a qualsiasi tipologia di imbarcazione di salvataggio”: è quanto ha dichiarato oggi nell’Aula di Montecitorio il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico, Emiliano Fossi, illustrando il suo ordine del giorno al Decreto Migranti.

“E’ francamente inammissibile che imbarcazioni che intervengono, anche su mandato delle Capitanerie di Porto, siano addirittura sottoposte ad un vero e proprio ‘pizzo di Stato’ come successo per la Open Arms dello scorso settembre. Il fermo ha creato infatti ulteriori problemi in quanto alla nave è stato imposto di ormeggiare non al porto, ma in rada, costringendola quindi ad utilizzare per gli spostamenti un'agenzia che per ogni viaggio ha chiesto il pagamento di 300 euro. Quindi, per qualsiasi emergenza, che può riguardare anche ad esempio l’acquisto di beni di prima necessità, la nave ha dovuto pagare 600 euro di trasporto andata e ritorno per poche centinaia di metri, nonostante avesse gommoni abilitati, ma in quel caso non autorizzati a tali spostamenti. Questo accanimento verso chi salva uomini, donne e bambini dalla morte va fermato”; conclude Emiliano Fossi.

27/11/2023 - 14:37

"Con l'ennesimo voto di fiducia, il governo fa approvare il peggiore dei suoi decreti sull'immigrazione. Il peggiore perché questo si accanisce sui minori stranieri non accompagnati e mira a cancellare una buona legge, la legge Zampa. Lo fa in due modi: il primo stabilendo che da 16 anni in poi potranno essere inseriti nelle strutture dedicate agli adulti esponendoli, dunque, a promiscuità e ad abusi di ogni tipo. Una misura criticata non solo dalle opposizioni, ma anche dalla Garante per l'infanzia e l'adolescenza, oltre che dalle associazioni laiche e cattoliche e sulla quale perfino il Servizio Studi della Camera ha manifestato serie perplessità.

Il secondo è il ritorno a metodi di accertamento dell'età vecchi e che si sono dimostrati inefficaci.
Dopo la guerra alle Ong che salvano le vite in mare, il decreto Cutro contro i "falsi richiedenti asilo", la dichiarazione dello stato di emergenza, la sponsorizzazione dell’inefficace memorandum Eu-Tunisia e l'accordo propaganda con l'Albania, il governo ha identificato nei presunti "falsi minori" il nuovo nemico su cui accanirsi con particolare cattiveria. Ragazze e ragazze che, a 16 anni, dopo avere affrontato da soli viaggi terribili, spesso anche le torture dei centri di detenzione libici o le violenze contro i migranti che si perpetrano in Tunisia, invece di essere adeguatamente assistiti e accuditi vengono esposti a ulteriori rischi in centri per adulti sovraffollati e non idonei a loro. Una manifestazione di disumanità che dimostra tutto il cinismo di un governo che sull’immigrazione continua a collezionare flop.

Mentre aspettiamo con ansia l'ormai famigerato "piano Mattei", finora utile solo a distribuire incarichi, non possiamo che constatare il totale fallimento del governo Meloni che, non solo ha tradito le promesse elettorali, ma non ha ottenuto risultati di nessun genere. Solo spregiudicata propaganda, sulla pelle dei più fragili, a partire dai minori stranieri non accompagnati". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

27/11/2023 - 13:12

“Oggi siamo chiamati a votare l’ennesima fiducia che questo governo mette su decreti fondamentali, come questo che contiene rilevanti modifiche in materia di immigrazione, privando l’Aula e il Paese di un importante dibattito, direi fondamentale e previsto dalla nostra Costituzione.
Ci sono troppe persone che ancora oggi muoiono in mare nel tentativo di raggiungere l’Europa e le risposte di questo governo sono insufficienti; forse è per questo che ricorre in continuazione alla decretazione d’urgenza.
Ma con questo decreto il governo ha dato il peggio di sé, in particolare nella parte che riguarda i ragazzi, prolungando ulteriormente il limite dei giorni di trattenimento da 30 a 45 per chi ha meno di 16 anni e da 90 a 150 per quelli che hanno dai 16 anni in su. Complimenti! 

