27/02/2024 - 14:18

Mauri: subito codici numerici su caschi agenti e body cam

“Dobbiamo garantire l’ordine pubblico e al contempo il diritto di manifestare liberamente e in sicurezza. L’espressione democratica del dissenso è fondamentale tanto quanto lo è per le forze dell’ordine lavorare in sicurezza garantendo l’ordine. Per questo il Partito democratico presenterà emendamenti al ddl sicurezza per introduzione dei codici alfanumerici sui caschi degli agenti impegnati nei servizi di Ordine Pubblico e con l’estensione dell'uso delle body-cam”. Lo dichiara Matteo Mauri, deputato e responsabile Sicurezza del Pd, già vice Ministro dell’interno con delega alla Pubblica sicurezza, a proposito del ddl sicurezza che verrà incardinato oggi nelle commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera.
“Presenteremo anche emendamenti per l’abolizione della cosiddetta norma anti dissenso, prevista dall’art. 11 del ddl a prima firma Piantedosi, una norma profondamente intimidatoria che potrebbe portare alla reclusione fino a due anni anche semplicemente per chi fa un presidio per strada. Dobbiamo garantire l’ordine ma soprattutto la libertà di espressione e la democrazia che sono principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione”, aggiunge Mauri.

27/02/2024 - 12:57

Il Pd ha presentato un’interrogazione parlamentare al ministro della Giustizia, Carlo Nordio sul caso del ventitreenne di Mestre detenuto nel carcere di Montorio Veronese che è stato portato d’urgenza all’ospedale Borgo Roma con fratture e un’emorragia interna in corso che lo ha costretto a un delicato intervento e a tre giorni di terapia intensiva. Come si legge nel testo dell’interrogazione “al suo risveglio, così come denunciato dalla madre, il ragazzo ha dichiarato di “essere stato selvaggiamente picchiato da agenti della polizia penitenziaria della casa circondariale di Santa Maria Maggiore a Venezia. Il Garante dei detenuti si è già attivato e la Procura di Venezia, competente per territorio, ha iniziato gli accertamenti”. Al ministro Nordio chiediamo che sia fatta piena luce su questo ennesimo caso di violenze e di conoscere quali misure, anche di carattere disciplinare, sono state adottate”. Così la responsabile Giustizia del Pd, Debora Serracchiani e i componenti dem della commissione Giustizia di Montecitorio, Federico Gianassi, Alessandro Zan, Michela Di Biase, Marco Lacarra.

25/02/2024 - 15:59

"Il governo italiano ha tradito i familiari delle vittime e i superstiti del naufragio di Steccato di Cutro del 26 febbraio 2023.

 Oggi, insieme all'eurodeputato Pietro Bartolo, abbiamo incontrato i parenti delle persone morte durante quella tragica notte e coloro che si sono salvati. A loro la presidente Meloni, il 16 marzo, promise il ricongiungimento dei superstiti con le famiglie rimaste in Afghanistan. E promise anche che i familiari delle vittime sarebbero stati portati in Italia.

 Non solo la promessa non è stata mantenuta, ma nessuno di loro è mai stato ricontattato né ha avuto notizie di alcun genere.

 Queste persone chiedono giustizia e verità su quello che è successo quella notte. E si aspettano che le promesse fatte siano mantenute.

 Come chiedono anche che siano fatte le comparazioni del test del DNA per identificare le vittime ancora senza nome.
Era dovere del governo essere qui e parlare con queste persone. E invece non è successo". Lo dichiarano Laura Boldrini, deputata PD e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo, e Pietro Bartolo eurodeputato del PD dopo l'incontro con i familiari delle vittime e i sopravvissuti al naufragio di Steccato di Cutro.

24/02/2024 - 16:56

"Grazie al Presidente Mattarella per le parole di giustizia ed equilibrio dopo i tragici atti violenti di ieri nei cortei di Pisa e Firenze. Le immagini parlano chiaro, la reazione delle forze di polizia è stata sproporzionata. Come ha detto il Presidente della Repubblica 'l'autorevolezza non si misura con i manganelli', le forze dell'ordine devono 'assicurare sicurezza tutelando, al contempo, la libertà di manifestare pubblicamente opinioni'
Un corteo pacifico è stato trasformato in un teatro di violenza, alcuni minori sono ricoverati in ospedale. Fatti inaccettabili per il nostro Paese e per la nostra democrazia."
Lo afferma la deputata Pd Michela Di Biase, capogruppo in commissione Infanzia e Adolescenza.

