07/12/2022 - 18:29

“La chiusura delle sezioni di distaccate dei tribunali delle Eolie e dell’Isola d’Elba va assolutamente evitata. Si tratta di sedi di particolare importanza per la funzionalità della giustizia. Le sezioni di Lipari e di Porto Ferraio interessano infatti rispettivamente gli altri comuni e delle Eolie e gli 8 comuni dell’Elba. Ci saremmo aspettati, dopo vari annunci, un intervento del governo che però non c’è stato. Per questo abbiamo presentato un emendamento alla legge di Bilancio con l’obiettivo di prorogarne per il momento di un anno la chiusura. Emendamento di cui sono primo firmatario e sottoscritto dai colleghi dem della commissione Giustizia e dagli eletti in Toscana e in Sicilia”. Così il capogruppo democratico in commissione Giustizia Federico Gianassi.

07/12/2022 - 15:36

Dichiarazione di Debora Serracchiani, presidente gruppo Pd e Federico Gianassi capogruppo Pd in commissione Giustizia.

Siamo preoccupati per l’impostazione data dal ministro Nordio nel tracciare stamane in commissione alla Camera le linee programmatiche del suo ministero.
In particolare, dal ministro sono emerse tante contraddizioni e posizioni che reputiamo divisive e che rischiano di fare della giustizia solo un terreno di scontro. Il rischio è di tornare indietro negli anni, quando invece la giustizia ha bisogno di guardare al futuro con capacità innovativa valorizzando quanto è stato fatto con le riforma Cartabia. Anche stamane il ministro della Giustizia ha ribadito di essere contro l’ampliamento della sfera penale, che l’esecuzione della pena non può essere solo in carcere e che devono essere limitate le intercettazioni. Osserviamo però che il primo provvedimento, il cosiddetto decreto rave, crea un nuovo reato, prevede il carcere e l’uso delle intercettazioni. Una contraddizione totale, tanto da creare fibrillazioni nella stessa maggioranza, come dimostrano i tanti emendamenti presentati da Forza Italia.
Nordio sembra mosso prevalentemente dal desiderio di introdurre temi identitari, come la separazione delle carriere, l’attacco alle intercettazioni, il superamento dell’obbligatorietà dell’azione penale. Eppure, non sono stati citati i tanti passi in avanti fatti nella scorsa legislatura con la riforma Cartabia su questi temi. L’attacco alle intercettazioni sembra rivolto più allo strumento, che alle violazioni della norma. Troviamo in definitiva pericoloso,  come fa Nordio, alimentare un terreno di scontro.
Apprezziamo invece l’impegno a non rinviare l’entrata in vigore della riforma Cartabia, a cui sono collegate le risorse del PNRR. Come Pd saremo inflessibili e garanti dell’applicazione di quella riforma e lavoreremo per mobilitare le migliori energie del Paese e delle diverse anime della giurisdizione contro culture e approcci divisivi perché la giustizia non sia terreno di scontro ma occasione di sviluppo e potenziamento della qualità della nostra democrazia.

07/12/2022 - 13:55

Dichiarazione di Federico Gianassi, capogruppo Pd in Commissione Giustizia

“Oltre a un giudizio fortemente negativo sulla manovra per il taglio alle pensioni, per le misure sul contante e l’assoluta insufficienza di interventi contro la crisi e l’inflazione, abbiamo votato contro in commissione per denunciare anche le lacune e i tagli al comparto della giustizia, tagli ammessi  dallo stesso ministro Nordio”. 
Così il capogruppo Pd in commissione Giustizia, Federico Gianassi, che aggiunge: “Nonostante una prima marcia indietro con un emendamento, che sottoscriviamo, su il ripristino assunzioni in polizia penitenziaria, restano i tagli al sistema dell’amministrazione penitenziaria che invece richiede investimenti maggiori”.
 “Ridurre gli investimenti in un settore strategico come questo è un grave errore. Ci batteremo – ha proseguito Gianassi-  perché la manovra sia modificata e perché governo e maggioranza comprendano che mettere risorse in questo settore non equivale a maggiori costi ma rappresenta investimenti nella qualità della nostra democrazia. Per questo – ha concluso-  presenteremo un pacchetto di emendamenti con cui chiediamo il reintegro integrale delle risorse tagliate al personale del Dap e al Dipartimento per la giustizia minorile e di comunità e l’incremento del Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso e dell'usura. Proponiamo infine l’istituzione di un Fondo per interventi straordinari sulle carceri e per l’edilizia penitenziaria, e l’incremento dei finanziamenti per la Direzione Investigativa Antimafia”.