Una scelta dunque, questa, che si pone in drammatico contrasto con il principio del superiore interesse del minore, oltre che rappresentare una grave discriminazione tra minorenni italiani e stranieri.

Ecco allora il perché della fiducia: forse per evitare che qualcuno in questa aula prenda coscienza di cosa c’è scritto veramente in questa norma. Ecco colleghi ve lo semplifico: col vostro sì oggi direte che un ragazzo o una ragazza arrivati in Italia da soli avranno meno diritti dei minori italiani, saranno meno minorenni dei nostri figli. Cioè, invece di proteggerli di più, li proteggeremo di meno”. Lo ha detto intervenendo in Aula, Paolo Ciani vicecapogruppo Pd-Idp e segretario di Demos, dichiarando il voto convintamente contrario del gruppo alla fiducia posta dal Governo sul decreto immigrazione n.133.

24/11/2023 - 14:37

Dichiarazione di Ouidad Bakkali e Valentina Ghio deputate Pd

“Il governo ha colpevolmente respinto un  emendamento e un ordine del giorno presentato con i colleghi della Commissione Trasporti al Decreto Proroga Termini - dichiarano le deputate PD Ouidad Bakkali e Valentina Ghio - che chiedeva di estendere anche al 2024 i contributi al lavoro portuale previsti dall'articolo 199 del Decreto Rilancio del 2020.” Lo dichiarano le deputate Pd Ouidad Bakkali e Valentina Ghio che aggiungono:  “durante le audizioni per le risoluzioni tutti i rappresentanti del mondo del lavoro e delle imprese portuali hanno ribadito la necessità e l'urgenza di un sostegno economico importante che in questi anni ha permesso di mantenere i livelli occupazionali e garantire il lavoro a centinaia di persone”. “I contributi , istituiti in piena emergenza Covid a maggio 2020 e prorogati dopo lo scoppio della Guerra in Ucraina, - proseguono le deputate Pd - sono stati fondamentali per rimanere in equilibrio in una congiuntura difficile. Ora - aggiungono - l’emergenza non è conclusa, le conseguenze della guerra, di inflazione e rincari energetici sono ancora in atto e risulta incomprensibile come mai il governo abbia deciso respingere la richiesta di reiterare alle imprese portuali questi contributi che si sono dimostrati fondamentali. È del tutto evidente che in questo modo si espongono i lavoratori a un futuro incerto e senza garanzie”.
Per Bakkali e Ghio, “non si capisce come mai si privino le imprese portuali di contributi fondamentali, mettendo a rischio di incertezza tanti lavoratori e lavoratrici portuali. Chiediamo al Governo di ripensarci e di sostenere la proroga di questi incentivi e dare una risposta a tutto il mondo del lavoro portuale che, senza queste risorse, ha grandi e fondate preoccupazioni di tenuta occupazionale del settore. Serve rendere questo strumento di sostegno alle imprese portuali strutturale o almeno pluriennale”. Concludono Ghio e Bakkali.

24/11/2023 - 13:08

“Di fronte a un tema epocale, difficile, c’è una sorta di bulimia di decreti, di iniziative, privi, a nostro giudizio, però, di un approccio serio e concreto, che vada al di là di una logica di semplice propaganda. Proprio questa bulimia di decreti rappresenta, più di tante parole, un'ammissione di impotenza. Per tutta la campagna elettorale costruita dall'attuale Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, si è detto che la soluzione dei problemi, quando fossero andati al governo, era lì, pronta per essere realizzata, facile. Bastava un blocco navale! Peccato che, quando si passa dalla propaganda, dalla campagna elettorale al governare, ci sia un mare difficile da attraversare, perché ci si trova di fronte alla realtà. Il risultato di tutto questo è sotto gli occhi degli italiani, cioè stiamo peggio di un anno fa, non meglio, su questo come su altri temi”. Lo ha detto in Aula alla Camera il deputato dem Federico Fornaro, della presidenza del Gruppo Pd, durante la discussione generale sul decreto migranti.