22/02/2024 - 16:26

Domani, venerdì 23 febbraio, alle ore 13.45 una delegazione del Partito Democratico si recherà presso la Casa Circondariale di Livorno “Le Sughere”: il sopralluogo sarà l’occasione per verificare le condizioni della struttura che presenta numerose criticità tra cui il sovraffollamento dei detenuti (oltre 300 a fronte dei posti regolamentari disponibili), la carenza di organico del personale (quasi 50 unità in meno) oltre a gravissime problematiche strutturali ed igienico sanitarie.

Prenderanno parte alla visita i deputati Pd: Debora Serracchiani, responsabile nazionale Giustizia; Federico Gianassi, capogruppo in commissione Giustizia; Marco Simiani, capogruppo in commissione Ambiente. Saranno inoltre presenti Luca Salvetti, sindaco di Livorno; Marco Solimano, garante dei diritti dei detenuti del comune di Livorno e Francesco Gazzetti, consigliere Pd della Regione Toscana.

22/02/2024 - 14:27

Serracchiani e Orlando: Governo rifletta su conseguenze, rischio cancellazione sentenze definitive

“Il no all’abolizione del reato di abuso d’ufficio da parte del CSM, recentemente rinnovato, è un no pesante. Il CSM riporta con dovizia di particolari tutti i fatti oggetto di sentenze definitive che con l’abolizione del reato, verranno cancellate. Tutte vicende di soprusi e prevaricazioni di pubblici ufficiali nei confronti dei cittadini che ora non avranno più alcuna difesa. Il CSM ribadisce, inoltre, quanto avevamo già sottolineato nei nostri interventi, e cioè il rischio ora di essere indagati per reati più gravi e il fatto che con l’abolizione alcune condotte più gravi non saranno accertate stante il venir meno di quel reato che aveva in molte circostanze costituito un reato spia. Auspichiamo che ora si rifletta attentamente sulle conseguenze di questa abolizione e che si ragioni al contrario sulle proposte che davvero servi per superare quella “paura della firma” che con l’abolizione del reato di abuso d’ufficio non ha nulla a che fare” così i democratici Debora Serracchiani e Andrea Orlando.

 

21/02/2024 - 14:44

“Due detenuti morti nel giro di poche ore a Roma, ormai siamo oltre l’emergenza. E’ una situazione insostenibile sulla quale il Governo continua ad essere assente. Sto depositando un’interrogazione urgente al Ministro Nordio per andare a fondo sulle ragioni di questi ultimi due decessi”. LO afferma in una nota la deputata Pd Michela Di Biase, componente della commissione Giustizia.
“I casi avvenuti a Roma a distanza di poche ore richiedono approfondimenti – spiega Di Biase -. Dalle prime notizie emerse sembra che si tratti di due detenuti di Rebibbia, anziani e malati. Il primo, deceduto nella notte tra il 19 e il 20, aveva 66 anni ed era diabetico e si trovava in cella a Rebibbia. Il secondo, morto ieri mattina, aveva 77 anni ed era affetto da polmonite, oltre ad avere un'insufficienza renale e sarebbe morto in ospedale. Condivido l’allarme del Garante dei detenuti del Lazio Anastasia – ha aggiunto la deputata Pd -, che ha denunciato l'incompatibilità della detenzione con le malattie gravi, che non possono essere adeguatamente curate in carcere. Chiediamo chiarezza sui fatti al Ministro” ha concluso Di Biase.

21/02/2024 - 13:00

Mai più morti sul lavoro. Una delegazione del Gruppo Pd alla Camera, guidata dalla capogruppo Chiara Braga, sarà oggi a Firenze alle 16.30 al presidio di fronte al luogo dell’incidente dove sabato scorso sono morti cinque operai. Saranno nel capoluogo toscano Chiara Gribaudo, presidente della Commissione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, Simona Bonafè vicecapogruppo Pd, Emiliano Fossi deputato e segretario regionale del Pd Toscana, Marco Furfaro, capogruppo Pd Commissione Affari Sociali, Federico Gianassi capogruppo Pd Commissione Giustizia, e Arturo Scotto capogruppo Pd Commissione lavoro.