07/12/2022 - 13:50

Il governo accolga gli emendamenti del Pd per correggere le storture di questa manovra iniqua che colpisce i più fragili, strizza l’occhio agli evasori e fa cassa sulle pensioni e sulle donne. Chiediamo con forza la proroga di Opzione donna con le regole vigenti, perché l'allungamento dell'età pensionabile a 60 anni e per di più con gravi situazioni di difficoltà, è un’enorme ingiustizia verso le donne. Le risorse previste per innalzare la flat tax da 65mila a 80mila euro siano destinate, invece, al ripristino di uno strumento importante che ha aiutato molte donne alla fuoriuscita dal mercato del lavoro. Un’altra proposta del Pd riguarda la rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici per il 2023. Non possiamo accettare che le persone più deboli sia le più esposte al caro energia e all’inflazione. Il governo ci ascolti e corregga il tiro su questa manovra, che così com’è non serve e  fa male al Paese.

Lo afferma Simona Bonafè, vicepresidente del Gruppo Pd alla Camera.

30/11/2022 - 18:06

"La destra boccia la mozione presentata dal Pd alla Camera e dice chiaramente che il 'salario minimo' non serve. Noi la pensiamo diversamente e crediamo che questo sia un provvedimento centrale per ridare dignità al lavoro e promuovere la giustizia sociale. Perché le disuguaglianze non sono solo inaccettabili ma rappresentano anche un freno ad ogni prospettiva di crescita e sviluppo. Continueremo a lavorare per introdurre il salario minimo anche in Italia, uno dei 5 Paesi europei che non lo hanno. Provando a creare convergenze con tutte quelle forze parlamentari e non che sono pronte a battersi per ottenerlo. Nell'interesse delle persone e di chi sta peggio".

Lo scrive su Facebook Emiliano Fossi, deputato Pd e membro della commissione Lavoro della Camera, commentando la bocciatura della mozione sul salario minimo da parte della maggioranza di centrodestra.

29/11/2022 - 15:55

“Insoddisfacente. Non si può dire diversamente per l’audizione del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha presentato le linee guida del governo alle commissioni congiunte di Camera e Senato. Si è limitato ad una elencazione di temi e criticità senza legare le questioni dentro un orizzonte condiviso. Non bastano i capitoli e le formulette normative, ma occorre collocare l’agricoltura nel contesto più generale della transizione ecologica, dei mutamenti climatici e di un nuovo modello di sviluppo improntato a qualità, sostenibilità e giustizia sociale, intervenendo su dissesto idrogeologico e consumo di suolo. In questa cornice si assegna all’agricoltura rilevanza sociale ed economica e, nel raccordo necessario con l’Europa, dove sta per partire la nuova Pac, si trovano soluzioni ad alcune priorità. Per essere concreti, serve un’attenzione particolare alla strategia nazionale sulla flavescenza che ha colpito la vite in tante regioni, alle problematiche del settore ortofrutticolo, così duramente colpito dall’aumento dei costi energetici, sul rischio di destabilizzare la filiera del tabacco italiano con l’aumento indiscriminato delle accise, nonché al ripensamento del settore ippico. Insomma i buoni propositi hanno un senso se tradotti in atti e decisioni. Il Pd lavorerà in tal senso per l’interesse dell’agricoltura e del Paese”.

 

Così il capogruppo del Pd in commissione Agricoltura alla Camera, Stefano Vaccari.

29/11/2022 - 14:57

L'udienza per Patrick Zaki rinviata al 28 febbraio. Ancora una grave ingiustizia. Ancora incertezza e sofferenza. Non rinunceremo mai a batterci perché sia finalmente scagionato e perché vincano le ragioni del diritto, dell'umanità e della democrazia.

Lo ha scritto su Twitter Andrea De Maria, deputato PD.

