17/07/2023 - 12:27

“Il ministro Zangrillo annuncia che nei prossimi giorni cercherà di capire dove trovare i soldi per il contratto dei lavoratori del Pubblico Impiego atteso da un anno e mezzo. Gli diamo un suggerimento: li prenda dai sussidi ambientalmente dannosi. C’è un emendamento al nuovo Decreto Pa del Gruppo del Pd sul rinnovo del contratto che individua in quei sussidi una copertura annua di due miliardi. Sarebbe un segnale importante votarlo insieme”.

Lo dichiara il capogruppo del Partito Democratico in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

15/07/2023 - 13:25

“Il ministro dell’Ambiente chiarisca qual è la propria posizione rispetto alla riduzione drastica del perimetro del parco nazionale di Portofino proposta da Regione Liguria, che supera la precedente condivisa con diversi Comuni del territorio. Ritiene che la nuova proposta restrittiva rispetti tutte le osservazioni di carattere scientifico necessarie per la dotazione di un parco nazionale come previsto dalla ratio della L 394/91 e anche in riferimento alle Osservazioni del ministero formulate sulla precedente proposta di Parco Nazionale? La nuova proposta comporterà anche una riduzione della copertura economica a beneficio della tutela e dello sviluppo, originariamente compresa nell’individuazione del Parco Provvisorio istituito con Decreto Ministeriale dell’agosto 2021? E' già stata quantificata una eventuale riduzione di risorse in relazione alla nuova proposta ridotta?” Lo chiedono le deputate dem Chiara Braga e Valentina Ghio rispettivamente presidente e vicepresidente Gruppo Pd e Marco Simiani capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, in un’interrogazione depositata in commissione al ministro dell’Ambiente.  

"L’Istituzione del Parco Nazionale di Portofino - aggiungono gli esponenti Pd - nella configurazione condivisa con i Comuni rappresenterebbe elemento di tutela per un territorio unico e fragile come quello del Golfo del Tigullio, del Golfo Paradiso e dell'intera Liguria, una possibilità di far affluire risorse e progettualità per la cura e lo sviluppo del territorio, anche attraverso percorsi di turismo sostenibile tutto l'anno. La nuova perimetrazione inviata da Regione Liguria il 17 maggio 2023,  emersa a seguito della presentazione di una specifica interrogazione da parte del capogruppo PD in Consiglio regionale ligure Luca Garibaldi, escluderebbe di fatto alcune zone di altissimo pregio naturalistico e paesaggistico come la collina delle Grazie a Chiavari e la Pineta di Montallegro a Rapallo. Riteniamo la decisione di Regione Liguria unilaterale e non condivisa con buona parte del territorio che si era espresso diversamente, oltreché una proposta penalizzante per la tutela del territorio e per la drastica riduzione della possibilità di attingere a fondi dedicati”.

14/07/2023 - 12:14

“L’esecutivo guidato da Giorgia Meloni continua a mortificare il Parlamento con l’ennesima fiducia posta oggi sul decreto rigassificatori. E pensare che si erano presentati agli elettori come pronti a restituire dignità a Camera e Senato, sono invece diventati  con oltre 30 decreti in meno di 9 mesi il governo politico medaglia d’oro per decretazione d’urgenza e questioni di fiducia. Non è certo un segno di buona salute di questa maggioranza”. Lo ha detto in Aula il deputato dem Andrea Casu, della presidenza del Gruppo Pd, durante la discussione generale sul decreto rigassificatori.

"Questo decreto oltretutto- ha aggiunto Casu - non è affatto sufficiente a risolvere le questioni energetiche aperte. Avevamo proposto in commissione una serie di miglioramenti, tuttavia, nessuna delle nostre proposte è stata accolta, come ad esempio, tutte le nostre proposte per promuovere la produzione di energia elettrica rinnovabile, anche con un fondo destinato alle piccole e medie imprese; limitare questo genere di approvvigionamento di gas solo nel caso sia a rischio la sicurezza energetica nazionale; raddoppiare le misure compensative per tutte le comunità locali coinvolte dagli interventi per la realizzazione degli impianti, istituire un fondo specifico di 800 milioni di euro per il rilancio di Piombino o l’introduzione dei crediti di imposta energetici e l’azzeramento degli oneri generali di sistema per il settore elettrico, analogamente a quanto fatto per il gas, e inoltre mancano le misure di sostegno per gli enti locali, anche loro alle prese con costi energetici che rischiano di sacrificare l’erogazione di servizi fondamentali. Infine, sperimentando sessioni di risparmio come sta avvenendo in Inghilterra si potrebbe utilmente stimolare le persone a orientare i propri consumi individuali in orari in cui possano essere soddisfatti mediante l’utilizzo diretto di rinnovabili, senza dover ricorrere all’uso di fossili. Perché l’obiettivo non deve essere solo sostenere i consumi energetici di famiglie e imprese ma anche orientarli verso scelte sempre più sostenibili”.

