"Il Toscana il maltempo non dà tregua: da ottobre a maggio ormai i cambiamenti climatici stanno flagellando la Regione in ogni provincia. In Versilia e Lunigiana si stanno verificando adesso i disagi maggiori con frane, strade interrotte e frazioni isolate. La Regione si è mossa subito dichiarando lo stato di emergenza regionale e stanziando le prime risorse mentre la macchina della Protezione Civile è già sui luoghi interessati. Chiediamo al governo di ripristinare le risorse contro il dissesto idrogeologico tagliate con il Pnrr e di farsi trovare pronto quando la Regione richiederà lo stato di emergenza nazionale. Non è francamente ammissibile perdere settimane o mesi di tempo come accaduto per le precedenti alluvioni di febbraio e marzo". Lo dichiarano in una nota congiunta i deputati Emiliano Fossi, segretario dem della Toscana, e Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.
“Per riconoscere lo stato di emergenza delle alluvioni che si sono verificate in Toscana a febbraio e marzo scorsi il governo ha perso mesi di tempo, si attivi adesso per velocizzare l’immediata sospensione del pagamento delle fatture per le utenze delle bollette di acqua, luce e gas di famiglie ed imprese dei territori colpiti”. Lo chiede il deputato Pd e segretario Dem della Toscana Emiliano Fossi in un ordine del giorno presentato al Decreto Bollette attualmente in discussione a Montecitorio.
“Le zone interessate sono moltissime: le province di Livorno, Pistoia e Grosseto dal maltempo di febbraio mentre a marzo la Città metropolitana di Firenze, le province di Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Gli aiuti stanziati fino ad oggi sono parziali e palesemente insufficienti. Servono norme immediate a sostegno di cittadini ed imprese in difficoltà e la sospensione delle bollette può rappresentare una boccata d’ossigeno fondamentale”, conclude Emiliano Fossi
"Con grande stupore e rammarico, denunciamo la totale assenza di sensibilità da parte del governo, che non ha escluso le polizze catastrofali dall’aliquota d’imposta del 21,25 per cento sui premi assicurativi. Una scelta miope, che colpisce proprio chi cerca di proteggere sé stesso, la propria attività e il territorio dai sempre più frequenti eventi climatici estremi". Lo dichiarano i deputati Pd Marco Simiani, Vinicio Peluffo, Virginio Merola e Ubaldo Pagano.
"Siamo davanti a un paradosso: si chiede alle imprese responsabilità e prevenzione, ma poi si punisce chi ogni giorno cerca di produrre ricchezza. Le polizze contro i rischi catastrofali non sono un lusso, sono una dolorosa necessità. Eppure, oggi vengono trattate come beni di consumo ordinario.
Non possiamo accettarlo. È necessario intervenire subito per correggere questa distorsione. Proporremo una modifica al decreto-legge affinché venga introdotta una riduzione del costo del premio assicurativo per le imprese che investono nella propria sicurezza e in quella del paese", concludono i dem.
“Siamo esterrefatti dalle dichiarazioni rilasciate dall’assessore all’Agricoltura della Regione Basilicata e, ancor di più, dal silenzio assordante del Governo sul futuro della diga del Rendina. Un mese fa ho presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri delle Infrastrutture, dell’Ambiente e dell’Agricoltura per sollecitare un intervento urgente volto al pieno recupero della funzionalità dell’invaso. A oggi, nessuna risposta. Nessuna assunzione di responsabilità. Nessuna prospettiva chiara per il territorio”.
Lo dichiara l’on. Mauro Laus, denunciando lo stallo istituzionale e l’inerzia politica che stanno compromettendo la gestione di una risorsa strategica.
“Oggi l’assessore regionale ci informa che manca un’autorizzazione del Ministero dell’Ambiente e che per mettere in sicurezza la diga servirebbero almeno 113 milioni di euro. Ma nel frattempo, mentre le istituzioni si rimpallano le colpe, l’acqua preziosa di questa primavera si perde, inutilizzata. E tra qualche settimana, quando la siccità tornerà a mordere, ci ritroveremo con l’ennesima emergenza idrica, che penalizzerà non solo le attività agricole del Vulture-Melfese, ma anche gli usi civici di intere comunità”.
“La verità è che siamo di fronte a un caso clamoroso di incapacità amministrativa e politica. La vera calamità non è il maltempo, non è la siccità, non è la burocrazia: la vera calamità è questa destra nazionale e regionale, si dimostra incapace di decidere, di pianificare, di agire-. Con il Rendina stanno abbandonando un territorio e tradendo le promesse fatte agli agricoltori, ai cittadini, alle imprese”.
"Oggi il Consiglio dei Ministri ha trovato le risorse per riaprire il Centro migranti in Albania, già costato ai cittadini quasi un miliardo di euro, ma ha dimenticato ancora di riconoscere lo Stato di Emergenza nazionale per i territori colpiti dalle alluvioni in Toscana ormai due settimane fa": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio Marco Simiani.
"E' dal 19 marzo che il ministro Musumeci promette di intervenire senza però passare dalle parole ai fatti. Da troppo giorni molti comuni della Città metropolitana di Firenze delle province di Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pisa, Pistoia, Prato e Siena attendono norme e risorse per uscire dall'emergenza e tornare alla normalità. Per fortuna il governo ha avuto oggi almeno la decenza di rinviare in extremis l'assicurazione obbligatoria contro il maltempo da parte delle imprese, che sarebbe entrata in vigore a fine mese": conclude Marco Simiani.
