17/02/2023 - 10:00

Di fatto la fine dei bonus senza alcuna prospettiva per il futuro.

Scellerato dietrofront del Governo che approva il decreto che cancella lo sconto in fattura e la cedibilità dei crediti d'imposta legati al Superbonus e ai bonus edilizi. Di fatto la fine dei bonus senza alcuna prospettiva per il futuro.
E come se non bastasse Meloni e Giorgetti stabiliscono anche il divieto per le pubbliche amministrazioni ad acquistare crediti di imposta incagliati derivanti dai bonus. Una scelta che annulla le decisioni prese da diverse regioni e province comprese quelle di centrodestra. Nessuna risposta quindi al tema dei crediti di imposta che sta bloccando la gran parte del settore edilizio.
Le conseguenze saranno drammatiche per le famiglie, per le decine di migliaia di persone che perderanno il lavoro e per la crisi che investirà tante piccole e medie imprese.
D'altronde questo è il Governo che salvaguardia i privilegi e gli extra-profitti delle grandi società energetiche, e colpisce chi ha meno.
Li aspettiamo in Parlamento e condurremo una dura battaglia per fermare il provvedimento.

Lo dichiara il deputato Dem Stefano Vaccari.

16/02/2023 - 13:03

“Sul Superbonus il governo appare in totale confusione: non solo non è intervenuto in questi mesi per sbloccare la cessione dei crediti mettendo in ginocchio migliaia di piccole imprese ma, qualora venissero confermate le indiscrezioni di stampa, vorrebbe addirittura impedire agli Enti Locali di acquistarli. Se così fosse, sconfesserebbe clamorosamente anche le iniziative e le richieste delle Regioni in cui governa e autorevoli esponenti della stessa maggioranza, dimostrando che la posizione dell’esecutivo, anche sui bonus edilizi, è palesemente ideologica, discordante e contraddittoria”. E' quanto dichiarano in una nota congiunta i deputati dem Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo Pd in commissione Ambiente e Bilancio di Montecitorio, sulle norme previste nel prossimo decreto Pnrr in via di approvazione dal Consiglio di Ministri.

16/02/2023 - 00:00

"Il governo Meloni in pieno delirio di onnipotenza ha appena approvato un decreto per far fallire migliaia di imprese". Così Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, sul provvedimento appena licenziato dal Consiglio dei Ministri che blocca l'acquisto dei crediti edilizi da parte degli enti locali.
"Quello che è sconvolgente è che fino ad oggi esponenti della maggioranza, governatori e consiglieri delle Regioni guidate dalla destra, avevano promesso acquisti da parte degli enti locali. Per mesi Fratelli d'Italia è sceso in piazza cavalcando le richieste delle imprese del settore. Adesso tutto tace: la premier decide di affossare aziende e lavoratori di un settore fondamentale per il Pil del paese mentre Salvini e Berlusconi si accodano".

15/02/2023 - 19:00

Dichiarazione di Anthony Barbagallo, capogruppo Pd Commissione Trasporti Camera

“Sono troppe le criticità al nuovo codice degli appalti in discussione oggi in commissione trasporti: dal mancato inserimento del principio della parità di genere, il cosiddetto ‘bollino rosa’ per le aziende, alla modifica della soglia per l’affidamento diretto con l’innalzamento da 150 a 500 mila euro, alle infrazioni contributive e retributive che non prevedono più l’esclusione automatica dalla procedura d’appalto e che invece bisogna reintrodurre. Inoltre, da chiarire il sistema dei subappalti a cascata per cui occorre invece una soluzione che prevenga i rischi senza violare la normative Ue e l’assenza nel testo dei criteri minimi ambientali”. Lo dichiara il capogruppo del PD in commissione Trasporti alla Camera, Anthony Barbagallo, a proposito del parere negativo dei Dem oggi in commissione  allo schema di decreto del nuovo codice degli appalti in Commissione. “Ma i punti critici sono troppi e riteniamo che – conclude Barbagallo– sia più ragionevole proseguire il confronto sul nuovo codice e, al tal fine, che si possa posticipare l’efficacia delle disposizioni a partire dal primo gennaio 2024,  confermando una norma transitoria del codice vigente riguardante i progetti sulle infrastrutture strategiche."