14/07/2023 - 12:10

"A Giorgia Meloni, che rivendica una fantomatica 'luce verde' della Commissione europea alla creazione di una Zona Economica Speciale unica per le Regioni del Sud Italia, vorrei ricordare che il suo Governo sta colpevolmente ritardando da mesi l'istituzione della Zona Logistica semplificata della Toscana". Lo dichiara Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio.

"La Regione Toscana ha da tempo individuato l'area e per mettere in sinergia i porti di Livorno, Piombino, Marina di Carrara e Portoferraio, gli interporti di Guasticce e Prato oltre all’aeroporto di Pisa, basterebbe infatti solo un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri mai emanato. Chiediamo alla Premier di fare meno annunci effetto e di occuparsi realmente dello sviluppo dei territori", conclude Marco Simiani.

13/07/2023 - 17:43

“Prima promesse. Poi ritardi inconcepibili, risorse inadeguate e struttura commissariale centralistica e burocratizzata. Ora, di fronte alla realtà di territori che ancora aspettano, la presidente Meloni sembra prendere atto che le uniche proposte sostanziali per trovare e dare risorse alle terre alluvionate siano quelle che ha fatto il Pd, ad esempio l’utilizzo dei Fondi di Coesione e Sviluppo per l’Emilia Romagna, che il precedente governo aveva assegnato per un importo pari a 540 milioni ed il suo esecutivo tiene ancora bloccati. C’è una settimana di tempo, quando i provvedimenti, gli emendamenti e i decreti arriveranno in aula per il voto, per passare dalle evocazioni ai fatti. Il Pd ha presentato proposte ed emendamenti sia al Dl 61 alluvione emergenza, sia al cd decreto Figliolo. Tra le altre, quelle per avere indennizzi al 100% per famiglie e imprese, passando intanto da 120 milioni a 700 nel 2023. Ancora, la proposta nell’arco del triennio 2023 2024  2025 di risorse per  coprire i danni alle infrastrutture così come indicato da reti territoriali, imprese, parti sociali, enti  locali, Regione. È ancora il coinvolgimento di Regione ed enti locali come soggetti attuatori. Se la Presidente Meloni intende fare sul serio, lo può dimostrare con gli atti del governo”.

Così una nota del Gruppo Pd della Camera

13/07/2023 - 15:17

"L’ipocrisia della destra non ha limiti. In questi giorni in Veneto assistiamo ad un surreale dibattito in cui vediamo il Presidente Luca Zaia e una parte dei sindaci leghisti scoprire l’accoglienza diffusa, proponendo dei protocolli che non stanno in piedi proprio perché il problema risiede nelle scelte nazionali definite dalla stessa Lega a Roma. Quello che sta succedendo è infatti esattamente ciò che temevamo e che avevo già denunciato a maggio con un’interrogazione proprio al ministro dell’Interno: dopo un decreto-bandierina che taglia e restringe l’accesso al sistema di accoglienza, la gestione del fenomeno migratorio viene scaricato tutta sulle amministrazioni locali, con conseguenze e rischi nefasti per le nostre comunità.  il Decreto Cutro, come prevedibile, non ha in alcun modo limitato o scoraggiato gli arrivi di migranti in Italia, e in più ha sprecato l’occasione di investire e rafforzare l’attuale sistema di accoglienza, che era già da tempo in sofferenza, andando anche a eliminare la protezione speciale". Lo dichiara la deputata dem Rachele Scarpa.