29/11/2022 - 12:57

“Il salario minimo è e sarà una delle battaglie identitarie del Pd. In Italia esiste ormai una questione sociale non più rinviabile e questa crisi la sta aggravando. Ci sono diseguaglianze economiche che hanno raggiunto livelli non più accettabili dal punto di vista etico. La forbice tra chi ha e chi non ha continua ad allargarsi. Una politica che riaffermi una nuova giustizia sociale, che vada nella direzione di una redistribuzione delle ricchezze ma anche delle opportunità, è per noi prioritaria”. Così il deputato dem Marco Sarracino, intervenendo in Aula per illustrare la mozione Pd sul salario minimo.

“La manovra di Bilancio varata da questo governo purtroppo non va in questa direzione, anzi. Sul tema del lavoro non c’è praticamente nulla. Noi invece riteniamo fondamentale in questo momento affrontare con urgenza la questione salariale. In Italia, troppe persone, nonostante lavorino risultano essere sotto la soglia di povertà, soprattutto giovani e donne al Sud. Il salario medio di un under 35 nel nostro Paese è inferiore a 1000 euro al mese. Come può un ragazzo progettare un futuro in quelle condizioni? Voi parlate dell’immigrazione, ma non vedete che il principale problema in Italia è l’“inverno demografico”. È arrivato il tempo di istituire un salario minimo con una sua quantificazione a 9,50 all’ora. Puntiamo subito alla definizione della retribuzione minima legale, facendo innanzitutto riferimento ai principali contratti collettivi nazionali sottoscritti dai datori e prestatori di lavoro più rappresentativi. Ma prevedendo che il trattamento economico corrisposto ai lavoratori non possa essere inferiore a 9 euro e 50 all’ora, al lordo degli oneri contributivi e previdenziali. Perché esiste una soglia sotto la quale non si tratta più di lavoro, ma di sfruttamento. Per questi motivi, con questa mozione, il Pd impegna il governo ad avere una road map in grado di giungere al recepimento della direttiva comunitaria in tempi brevi. Siamo convinti che il senso di responsabilità che dovrebbe accompagnare tutte le forze politiche ci guiderà in questo percorso non facile, ma necessario”.

23/11/2022 - 13:35

“Ci avviciniamo alla giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne in un quadro che è desolante, in Italia e nel mondo e rispetto al quale dobbiamo irrobustire la nostra azione in modo unitario e trasversale, affermando che il raggiungimento della parità di genere è un obiettivo ineludibile e che ogni volta in qualunque luogo, nelle nostre città, nel mondo, si verifica un'azione di discriminazione, la politica, le istituzione e l’opinione pubblica devono reagire con forza e con coraggio. Passi in avanti sono stati fatti. Ma se da un lato dobbiamo difendere i diritti che faticosamente anche il legislatore ha affermato e che abbiamo conquistato da istinti retrogradi e conservatori, che ci sono e che ci saranno, dall’altro dobbiamo continuare a percorrere la strada che è stata intrapresa per dare piena attuazione ai principi su cui si fonda la parità di genere e al contrasto della discriminazione della violenza e di genere”. Lo ha detto in Aula alla Camera, il deputato dem Federico Gianassi, capogruppo Pd in commissione Giustizia, intervenendo durante la discussione generale sulle mozioni per l’eliminazione della violenza contro le donne.

“Se noi vogliamo combattere davvero – ha concluso Gianassi - in modo trasparente, unitario, trasversale, la battaglia per affermare la parità di genere, dobbiamo avere il coraggio, come forze politiche, di affermare che il contributo che i partiti, i leader politici danno può e deve essere decisivo. E senza un contributo forte nessuna vittoria può essere definitivamente conquistata. Per questo pensiamo che questo tema sia un tema che il Parlamento deve assumere fin dall'inizio della legislatura, che il governo si debba impegnare ad assumere degli impegni precisi e puntuali su questo tema. In particolare, con la nostra mozione abbiamo chiesto di difendere i diritti conquistati e di dare piena attuazione alla legislazione in materia di prevenzione delle discriminazioni di genere, di protezione delle vittime, in particolare investendo robuste risorse per sostenere il lavoro importante dei centri antiviolenza che in collaborazione con i Comuni e con le Regioni, ogni giorno aiutano le vittime di reato e offrono strumenti anche per prevenire comportamenti scorretti. Occorre combattere anche fuori dai confini nazionali perché l’italia sia sempre protagonista in Europa e nel mondo per l'affermazione ineludibile del principio della parità di genere”.