15/02/2023 - 14:37

“Con l'approvazione alla Camera del decreto legge contro le Ong, la maggioranza si assume una grave responsabilità di fronte al Paese, all’Europa e alla comunità internazionale. Contenere i flussi migratori impedendo le operazioni di soccorso, quindi causando più morti, è contro i principi dello Stato di diritto, contro le convenzioni internazionali, contro la Costituzione, contro l'antica legge del mare e contro il senso di umanità. Questo non è il decreto sulla gestione dei flussi migratori, come richiamato nel titolo. Ben altri sarebbero gli strumenti per farlo. Questo è il 'decreto naufragi’, perché perseguitando le Ong e impedendo loro di fare soccorso in mare, aumenteranno le perdite di vite umane. Nessun governo si era spinto a tanto. Questo decreto verrà fatto oggetto sicuramente di molti ricorsi, tanto evidenti sono i vizi di costituzionalità, ma intanto avrà causato danni. Dalle istituzioni europee giungono reazioni molto critiche nei confronti di questo decreto, con la richiesta al Governo e al Parlamento di ritirarlo o almeno di modificarlo radicalmente. Lo hanno fatto la Commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa e il Presidente della Commissione per le libertà civili e gli affari interni del Parlamento Europeo. La stessa cosa hanno chiesto ieri con una lettera indirizzata al Parlamento italiano ben 65 deputate e deputati del Bundestag tedesco. Questo decreto getta discredito sul nostro Paese. È un’infamia quella che si è compiuta, dal punto di vista politico, giuridico ma soprattutto etico. E di questo il Governo e la maggioranza saranno chiamati a rispondere”.

Ad affermarlo in una nota Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico.

15/02/2023 - 14:06

“Il decreto contro le Ong non fermerà i flussi, aumenterà soltanto le tragedie. Un'infamia contro il diritto internazionale, contro chi salva vite in mare. Questo Governo trasforma tutto in propaganda e provvedimenti bandiera. Forte coi deboli, debole nel trovare soluzioni”. Lo scrive su Twitter Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera.

15/02/2023 - 13:38

“Facciamo un’operazione di verità. Questo non è un ‘decreto per la gestione dei flussi migratori’, ma un ‘decreto contro le Ong’ o, meglio, un ‘decreto contro i salvataggi in mare’. Punto. Con un decreto di poche righe, un decretino, producete un danno immenso per migliaia di donne, uomini e bambini così disperati da mettere le proprie vite nelle mani di trafficanti senza scrupoli. E, inoltre, raccontate la storiella che qualche nave delle Ong, puntini isolati nel Mediterraneo, rappresenterebbe un Pull Factor? Cioè un elemento che favorirebbe le partenze? Ma avete capito che il punto non è quello che attira, l’ipotetico Pull Factor appunto, ma quello che spinge, cioè il Push Factor: la disperazione data dal voler cercare un futuro accettabile. Siete partiti dal blocco navale contro gli scafisti e siete arrivati a cercare di bloccare le navi che salvano le vite in mare”.

Così il vicepresidente della commissione Affari costituzionali, Matteo Mauri, intervenendo in Aula alla Camera per esprimere il voto contrario del Gruppo Pd al decreto Ong.

“Inoltre - ha aggiunto - ciò che sostenete non sta nemmeno in piedi. Le Ong salvano circa l’11% delle persone. Ne salvano molte più le motovedette della guardia costiera italiana, che ringraziamo per il lavoro straordinario. Mentre circa la metà arriva con i cosiddetti ‘barchini’. Ma la cosa che dimostra la malafede di questo decreto è la differenza tra quello che avete scritto con una mano e quello che state facendo con l’altra. Da un lato, fingete di preoccuparvi delle condizioni delle persone per giustificare l'immediatezza del raggiungimento del porto; poi mandate le stesse navi nei porti italiani più lontani possibile. Una contraddizione insuperabile - ha concluso - che chiarisce la grandissima ipocrisia scritta nera su bianco in questo decreto”.