20/02/2024 - 18:05

"Finalmente il governo sblocca i fondi per i lavori al tribunale di Prato. I parlamentari pratesi della destra avevano fatto annunci e zero fatti. Passerelle con i ministri sul territorio, per poi votare contro in aula o non pronunciare parola. Per questo avevamo presentato un ordine del giorno per impegnare il governo sul tribunale, cui avevamo ricevuto rassicurazioni dal sottosegretario alla giustizia. L'aula poche settimane fa ha approvato un atto che ora vede compimento con un primo sblocco di fondi, necessario anche se ancora non sufficiente. Dopo l'ordine del giorno approvato dal Partito Democratico che impegnava il governo sui lavori di miglioramento e ristrutturazione del tribunale di Prato, la destra pratese anziché sostenere l'impegno e combattere assieme, denigrò l'atto parlamentare, schernendo un impegno per Prato. Fa tenerezza ora vederle provare a rivendicare un risultato per il quale non hanno fatto niente, ma per quanto ci riguarda va bene così: siamo interessati a Prato, non a conservare le poltrone a suon di propaganda". Così in una nota Marco Furfaro, deputato eletto nel collegio pratese e membro della segreteria nazionale del Partito Democratico.

20/02/2024 - 17:03

“Una nuova perizia medico legale sarà eseguita sulla salma di Stefano Dal Corso, il detenuto romano di 42 anni deceduto nella sua cella del carcere Massama di Oristano nel 2022.” La notizia arriva dai deputati del Partito Democratico Debora Serracchiani e Silvio Lai che riferiscono quanto contenuto nella risposta del Ministro della Giustizia all’interrogazione presentata dal gruppo del PD, prima firmataria la stessa Debora Serracchiani.

Il caso era stato archiviato come suicidio dal GIP del Tribunale di Oristano senza che venisse effettuata l’autopsia. La sorella di Dal Corso aveva chiesto la riapertura del caso, sulla base anche di una testimonianza anonima di una persona che aveva detto di essere in possesso di filmati che proverebbero l’uccisione di Stefano Dal Corso. Ricordiamo che il detenuto, la cui pena era nella fase conclusiva, era arrivato da pochi giorni da Rebibbia nel carcere di Oristano per presenziare ad un’udienza di un processo nel quale era coinvolto.

“Abbiamo chiesto al Ministro – afferma Debora Serracchiani – di adottare iniziative immediate per verificare quanto accaduto nel carcere di Oristano. Se dovessero emergere responsabilità di terzi il fatto rappresenterebbe un vulnus di incredibile gravità al sistema di gestione dell’esecuzione della pena da parte dello Stato. La notizia dell’incarico ad un collegio peritale composto da cinque esperti del settore è sicuramente molto positiva. Speriamo che a questo punto si arrivi ad una verità definitiva sulla morte di Stefano Dal Corso. Ma ci sono altri elementi che devono essere approfonditi e che riguardano i sistemi di sicurezza del carcere di Oristano.”

“Dalla risposta del Ministro – dichiara il deputato sardo del PD Silvio Lai – emerge che dal 2017 non viene effettuata la manutenzione dell’impianto di video sorveglianza. E sempre nel 2017 risultavano funzionanti solo 45 telecamere su 295. Nessuna telecamera funzionante è presente nelle celle, e anche quella dalla quale si intravede la cella nella quale è avvenuto il decesso di Dal Corso risulterebbe malfunzionante.”

“Tutto questo è gravissimo – concludono i due deputati dem – chiediamo che vengano avviate immediatamente tutte le procedure per eseguire la manutenzione del sistema di video sorveglianza ed il ripristino di tutte le telecamere non funzionanti per garantire la più totale sicurezza a tutte le persone che operano nel carcere e a tutti i detenuti.”

20/02/2024 - 15:22

“La separazione delle carriere è sbagliata perché compromette l’obbligatorietà dell’azione penale con pubblici ministeri che finiranno sotto l’esecutivo. Una riforma che, nei fatti, minerà l’uguaglianza dei cittadini davanti alla legge”, così la responsabile giustizia del Pd, Debora Serracchiani interviene nel merito della riforma costituzionale in materia di separazione delle carriere giudicante e requirente della magistratura all’esame del parlamento.

20/02/2024 - 14:55

"I dati del rapporto Antigone sulla giustizia minorile confermano le preoccupazioni sull'aumento degli ingressi dei minori in carcere. All’inizio del 2024 sono circa 500 i detenuti nelle carceri minorili italiane. Sono oltre dieci anni che non si raggiungeva una simile cifra. Anche gli accessi negli Ipm sono passati da 835 nel 2021 a 1143 nel 2023. Siamo davanti al rischio sovraffollamento anche per gli istituti minorili, occorre riflettere subito sulle iniziative per invertire la rotta". Lo ha detto la deputata del Partito Democratico Michela Di Biase, intervento stamattina alla presentazione del settimo rapporto dell'associazione Antigone sulla giustizia minorile e gli istituti penali per minorenni.
"È evidente - ha concluso Di Biase - l'impatto del decreto Caivano e di un approccio repressivo che si è esteso anche ai più giovani. Abbiamo bisogno di altri strumenti per fronteggiare il problema del disagio giovanile, è sbagliato pensare che per educare si debba punire. Deve essere ribaltato il paradigma e passare ad un approccio rieducativo e insieme garantire investimenti sulle comunità educanti per prevenire il disagio. Deve essere chiaro che quando un minore entra in carcere siamo davanti ad un fallimento per lo Stato".