“Se - ha aggiunto l’esponente Pd - continuate testardamente ad affrontare la questione immigrazione con una logica di tipo emergenziale e in chiave propagandistica, sbatterete, continuerete a sbattere la testa contro il muro. Occorrono risposte strutturali e non emergenziali; risposte europee, che però necessitano di costruzioni di alleanze. Invece continuate a guardare in Europa verso chi, come primo atto, dice che noi dobbiamo arrangiarci, che la questione dell'immigrazione è un problema italiano e che va risolto dall'Italia. Il problema esiste, è un problema che tocca gli italiani. Quello che lascia tristi è che non riuscite a gestirlo. Per voi è inaccettabile, ma per affrontare seriamente questo tema, occorre abolire il reato criminogeno della clandestinità, introdotto nel nostro ordinamento con la legge Bossi-Fini”.

“Noi ci siamo - ha concluso Fornaro - sappiamo la difficoltà di governare, siamo consapevoli della complessità e per questo pronti a ricercare soluzione strutturali e condivise.Ma temo che voi non ci sarete mai, perché il vostro obiettivo, come quello di tutte le destre sovraniste in Europa, è lucrare elettoralmente alimentando paura e intolleranza. Se continuerete su questa strada, non risolverete i problemi degli italiani e alimenterete paura e intolleranza e sappiatelo che non ci troverete assolutamente mai d'accordo ma esattamente dalla parte opposta, dalla parte dell'umanità, dalla parte della volontà di costruire politiche che con serietà affrontino un problema strutturale ed epocale, con cui ci dovremo confrontare ancora per tanti e tanti anni”.

23/11/2023 - 18:09

Pd presenta interrogazione a prima firma Ilenia Malavasi

“In Italia sono oltre 2,8 milioni i caregiver, che per ragioni affettive, per scelta, ma spesso anche per necessità, si prendono cura dei propri cari non autosufficienti ma che io governo colpevolmente non considera”. Così Ilenia Malavasi, deputata Pd che ha presentato una interrogazione urgente. “A fine ottobre, prosegue Malavasi, il Ministro per le Disabilità e il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali dichiaravano che era stato firmato il decreto per l’istituzione del “Tavolo tecnico per l’analisi e la definizione di elementi utili per una legge statale sui caregiver familiari”. A più di un mese non è chiaro se il tavolo tecnico si sia già costituito e riunito e quali siano le associazioni che ne facciano parte. Con un’interrogazione abbiamo chiesto se non si ritenga doveroso fare maggiore chiarezza sul tavolo tecnico e indicare non solo quali siano le associazioni che ne fanno parte, ma anche quale sia lo stato attuale dei lavori. Oggi abbiamo ricevuto un risposta che è assolutamente vaga e generica. Ci è stato detto che il decreto è in fase di pubblicazione e il tavolo in fase di costituzione. Lo riteniamo un fatto grave e una mancanza di rispetto per milioni di famiglie che aspettano una legge nazionale sulla figura e sui diritti del caregiver attesa ormai da troppo tempo.” “Con il tavolo (che non c'è) -incalza Malavasi- il governo ha soltanto preso tempo, buttando la palla in tribuna. Si tratta dell'ennesimo annuncio a cui dopo 1 mese non corrispondono i fatti”. Per l’esponente del Pd “si deve partire dalle proposte di legge in Parlamento per dare finalmente pieno riconoscimento e sostegno alle oltre 2,8 milioni di persone del nostro Paese che già oggi si prendono cura dei propri familiari non autosufficienti, svolgendo un compito prezioso per la tenuta del nostro welfare, senza alcun riconoscimento.”