15/02/2023 - 11:16

Oggi al Question time alla Camera Pd interroga ministro del Turismo

“Chiediamo al governo di affrontare seriamente il tema delle concessioni balneari perché al momento non è stato ancora deciso neanche quale Ministro ne abbia la competenza.” Sarà questo il quesito che il gruppo del Partito Democratico rivolgerà oggi, nel corso del Question time, al ministro del Turismo. Nell’interrogazione , di cui è primo firmatario Andrea Gnassi e sottoscritta, tra gli altri,  dal vicepresidente del gruppo Pd Piero De Luca, si fa presente che il Pd “ritiene urgente conoscere le intenzioni del governo sul futuro delle concessioni demaniali marittime anche perché invece di individuare  il Ministro a cui affidare la delega relativa alle concessioni balneari ed emanare i decreti legislativi per riordinare e semplificare la disciplina, sono stati approvati alcuni emendamenti al «decreto milleproroghe» che vanno contro le regole europee e le sentenze del Consiglio di Stato, quali la proroga a luglio 2023 della delega al Governo per realizzare la mappatura delle concessioni esistenti e quella delle concessioni al 31 dicembre 2024”.

14/02/2023 - 20:08

"Il governo ha approvato un mio ordine del giorno in cui si 'impegna a valorizzare le sedi di concertazione interistituzionali con particolare riferimento al Tavolo di Coordinamento Nazionale di cui all'art. 16 del d.lgs. 142/2015', dismesso da Matteo Salvini. Anche il governo Meloni si è reso conto che è folle pensare di gestire anche solo il primo livello di accoglienza senza coinvolgere in un confronto costante sindaci ed enti locali, così spesso chiamati in causa nelle ultime settimane. Vigileremo su questo impegno, consci che non è assolutamente sufficiente e che il decreto Ong è in sè è l'emblema dell’approccio cinico e inefficace di questo governo alla gestione dei flussi. Se l'esecutivo sceglierà veramente di prestare attenzione alle esigenze degli enti locali scoprirà, ad esempio, che molti amministratori chiedono di allargare e finanziare la rete SAI, che l’accoglienza può essere una risorsa umana, culturale, economica e demografica, che le buone pratiche da mettere in rete sono molte, che la prassi adottata negli ultimi mesi per l’assegnazione dei porti sicuri è illogica e dannosa e che servono risposte europee e di sistema, a partire dalla modifica degli accordi di Dublino e dal superamento della Bossi Fini." Lo dichiara la deputata democratica Rachele Scarpa, della commissione Unione Europea.

14/02/2023 - 17:00

“Questo governo si è inventato un decreto di due articoli, detto ‘Sulla gestione dei flussi immigratori’ che è semplicemente un decreto sui ‘naufragi’ e di criminalizzazione operativa delle Ong. Una bandierina da sventolare come il decreto Rave, per dire: ‘Abbiamo fatto qualche cosa’. Un decreto che arriva a febbraio, quando i dati del Viminale non segnalano un aumento particolarmente elevato di sbarchi rispetto allo stesso periodo del 2022 e quindi non tale da giustificare l’urgenza di un decreto legge. Un provvedimento che, non ancora convertito in legge, è stato già contestato dal Consiglio d’Europa, che ne ha chiesto il ritiro. A differenza di Draghi, la presidente Meloni si è ben guardata dal porre il tema di Dublino e della redistribuzione obbligatoria tra i Paesi Ue di chi ha diritto d’asilo, per non urtare le relazioni con i suoi amici sovranisti dell’Est Europa, disponibili ad accogliere solo migranti in base al colore di occhi, pelle e capelli. Noi non facciamo differenze. E' la legge della vita contro quella della morte”.

Così il deputato del Pd, Roberto Morassut, intervenendo in Aula per esprimere il voto contrario del Gruppo Pd sulla fiducia al decreto Ong.