"Zaia - aggiunge l'esponente Pd - ha un bel coraggio a parlare di accoglienza diffusa quando le scelte del governo sono destinate a creare delle vere e proprie tendopoli, a pochi chilometri o addirittura dentro le nostre città, dove non è affatto certo che si riescano a garantire gli standard minimi di dignità e rispetto dei diritti umani e rendendo ancora più complesso avviare processi di integrazione, insegnamento della lingua, avvicinamento al territorio e alla regolarizzazione. Che protocolli vuole costruire Zaia se Piantedosi e Salvini continuano ad emanare decreti, come quello 'Cutro', in cui il modello che si vuole realizzare è quello dei maxihub?".

"Le chiacchiere - conclude Scarpa - stanno a zero: il Presidente Zaia dica chiaro e tondo se intende agire con forza col ministro del suo partito perché in Veneto non ci sia nemmeno l’ipotesi di un maxihub. Abbia il coraggio di denunciare la cecità ideologica vergognosa della sua stessa Lega, che se decide di insistere su questa linea si prenderà la responsabilità di creare il caos nelle nostre città, speculando sulla dignità di migliaia di persone e degradando scientificamente la qualità della vita nei nostri territori. Delle parole di circostanza i veneti si sono veramente stufati: vogliamo fatti concreti. Da parte mia, come parlamentare veneta, quelle domande a Piantedosi le ho poste e continuerò a pretendere, nero su bianco, delle garanzie da parte sua e del governo, dato che ad oggi continua a non rispondere e a perseverare in un imbarazzante silenzio".

12/07/2023 - 17:10

Apprendo dalla stampa che il Presidente Zaia ha finalmente preso atto con cognizione di causa che quello della migrazione è un fenomeno complesso che va gestito lasciando da parte la propaganda. I flussi sono in crescita, e forse questo ha fatto fare un bagno di realismo a Zaia, che parla di totale inefficacia dei maxi hub e della necessità di procedere con l'accoglienza diffusa. Presidente, noi del Partito Democratico lo diciamo da tempi non sospetti, come lo dicono anche tantissimi amministratori locali che quotidianamente toccano con mano le difficoltà di dare una risposta sociale adeguata alle persone che arrivano nel nostro territorio. Io stessa in occasione della discussione sul Decreto Cutro ho voluto portare in Aula l'esperienza trevigiana del prof. Antonio Calò proprio sull'accoglienza diffusa. Quando lo dicevamo, però, il partito del presidente del Veneto era in prima linea nel deriderci: siamo contenti che Zaia abbia fatto un passo indietro. Ho però il timore che sia una dichiarazione del tutto ipocrita, visto che non serve dirlo ai giornali: Zaia dovrebbe chiamare Piantedosi e chiedergli subito di sbloccare e investire nei SAI, come i sindaci chiedono.  Altrimenti sono solo parole. Infine, chiedendo anche a Zaia di portarla nelle sedi opportune, faccio nuovamente una domanda chiara a Piantedosi, che ho già posto al ministro tramite interrogazione parlamentare: il Governo ha in animo di costruire delle tendopoli o dei maxi hub nei capoluoghi e nel territorio veneto? Se si, lo devono dire subito e assumersi la loro responsabilità davanti agli amministratori e ai cittadini, perché non possono pagare sulla loro pelle l'ipocrisia e la propaganda della Lega.
Così la deputata del Pd Rachele Scarpa.

 

12/07/2023 - 15:56

Pd reitera richiesta di dimissioni della ministra del Turismo nel corso del Question time alla Camera
“Se hai giurato sulla Costituzione non puoi mentire al parlamento e stare un minuto in più al tuo posto. Noi del Partito democratico ribadiamo la nostra richiesta di dimissioni della ministra Santanchè ”. Così il deputato Dem Artuto Scotto nel corso del Question time alla Camera, dopo che il collega e vicepresidente del gruppo Toni Ricciardi aveva interrogato il ministro del Lavoro Calderone per sapere “quali immediate iniziative intenda adottare al fine di verificare i comportamenti della Visibilia Editore, in merito all’utilizzo della cassa integrazione durante il periodo della pandemia.” “Voi dite no al salario minimo per tre milioni di lavoratori poveri – ha proseguito Scotto replicando alla ministra del Lavoro-  definite il reddito di cittadinanza paghetta di Stato, ma chiudete un occhio su una vostra collega che avrebbe preso i soldi della cassa integrazione Covid facendo lavorare i propri dipendenti, peraltro a loro insaputa: un uso cinico e spregiudicato delle risorse pubbliche”. Per Scotto, “appare del tutto evidente che il ministero del Lavoro non manderà nessuno a controllare e il governo non darà nessuna risposta. Il ministro ci ha informato che se ne occuperà l’Ispettorato del lavoro,  che nel frattempo il governo ha decapitato senza nominare i nuovi vertici.  O che se ne occuperà l’Inps,  per il quale è stato fatto addirittura un decreto per commissariarlo.” Insomma, ha concluso il parlamentare Dem- “voi state semplicemente aggirando la realtà. Ma prima o poi qualcuno vi presenterà il conto per le fughe, le omissioni e le menzogne che state riversando su questa incresciosa vicenda.”