23/11/2023 - 17:02

Discussa in commissione Trasporti  interrogazione del Pd a firma Anthony Barbagallo, Valentina Ghio e Marco Simiani

“Non ci siamo. Davvero ci aspettavamo che il governo facesse uno sforzo per venire incontro alle esigenze dei cittadini. Invece oggi il sottosegretario ai Trasporti Ferrante, rispondendo in Commissione ad una nostra interrogazione,  ha  colpevolmente sottovalutato tutta la vicenda, dando una risposta vacua, generica e senza alcuna prospettiva. Siamo molto insoddisfatti”. Così Anthony Barbagallo, Valentina Ghio e Marco Simiani che avevano interrogato il governo per conoscere “lo stato dell’iter di adozione del decreto di riparto delle risorse  sul fondo per la perequazione infrastrutturale, con particolare riguardo al settore dei trasporti". "Tutto ciò – aggiungono-  può  determinare una ingiustificabile disparità di accesso al diritto alla mobilità da parte dei  cittadini. Abbiamo ricordato al governo – precisano gli esponenti Pd – che serve colmare il gap infrastrutturale tra le diverse aree geografiche del Paese, come peraltro prevede molto chiaramente la legge n.42/2009, che individua le modalità degli interventi di recupero per superare tale deficit.” Barbagallo, Ghio e Simiani avevano inoltre ricordato  al ministro Salvini che “per il finanziamento di tali interventi era stato istituito un fondo con una dotazione complessiva di 4.600 milioni di euro”. “E’ un fondo importantissimo – hanno sottolineato i rappresentanti del Pd -  soprattutto per le regioni del Sud, ma anche per l'intero Paese. E' davvero fondamentale avere l'opportunità di utilizzare  tali risorse finanziarie al fine di colmare il gap esistente tra i diversi territori nei quattro settori d'intervento infrastrutturale: trasporti, sanità, idrico e istruzione.” Per gli esponenti del Pd resta “decisivo riprendere rapidamente il percorso già avviato in conferenza unificata  al fine di giungere al più presto, alla ripartizione delle risorse e all'attivazione degli investimenti. Ma, evidentemente, dalla risposta che abbiamo ricevuto oggi dal sottosegretario Ferrante  tale obiettivo a questo governo non interessa minimamente.”

23/11/2023 - 15:39

“Ancora una volta il governo interviene sull’immigrazione con un provvedimento inefficace e ingiusto. Se possibile, anche in modo più grave rispetto ai precedenti decreti, il cui fallimento è sotto gli occhi di tutti”. Lo affermano le deputate e i deputati della commissione Affari costituzionali annunciando il voto contrario sul mandato al relatore per l’esame in aula.
“Sull’immigrazione il governo, dopo aver fatto promesse irrealizzabili e in assenza di una visione realistica, procede a colpi di propaganda, con misure bandiera che continuano a indebolire il sistema di accoglienza e minare i diritti dei più fragili. C’è una parte del decreto che desta ancora maggiore preoccupazione ed è la parte più critica: quella che riguarda i minori stranieri non accompagnati. In mancanza di centri a loro destinati previsti dalla Legge Zampa, i ragazzi e le ragazze saranno infatti destinati in centri per adulti senza le dovute salvaguardie e garanzie a tutela della minore età.
Questa norma viola il principio della prevalenza del superiore interesse del minore esposto in questo modo a rischi di ogni tipo in situazioni di promiscuità. Un gravissimo passo indietro che intacca pesantemente la reputazione del nostro Paese”.

23/11/2023 - 14:50

“In Toscana le centinaia di imprese edili e le migliaia di cittadini che avevano diritto al Superbonus ma che non potranno terminare i lavori a causa delle alluvioni non avranno alcuna proroga. Il governo Meloni ha infatti respinto, con la complicità della maggioranza, il mio ordine del giorno al decreto Proroghe che avrebbe permesso uno spostamento temporale per l’avanzamento dei cantieri”. Lo dichiara il deputato dem  Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.