22/11/2022 - 12:42

È misura di riequilibrio della rappresentanza

“La doppia preferenza di genere è una misura di riequilibrio della rappresentanza che non impone un obbligo, ma crea negli elettori un’abitudine a saper riconoscere anche all’interno delle candidature femminili le possibili rappresentanti di interessi collettivi. La doppia preferenza di genere è lo strumento di legge più equo, perché non rappresenta una quota riservata a qualcuno, ma rispecchia esattamente la cittadinanza, fatta per metà di uomini e per metà di donne e cerca di riprodurla nei luoghi decisionali. Perché questa ‘giustizia elettorale’ non deve valere in Friuli Venezia Giulia?”.

Lo affermano le deputate dem, Sara Ferrari e Ilenia Malavasi.

20/11/2022 - 11:27

"La COP27 si chiude con molte ombre - quasi nulla su mitigazione ed emissioni - ma con il risultato storico di un accordo su risarcimento Paesi vulnerabili per perdite e danni causati da crisi climatica. Un segno di giustizia climatica che porta nel negoziato la firma dell’UE".

Lo ha scritto su Twitter la deputata dem Chiara Braga, responsabile Transizione Ecologica della Segreteria nazionale del Partito Democratico.

16/11/2022 - 16:30

“Il salario minimo e una giusta retribuzione sono priorità da affrontare con rapidità ed efficacia perché riguardano un tema centrale di giustizia sociale e di sviluppo. Per questo oggi in commissione Lavoro alla Camera come Gruppo del Partito democratico abbiamo sostenuto la necessità di mettere subito in calendario le proposte di legge che hanno queste norme in oggetto. Sono certo che dall’esame in commissione risulterà chiaro che si tratta di un obiettivo sul quale tutte le forze parlamentare si impegneranno e il cui conseguimento sarà il frutto di un lavoro comune”. Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera Mauro Laus.

10/11/2022 - 12:21

 I gruppi del Pd-Italia democratica progressista delle 14 commissioni permanenti hanno ciascuno eletto la capogruppo o il capogruppo. Questi gli eletti.

Affari costituzionali: Simona Bonafé; Giustizia: Federico Gianassi; Esteri: Enzo Amendola; Difesa: Stefano Graziano; Bilancio: Ubaldo Pagano; Finanze: Virginio Merola; Cultura: Irene Manzi; Ambiente: Marco Simiani; Trasporti: Andrea Casu; Attività produttive: Vinicio Peluffo; Lavoro: Mauro Laus; Affari sociali: Marco Furfaro; Agricoltura: Stefano Vaccari; Politiche Ue: Piero De Luca.

09/11/2022 - 18:10

Sono stati eletti vice presidenti nella commissione Affari costituzionali Matteo Mauri; nella commissione Esteri Lia Quartapelle; nella commissione Difesa Piero Fassino; nella commissione Trasporti Roberto Morassut; nella commissione Attività produttive Paola De Micheli; nella commissione Lavoro Chiara Gribaudo; nella commissione Politiche Ue Marianna Madia.

Sono stati eletti segretari: nella commissione Giustizia Alessandro Zan; nella commissione Bilancio Claudio Mancini; nella commissione Cultura Mauro Berruto; nella commissione Affari sociali Paolo Ciani; nella commissione Agricoltura Andrea Rossi.

08/11/2022 - 17:20

 "In Italia continuano a essere preoccupanti i dati sui morti sul posto di lavoro. Tre al giorno, una enormità. Anche oggi è deceduto un operaio nell'area portuale di Ortona, colpito dal gancio di una gru. Tragedie che tutti i giorni chiedono più attenzione all'opinione pubblica e alla politica" lo afferma Chiara Gribaudo (PD), dopo aver presentato alla Camera la richiesta per una commissione d'inchiesta sul tema.  "Il mio appello va alle forze di maggioranza, ma anche all'opposizione. Chiediamo che la proposta venga calendarizzata subito. È la vera emergenza ormai endemica in questo Paese. Non aspettiamo ancora: lo dobbiamo anche agli affetti delle vittime che chiedono giustizia. Non esiste dignità del lavoro senza sicurezza".

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