20/02/2024 - 13:12

“Una giornata importante. Ancora una volta stamane sono andato a Piazzale Clodio all’ingresso del tribunale di Roma dove oggi inizia il processo a carico di quattro agenti e ufficiali della sicurezza nazionale egiziana accusati del sequestro e dell’uccisione di Giulio Regeni. Assieme a Paola, Claudio e Irene, a Alessandra Ballerini e alla loro battaglia instancabile per ottenere verità e giustizia c’erano, come sempre da mesi e anni, Beppe Giulietti, Marino Sinibaldi, Pif, Sigfrido Ranucci, Nicola Fratoianni, Angelo Bonelli…e tante e tanti giornalisti e operatori dell’informazione e della cultura che in questi lunghi otto anni sono stati la straordinaria ‘scorta mediatica’ costruita perché su una tragedia e sui depistaggi vergognosi del regime egiziano non calasse il silenzio. Adesso parlerà quell’aula processuale, il sentiero sarà ancora lungo, ma su quel sentiero c’è un mondo che in nome della giustizia proseguirà il cammino. Un abbraccio”.

 

Lo scrive sui social il deputato democratico, Gianni Cuperlo.

19/02/2024 - 20:34

Dichiarazione di Debora Serracchiani, responsabile Giustizia Pd e Federico Gianassi, capogruppo Pd commissione Giustizia

"Il sottosegretario Delmastro oggi ad un convegno ha dichiarato che il governo assicurerà 7.300 posti in più nelle carceri per colmare i 9.100 attualmente mancanti. I posti disponibili, in base ai dati del Garante dei detenuti, sono 47000 e i reclusi più di 60.000. Inoltre, sul sovraffollamento è stato proprio il capo del Dap in Commissione Giustizia della Camera ad affermare, pochi giorni fa, che l'obiettivo del governo, utilizzando anche le risorse del Pnrr, è realizzare circa 3.800 nuovi posti. Quanti sono in realtà quindi, 7300 come dice Delmastro o 3800 come dice il Dap?
In ogni caso come si può realmente affrontare con efficacia il sovraffollamento se la popolazione carceraria aumenta di oltre 400 unità a mese, sempre secondo le dichiarazioni del capo del Dap, e che dunque nei prossimi due anni aumenterà in previsione di quasi 10.000 unita? Sicuramente non come fa Delmastro con numeri a casaccio". È quanto dichiarano Debora Serracchiani, responsabile giustizia del Pd, e il capogruppo Pd in Commissione Giustizia di Montecitorio Federico Gianassi.

19/02/2024 - 18:35

Furfaro e Stumpo, serve adesso proroga dei contratti

“Finalmente una notizia positiva. Oggi la Camera ha approvato un ordine del giorno del partito democratico che chiedeva al governo un sostegno nei confronti dei lavoratori e delle lavoratrici precarie di AIFA. Ora che la riforma dell’Agenzia Italiana del Farmaco è giunta a compimento e sono arrivate a compimento le nomine è inaccettabile che ci siano dei contratti scaduti il 31 Dicembre e senza la minima traccia di proroga o stabilizzazione. A giugno 2023 in una bozza di decreto licenziata dal Consiglio dei Ministri compariva una proposta di norma che avrebbe messo fine al precariato, purtroppo la norma è sparita per il parere contrario del MEF sui fondi necessari (circa 7 milioni di euro) e da quel momento sulle lavoratrici e i lavoratori è calato il silenzio. L’AIFA è chiamata a svolgere un ruolo fondamentale a supporto degli interventi di assistenza sanitaria previsti nell’ambito del Piano nazionale per la ripresa e la resilienza per questo il contributo prezioso del personale con contratti di lavoro flessibile, co.co.co, somministrazione o a progetto va valorizzato e stabilizzato senza tentennamenti. Il voto di oggi è importante e apre uno spazio in questa direzione perciò chiediamo che il governo e la maggioranza si adoperino per sanare una vera e propria ingiustizia, prorogando e stabilizzando i lavoratori”. Lo affermano in una nota Marco Furfaro e Nico Stumpo, deputati PD in commissione affari sociali.

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