“Una proroga simile - conclude Simiani - era già stata fatta per le alluvioni in Emilia-Romagna e credevamo fosse una proposta di buonsenso: ci sono in gioco non solo i risparmi delle famiglie e la sopravvivenza delle imprese, ma la tenuta di un intero settore produttivo come quello edile, che rappresenta un volano di crescita a livello regionale. Nonostante questo la destra si è opposta continuando a criminalizzare migliaia di persone oneste che hanno utilizzato il Superbonus. I deputati della destra del nostro territorio ne dovranno rendere conto”.

23/11/2023 - 14:42

“La Camera ha approvato un mio ordine del giorno al Decreto Proroghe sottoscritto da tutti i deputati Pd della Toscana per lo stop immediato delle scadenze contributive e fiscali per famiglie ed imprese colpite dalle alluvioni. Il governo, che inizialmente aveva modificato il documento per renderlo meno vincolante, è dovuto tornare sui suoi passi grazie alla nostra opposizione in Aula. Il dibattito in Parlamento è stato ancora una volta netto: da una parte il Partito Democratico che ha rimarcato l’urgenza di norme e risorse immediate per un territorio devastato e dall’altra la destra che ha temporeggiato sollevando dubbi su tempistica e risorse da assegnare. Si tratta di un atteggiamento inammissibile di fronte alla disperazione di intere popolazioni che si sentono abbandonate dallo Stato”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico Emiliano Fossi, sull'atto di indirizzo approvato oggi  a Montecitorio.
“La maggioranza si è dovuta quindi piegare alle nostre richieste: questo significa che nel prossimo provvedimento utile, e quindi nel Decreto Anticipi attualmente in discussione al Senato, il governo dovrà intervenire con una norma apposita. Confidiamo che il governo mantenga gli impegni presi e dia finalmente, dopo tante parole di circostanza, un segnale concreto ad una popolazione in gravissima difficoltà che ha ricevuto ad oggi 5 milioni di euro a fronte di 3 miliardi di danni”, conclude Emiliano Fossi.

23/11/2023 - 14:28

Il governo non utilizza un provvedimento specifico: scelta incomprensibile che contraddice le dichiarazioni di un percorso condiviso sulla portualità.

“Da quanto si legge a mezzo stampa, pare che il governo abbia deciso di affrontate la riforma dei porti, anziché con un provvedimento specifico, di ampia discussione e condivisione parlamentare, inserendo in fretta e furia un emendamento nella legge degli interporti che dovrebbe arrivare in commissione la prossima settimana. Una forzatura inaccettabile, perché, per quanto la legge degli interporti abbia attinenze al tema è un’altra cosa e, dopo il lavoro in commissione di questi mesi e le dichiarazioni di ampia condivisione, ci aspettavamo un provvedimento specifico su cui discutere in modo approfondito. In questo modo il governo dimostra di non avere le idee chiare nell’affrontare questo percorso e di sottrarre spazi importanti alla discussione, rischiando di penalizzare temi cruciali per il rilancio dei Porti”. Così la deputata dem Valentina Ghio vicecapogruppo Pd e componente della commissione Trasporti.

“Crediamo – prosegue l’esponente Pd - che le riforme siano efficaci solo se sono realmente condivise e se c’è la volontà di condividerle con il Parlamento e con tutti gli stakeholder. Dalla discussione delle risoluzioni in commissione non ci sono state risposte su temi cruciali, come la natura giuridica dei Porti, la tutela del lavoro, la piena operatività delle Autorità di sistema portuale con il superamento dei commissariamenti in atto e temi di sostegno al lavoro delle imprese portuali, come chiesto a gran voce dagli auditi, a partire dalla proroga delle risorse dell'articolo 199, chiesto anche con un emendamento a mia firma sul decreto, e non accolto dal governo in questi giorni. Ci chiediamo quale sia la volontà che porta a questa forzatura, che vuole avviare una riforma a colpi di emendamenti su altri provvedimenti”.“Rimane poi l’incognita – ha concluso Ghio - delle privatizzazioni. Il governo ha messo nero su bianco che privatizzeranno asset pubblici per 20 miliardi di euro, l’equivalente dell’1% del Pil, ma non ha mai chiarito dove saranno queste privatizzazioni: vogliono privatizzare le ferrovie, correndo il rischio di danneggiare una delle poche aziende sane e in utile del Paese, la cui natura statale è il modo migliore per garantirne il controllo rispetto alle tratte sociali, ai collegamenti con le aree interne, alla sfida della sostenibilità? Vogliono privatizzare Mps? Ci sono anche asset pubblici inerenti la portualità in questi 20 mld di privatizzazioni?  Anche su questo il governo deve fare chiarezza”.