12/07/2023 - 15:25

"Soldi insufficienti, procedure lente e macchinose, visione centralistica. Per la ricostruzione della Romagna dopo l’alluvione serve ben altro che promesse non mantenute. Per questo continuiamo a chiede coerenza al governo affinché abbandoni la giacchetta della propaganda e metta la tuta da lavoro per restituire certezze a chi, famiglie ed imprese, non le ha più. La risposta all’interrogazione presentata a mia prima firma e dal gruppo Pd al question time in commissione Agricoltura alla Camera è risultata insoddisfacente rispetto alle necessità che ormai, da giorni, segnalano sindaci, organizzazioni di imprese sindacali e agricole e associazioni del terzo settore. Le risorse servono ora, perché ora e non domani, occorre riattivare le attività agricole e riorganizzare il territorio di modo che torni ad essere produttivo e consenta di offrire quelle eccellenze che sono il vanto del Made in Italy nel mondo. Per questo incalzeremo governo e maggioranza affinché, nell’esame del Decreto Alluvione e dell’aggiunto Ricostruzione, attualmente all’esame della Camera, si cambi rotta e il governo esca dalla modalità squisitamente politica. Al popolo e alle imprese agricole romagnole interessano poco le questioni burocratiche sulle risorse da assegnare alla macchina commissariale, che con scelte diverse potevano essere risparmiate. A loro interessa sapere quando saranno erogate le risorse restituendo la totalità del danno subito e non solo percentuali come in una situazione ordinaria". Lo dichiara il deputato dem Stefano Vaccari, capogruppo Pd in Commissione Agricoltura.

12/07/2023 - 14:27

“Rendere più accessibili per i pazienti le cure attraverso la cannabis terapeutica, superando ostacoli burocratici, peculiarità regionali e difficoltà di approvvigionamento, e mettendo nel contempo l’Italia in grado di sopperire al fabbisogno reale di medicinali a base di cannabis grazie a un attento monitoraggio, accompagnato da studi scientifici, informazione e formazione per i medici.

Sono questi gli obiettivi della proposta di legge di cui è prima firmataria la deputata del Partito Democratico Antonella Forattini, presentata alla Camera dei Deputati, nel corso della conferenza stampa a cui hanno partecipato, oltre a Forattini, la deputata Pd Ilenia Malavasi, co-firmataria della proposta, il medico anestesista Gisella Lonati e la farmacista Elena Guidotti, che hanno collaborato ai contenuti del testo.

“Sull’utilizzo della cannabis terapeutica per il trattamento del dolore (ma anche per tante altre patologie) l’Italia è rimasta ferma per troppo tempo dal punto di vista normativo. Oggi ci ritroviamo con una produzione insufficiente a coprire il fabbisogno e, soprattutto, nell’impossibilità di fatto per migliaia di pazienti di accedere alle cure, pur avendone diritto. Colpa anche di lungaggini burocratiche e delle tante differenze tra i sistemi sanitari regionali. L’obiettivo della legge di cui sono proponente – e che spero trovi la più ampia condivisione – è uniformare la materia su tutto il territorio nazionale e semplificare le procedure, sia per l’approvvigionamento che per la messa a disposizione dei pazienti”, spiega Antonella Forattini.