“La ricetta della destra - ha aggiunto - è girarsi dall’altra parte. ‘Se non possiamo fare un blocco navale, che muoiano in mare’. Così è scritto in questo decreto immodificabile da approvare con la fiducia. Colpite le Ong, identificate come l’ostacolo principale a questo irresponsabile e folle schema. Nonostante i numeri raccontino che il contributo delle Ong al salvataggio arrivi intorno al 10%. Le norme di questo decreto - ha concluso - violano i principi del soccorso in mare, del Codice della navigazione, delle convenzioni internazionali, della Carta costituzionale”.

05/02/2023 - 17:46

INTERVENTO IN AULA DI LAURA BOLDRINI, DEPUTATA DEL PARTITO DEMOCRATICO, SUL DECRETO CUTRO

Laura Boldrini, deputata del Partito Democratico, è intervenuta in Aula sul “decreto Cutro”, «un insieme di misure affastellate tra loro che a tutto mirano tranne che a prevenire il ripetersi di tragedie come quella avvenuta il 26 febbraio 2023».

Il nome Cutro evoca innanzitutto il ricordo di quella strage in cui morirono più di cento persone, un terzo delle quali erano minori. Evoca poi lo spirito di solidarietà della popolazione che aiutò nei soccorsi e nell’accoglienza dei sopravvissuti. Evoca infine il comportamento cinico e ipocrita di un Governo che non ha mai voluto chiarire fino in fondo le ragioni che portarono a quella tragedia, rispondendo alla semplice domanda: perché si mosse la Guardia di Finanza e non la Guardia Costiera?

Dopo una strage di quelle dimensioni ci si aspettava come reazione un provvedimento volto a evitare che tragedie come quelle possano ripetersi, e a mettere in campo misure più forti e più estese per il salvataggio in mare, il rafforzamento delle vie legali di accesso in Italia, i corridoi umanitari per i richiedenti asilo e, per i migranti economici, un decreto flussi all’altezza delle richieste del mondo produttivo.

Il Governo prevede un decreto flussi molto sottostimato, di circa 80 mila persone quando solo Coldiretti per l’agricoltura ne chiede 100 mila. E oltre all’agricoltura c’è l’edilizia, il turismo, e il comparto dei servizi che avanzano richieste analoghe. Per pura propaganda, o per scongiurare la “sostituzione etnica” temuta dal Ministro Lollobrigida, invece di rispondere alle esigenze reali del Paese e del mondo produttivo si fa un decreto flussi sottostimato.

In questo decreto legge c’è poi la misura più grave di tutte: la mutilazione della “protezione speciale” che provocherà effetti assolutamente dannosi: migliaia di persone che oggi hanno un permesso di soggiorno, che vivono e lavorano regolarmente, che pagano le tasse, diventeranno immediatamente irregolari, non avranno più la possibilità di contribuire allo sviluppo e alla vita sociale del nostro Paese, e verranno lasciati ai margini. È questa l’essenza dei provvedimenti: in nome della lotta a quelli che l’esecutivo chiama “clandestini”, non fa altro che crearne di nuovi. È accaduto con la legge Bossi-Fini, con la cancellazione della protezione umanitaria voluta dall’allora ministro dell’Interno Salvini, accade ora con questo decreto.

È l’ennesima dimostrazione del fatto che sul tema dell’immigrazione questo è il governo dell’improvvisazione, del caos e della disumanità.

02/02/2023 - 16:46

Chiediamo al governo di ritirare o rivedere profondamente il decreto sulla condotta delle Ong approdato oggi alla Camera. È un provvedimento che non migliora la sicurezza ma viola apertamente le convenzioni internazionali e si accanisce contro le organizzazioni no profit che salvano vite in mare. Crea confusione nei porti di sbarco e maggiori rischi di morti nel Mediterraneo. Molto esplicita è la condanna del Consiglio d'Europa, nella lettera al ministro Piantedosi della commissaria per i diritti umani, sulle disposizioni del decreto che ostacolando le operazioni di ricerca e soccorso delle ong sono in contrasto con gli obblighi dell'Italia ai sensi dei diritti umani e del diritto internazionale. Il governo Meloni ha scelto deliberatamente di usare il tema dei migranti come diversivo per nascondere la crisi economica che non sa affrontare, ma questa politica demagogica e disumana mette a rischio il nostro Paese e non è un buon viatico in Europa per lavorare ad una gestione strutturale e comune dei flussi migratori.