23/11/2023 - 13:05

Dichiarazione di Silvio Lai , deputato Pd

“Continuate, inesorabilmente,  a dimostrare che eravate pronti solo a fare opposizione, a urlare contro lo Stato, l’Europa, i poteri forti, le forze oscure e gli alieni, ma non eravate pronti a governare. Perché governare non è fermare un treno dove non dovrebbe fermarsi ma è dare l’esempio, rispettare le istituzioni e non piegarle. Governare è decidere, non prorogare. Noi non ci faremo l’abitudine, nessuna assuefazione ci fermerà dal denunciare il vostro comportamento e le vostre incapacità.” Così Silvio Lai nella dichiarazione di voto contraria a nome del gruppo Pd  al decreto sulla proroga dei versamenti fiscali.  “In questo decreto – ha proseguito Lai - sono numerose le questioni, proroghe comprese, che riguardano il Paese e che avrebbero meritato risposta e che non l’hanno avuta. A cominciare dai Comuni, dove si continua a  scaricare sulle nostre Amministrazioni costi e compiti, senza adeguate dotazioni finanziarie e senza nemmeno la flessibilità che gli enti locali, assieme all’Anci, avevano chiesto. Autonomia senza risorse e senza flessibilità è niente. Un raggiro, una presa in giro, un inganno elettorale.” Lai ha poi ricordato  il tema casa e contestualmente la vicenda dei mutui e degli affitti “dove sono previsti solo ulteriori aggravi per le famiglie e i giovani, ad iniziare dalla cedolare secca”, ha rimarcato l’esponente Pd secondo il quale “non aver prorogato l’aliquota al 21 per cento per gli affitti  ma l’averla, di fatto, aumentata  è una grave responsabilità di questo esecutivo.” “Altro capitolo vergognoso – ha proseguito Lai- è quello dell’energia dove il governo si è girato dall’altra parte di fronte al costo della bolletta che erode salari e redditi, soprattutto alle fasce più deboli. E se c’era qualcosa da prorogare era proprio il mercato tutelato, come hanno negoziato molti Paesi Europei, e invece i cittadini sono sommersi di telefonate incomprensibili e si possono già prevedere aumenti quantificati del 30% dal prossimo anno.” Infine, Lai ha ricordato l’annosa questione dell’Agenzia italiana del farmaco. “Dopo un anno siamo alla sesta proroga rispetto ad un Ente di primaria importanza per la vita sanitaria nazionale, ha aggiunto. Prima si impone una riforma e poi, proroga dopo proroga, si ammette di fatto che quella stessa riforma non si riesce ad attuare”. “Prorogare – ha concluso Lai-  può essere un’esigenza dovuta ad una grave calamità ed è un bene;  oppure prorogare può significare non essere in grado di decidere. Ebbene, In questo decreto c’è poco del primo e molto del secondo.”

23/11/2023 - 11:39

“Registro con fiducia il parere positivo del governo all’ordine del giorno, a mia prima firma, sul decreto di proroga dei termini normativi e dei versamenti fiscali, nel quale si richiede di reperire risorse aggiuntive al fine di ridurre l’impatto del costo del lavoro che le associazioni sportive saranno chiamate a sostenere per la piena attuazione della riforma del lavoro sportivo. Lo prendo per ciò che è: un impegno!”.

Lo dichiara il deputato democratico Mauro Berruto, responsabile Sport del Pd.

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