Tra i punti più significativi del testo c’è, infatti, quello relativo alla programmazione del fabbisogno nazionale sulla base dei dati che dovranno fornire le Regioni in maniera puntuale. Si prevede, inoltre, che la produzione attualmente in carico unicamente allo stabilimento chimico-farmaceutico militare di Firenze possa essere affiancata da enti e aziende autorizzate, da individuare con Decreto del Ministero della Salute, e che possano essere importati ulteriori chemiotipi di cannabis.

11/07/2023 - 17:39

Ad oltre due mesi dall’alluvione in Romagna, non servono più annunci e chiacchere ma risorse e risposte adeguate che finora non sono arrivate. Dopo un primo decreto del governo totalmente insufficiente, approda in commissione e, non ancora in Aula alla Camera, il secondo provvedimento con la nomina del commissario Figliuolo. È una figura autorevole, ma dentro una scelta centralistica e distante dai territori. La struttura commissariale infatti è impostata su procedure lente e burocrazia;  sono previste ben 60 persone, dal costo di 10 milioni, per oltre 160 mila euro a testa di retribuzione (anziché comuni, enti e regione che non costavano nulla e conoscevano il territorio). Così si rischia di paralizzare nei tempi e nelle procedure la ricostruzione. Oltre a ciò, questa scelta è stata accompagnata anche questa volta da risorse molto scarse. I 120 milioni di indennizzi a famiglie e imprese stanziati dal governo coprono soltanto una minima quota. Altroché che l’impegno del 100% di indennizzi della presidente Meloni! Il Gruppo dei deputati del Pd propone modifiche al decreto che vengono dal territorio, con emendamenti puntuali che individuano le coperture, tra cui il ristoro del 100 per cento dei danni a famiglie e imprese e l’incremento conseguente delle risorse finanziarie. Stesso discorso vale per la ricostruzione pubblica per la quale chiediamo un incremento delle risorse e che almeno il 30% siano vincolate al ripristino della viabilità. Il governo adesso metta da parte la politica e pensi alla ricostruzione. Le risorse, se si vuole, si trovano. L’idea che più passa il tempo più ci si dimentica, non cancellerà mai il fatto che siamo di fronte ad una emergenza eccezionale; che come tale non può escludere risposte straordinarie, anche ipotizzando finanziamenti in deficit o lo scostamento di bilancio. Adesso il governo e la presidente Meloni non hanno più tempo per tergiversare e fare distinguo.  Le proposte che avanziamo vengono dal territorio e non hanno colore politico; è il momento di riconoscerle con fatti e atti. L’Emilia Romagna è una terra che produce ricchezza e che saprà restituire al Paese più di quanto riceverà oggi per risollevarsi e tornare a correre.

 

Lo dichiara il deputato democratico Andrea Gnassi.

07/07/2023 - 12:10

“Giovani in difficoltà e maglia nera in Europa per l’occupazione femminile e per la media degli stipendi: i dati presentati nel Rapporto Istat 2023 sono drammatici e interrogano il Governo sulle misure da adottare per mettere al centro lavoro e benessere”. Così in una nota la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase.
“Nel nostro Paese – sottolinea Di Biase - abbiamo 1,7 milioni di giovani tra 15 e 29 anni che non studia, non lavora e non è inserito in percorsi di formazione, i cosiddetti Neet. Sono numeri che dovrebbero far riflettere un governo che invece continua a creare precarietà e rimanda la discussione sugli incentivi per l’occupazione femminile, graduatoria in cui siamo maglia nera in Europa insieme a Malta e Grecia. Il rapporto Istat mette anche in evidenza che la media delle retribuzioni è 3700 euro sotto i livelli europei, aggiungendo valore all’iniziativa del Partito Democratico per l’introduzione del salario minimo”.
“Un’analisi - – conclude la deputata Pd – che evidenzia i temi da cui dovrebbe ripartire l’iniziativa di governo: lavoro, istruzione, inclusione sociale. Esattamente il contrario di quanto sta facendo il governo Meloni, che con il decreto Lavoro e con la riforma per l’autonomia differenziata rischia di creare una situazione ancor più insostenibile per le donne e per i più giovani”.