Così Piero De Luca, vicecapogruppo del Pd alla Camera.

02/02/2023 - 16:19

“Voi, signori e signore della maggioranza e del Governo, gonfiate il petto, fate la voce grossa quando ripetete la frase che vi piace di più: ‘la pacchia è finita!’. E, con il vostro arrivo, ‘la pacchia’ sarebbe finita per le istituzioni europee, per le Ong che salvano la vita ai migranti e per i migranti stessi. Ma in realtà questo decreto, con tutte le sue crudeltà, con tutto il suo obbrobrio giuridico, è la prova provata del fallimento della politica della destra sull’immigrazione. Il Governo mira a mettere fuori gioco le ONG, ad impedire loro di operare e salvare vite umane in mare e questo obiettivo è di per sé riprovevole. Costringere una nave con a bordo dei naufraghi a navigare per oltre mille chilometri prima di entrare in un porto, vuol dire solo penalizzare quella imbarcazione nella più totale noncuranza dei bisogno di chi è a bordo. Contenere i flussi migratori impedendo le operazioni di soccorso, quindi causando più morti, è contro i principi dello Stato di diritto, è contro le convenzioni internazionali, è contro la Costituzione, è contro l'antica legge del mare ed è anche contro il senso di umanità. Abbiamo peraltro appreso solo oggi che il 26 gennaio la Commissaria del Consiglio d’Europa per i diritti umani aveva scritto una lettera al ministro Piantedosi. Non era certo una lettera di complimenti, al contrario, si chiedeva di ritirare questo decreto o almeno, nel corso dell'iter parlamentare, di modificarlo radicalmente. Ora potete anche cantare vittoria, e so che lo farete. Ma presto gli italiani vi chiederanno il conto. E non potrete rispondere loro: è vero, non ce la fate ad arrivare a fine mese, ma abbiamo costretto la Ocean Viking a sbarcare i naufraghi a Marina di Carrara. La vittoria di Pirro. Questo non è il decreto sulla gestione dei flussi migratori, come richiamato nel titolo. Questo è il ‘decreto naufragi’ perché perseguitando le Ong e impedendo loro di fare soccorso in mare, aumenteranno le perdite di vite umane. Nessun governo si era spinto a tanto. Questo decreto verrà fatto oggetto di molti ricorsi, tanto evidenti sono i vizi di costituzionalità, ma intanto avrà causato danni. E negli anni a venire si ricorderà che c’è stato un Governo che invece di esprimere gratitudine a coloro che salvavano uomini, donne e bambini, faceva di tutto per impedirglielo. È un’infamia quello che state facendo, è un’infamia dal punto di vista politico, giuridico ma soprattutto etico. E di questo ne risponderete”.

Così la deputata Pd Laura Boldrini, intervenendo in aula durante la discussione generale sul dl per la gestione dei flussi migratori.

02/02/2023 - 15:46

“Il Decreto Ong è soltanto un atto di propaganda: è palesemente non conforme agli obblighi internazionali in materia di diritti umani, come abbiamo più volte segnalato e come oggi certifica anche lo stesso Consiglio d’Europa, e non introduce alcuna politica efficace di gestione dei flussi migratori. E’ evidente che con questo decreto il governo voglia distrarre l’opinione pubblica dai problemi reali come il carovita e la crisi energetica”.

Così la vicepresidente dei deputati Pd, Simona Bonafè.

02/02/2023 - 15:25

“Chi voterà nei prossimi giorni a favore del decreto Ong sarà responsabile di palesi violazioni dei diritti umani. Mi appello ai colleghi parlamentari affinché impediscano che il Parlamento italiano introduca norme contrarie non solo al diritto internazionale, ma anche ai principi di umanità ed accoglienza. Un governo che costringe bambini migranti a sbarcare dopo giorni di sofferenze a La Spezia per poi trasportarli in fretta e furia a Foggia è indegno di rappresentare il Paese”: così Marco Simiani, deputato del Pd, sul provvedimento in discussione oggi a Montecitorio.

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