05/07/2023 - 15:39

“Oggi è sufficiente leggere i quotidiani regionali per avere chiaro il quadro della gigantesca confusione in cui versano la giunta e la maggioranza di centro destra che governa la Sardegna ormai da 4 anni e mezzo. La maggioranza boccia la giunta regionale sulla vicenda ospedali, dicendo concretamente che prima vanno avanti i progetti di riadeguamento e ristrutturazione delle strutture esistenti con oltre 220 milioni di euro già impegnati e affidati e poi si faranno i nuovi ospedali, di sicuro non nei tempi di questa legislatura. Così il bluff di presidente e assessore alla sanità che cercavano di nascondere la cattiva gestione del personale sanitario e del servizio ai cittadini con roboanti annunci di grandi opere è scoperto e il re denudato come nella favola. L’assessore ai trasporti, smentito dalle autorità nazionali sull’andamento della pessima continuità territoriale e della sottomissione alle compagnie aeree, comunica che il problema sono il basso numero di frequenze e la mancanza di un tetto tariffario per i non residenti, esattamente quello che era presente nel bando della Giunta Pigliaru, approvato dalla Commissione europea e cancellato dalla Giunta Solinas a maggio del 2019 per inseguire la promessa della tariffa unica". Lo afferma in deputato sardo del Pd Silvio Lai.

"L’assessore al turismo - prosegue l'esponente Pd - dice che i turisti non calano, ma se calano la colpa è degli albergatori, affermazione smentita sia da se stesso che dai dati degli arrivi (che non distinguono dove i turisti dormono) e da tutti i dati dei consumi nei ristoranti come nelle iniziative culturali e musicali nei quali si registrano numeri non comparabili anche con quelli dello scorso anno. Dimostrando così, dopo la clamorosa perdita di una delle regate dell’America’s Cup, che fare l’assessore al turismo in Sardegna richiede un livello di preparazione ed un approccio completamente diverso. Da parte nostra è da novembre scorso che segnaliamo che l’aumento dei costi di trasporto fuori controllo richiedeva un intervento autorevole e non remissivo con il governo per evitare quello che sembra già un bilancio pericolosamente al limite per l’isola. E poi l’assessore all’industria che non sa, notizia di oggi, che nel nuorese manca il responsabile dell’unità di crisi dell’area industriale di Ottana, ma d’altronde l’assenza della Giunta sulla crisi del sistema industriale in Sardegna è totale. Da due incontri sui tavoli tecnici per Portovesme non c’è né il governo nazionale né la Regione, la cabina di regia per la chimica verde stabilita per legge nel 2022 non è ma stata insediata né sollecitata dalla Regione, sulle questioni dell’energia siamo alla paralisi perché la Regione non ha alcun peso politico presso il governo Meloni per rivedere il decreto Draghi impugnato ormai un anno fa".

"Infine - conclude Lai - ma non ultimo per importanza, il caos totale e la paralisi negli assessorati determinata dalle dimissioni della segretaria generale. Sette direttori generali che non sono più operativi, riunioni che saltano, atti che non possono essere firmati. E tra questi il direttore del centro regionale di programmazione, l’autorità per la spesa dei fondi europei e per il PNNR, in piena paralisi. Tutto frutto di una guida politica da dilettanti allo sbaraglio".

04/07/2023 - 11:53

Dichiarazione di Arturo Scotto e Simona Bonafè, capogruppo Pd in Commissione Lavoro e Affari Costituzionali della Camera
Stamattina i relatori di maggioranza del Decreto P.A. non hanno nemmeno avuto la sensibilità istituzionale di presentarsi in Commissione per illustrare il merito del provvedimento. Un decreto di 45 articoli che tratta tutti i settori, senza un baricentro sul Pnrr e che mette solo qualche toppa all’emergenza precarietà nella Pubblica Amministrazione, così come emerge da quasi tutte le audizioni delle forze sociali che abbiamo fatto stamattina. Un comportamento che non è negligenza ma irresponsabilità.

01/07/2023 - 12:58

"Diversi milioni di lavoratori, soprattutto giovani e donne, ricevono retribuzioni da fame. Diciamo basta. Per questo con le altre opposizioni faremo una battaglia parlamentare per il salario minimo e per costringere il governo ad assumersi le proprie responsabilità. Incalzeremo questo esecutivo che fa la guerra ai più fragili ed esposti come è chiaro anche nel decreto appena approvato che allarga le maglie del precariato e dello sfruttamento. Il salario minimo è una misura di equità oggi ancora più necessaria".
Così Debora Serracchiani, deputata, responsabile Giustizia del Pd

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