Interrogazione a Musumeci: chiarire motivo ritardo
“A due settimane dall’ondata di maltempo che ha investito la Toscana provocando danni ingenti a famiglie, aziende e infrastrutture, il governo - nonostante le ripetute richieste del presidente Eugenio Giani - non ha ancora proclamato lo stato di emergenza per la nostra regione. L’area del Mugello è tra quelle più duramente colpite: frane e allagamenti hanno reso inagibili molte abitazioni, oltre che aver interrotto collegamenti stradali e ferroviari. I comuni interessati hanno la necessità di ripristinare nel minor tempo possibile le infrastrutture, ma non esiste nei loro bilanci margine di manovra che permetta di investire risorse. È necessario che il governo non rinvii più il riconoscimento dello stato di emergenza per la Toscana, condizione essenziale per snellire le procedure che permetteranno a enti locali, famiglie e aziende di ottenere le risorse nazionali necessarie a ripristinare le infrastrutture compromesse e sostenerli nella fase di ripresa. Non possiamo lasciare soli le cittadine ed i cittadini del Mugello. Per questo abbiamo presentato alla Camera e al Senato un’interrogazione rivolta al ministro della Protezione civile, Musumeci, per chiarire i motivi di questo ritardo”.
Lo dichiarano i parlamentari Pd eletti in Toscana, Emiliano Fossi, Marco Furfaro, Silvio Franceschelli, Dario Parrini e Ylenia Zambito firmatari delle interrogazioni.
“Lo avevamo detto e lo ripetiamo: l’unica norma varata dal governo Meloni contro il dissesto idrogeologico, dopo aver tagliato le risorse e avere accumulato continui ritardi sui risarcimenti, è stata quella di costringere le imprese ad assicurarsi. Tra pochi giorni, entro fine marzo, scadono infatti i termini per stipulare le polizze. Avevamo chiesto più tempo ma le nostre proposte sono state bocciate: adesso solamente un intervento urgente del governo può posticiparne l’entrata in vigore”. Così i deputati Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capigruppo Pd in commissione Ambiente e Bilancio.
“Una proroga - concludono Simiani e Pagano - è infatti necessaria. L’assicurazione presenta un quadro normativo non chiaro sull’entità dei costi e sulla definizione delle calamità per le quali sono realmente previsti i risarcimenti. Si rischia, in questo caso, di avere tariffe imposte dalle assicurazioni e una discrezione troppo soggettiva sulla copertura rispetto ai singoli eventi catastrofali. E’ necessario che sia lo Stato, nel rispetto del principio di libera concorrenza, a definire uno standard comune di ‘polizza base’ poi integrabile con le necessità delle singole aziende. Vanno poi previste norme specifiche per la cooperazione ed il settore no profit. Senza questi accorgimenti l’assicurazione diviene soltanto una tassa ai danni delle imprese che solleva il governo da ogni responsabilità sulla gestione del territorio”.
"Prendiamo atto con soddisfazione che anche i colleghi di Fratelli d'Italia abbiano seguito la nostra proposta e presentato un emendamento simile al Decreto Bollette per rimandare l'assicurazione obbligatoria delle imprese per gli eventi anticatastrofali. I cambiamenti climatici sono una realtà e non è francamente sostenibile addossare tutti gli oneri alle imprese già colpite dal caro vita, dall'aumento dei costi energetici e dai dazi annunciati da Trump. Ci aspettiamo ora che anche nel corso della discussione mantengano questa posizione senza fare marcia indietro". Lo dichiarano i deputati Marco Simiani e Ubaldo Pagano, rispettivamente capogruppo in Commissione Ambiente e Bilancio di Montecitorio.
“Nonostante il sole di queste ore, la Toscana continua a vivere giorni difficili a causa del maltempo, e il prossimo fine settimana si preannuncia ancora complicato. Di fronte a questa situazione, la Regione Toscana è intervenuta prontamente, con il fondamentale contributo dei Comuni, della Protezione Civile, delle associazioni e dei cittadini. Tuttavia, ancora una volta, il grande assente è il governo”. Lo dichiara il deputato Emiliano Fossi, segretario del Partito Democratico della Toscana, intervistato ai microfoni dei canali social dei deputati dem.
“Come già accaduto un anno e mezzo fa, con l’alluvione – ha concluso Fossi - che ha colpito gli stessi territori, il governo non sta offrendo una risposta adeguata. È indispensabile il riconoscimento immediato dello stato di emergenza nazionale. Il governo deve rispondere alle nostre richieste e garantire il supporto necessario ai territori colpiti. Questa mancanza di attenzione non è casuale: il governo Meloni continua a sottovalutare la questione ambientale e climatica, lasciando i cittadini in difficoltà. Il negazionismo climatico domina le scelte dell’esecutivo, impedendo un’azione concreta e tempestiva per affrontare le emergenze e prevenire i disastri futuri. Inoltre, non possiamo ignorare il sospetto che questa scarsa attenzione sia legata anche a un pregiudizio nei confronti delle regioni governate da forze politiche diverse da quelle della maggioranza nazionale”.
“Dalla risposta all’interrogazione Pd svolta alla Camera sul contrasto al dissesto idrogeologico in Toscana emerge chiaramente come questo governo non solo non abbia fatto niente in due anni e mezzo per prevenire le alluvioni, ma non abbia nemmeno intenzione di predisporre piani straordinari di fronte all’aumento esponenziale di eventi catastrofici: ne prendiamo atto ma continueremo a chiedere risorse per salvare i nostri territori”.
Lo dichiarano i deputati Pd, Emiliano Fossi, segretario Dem della Toscana e Marco Simiani, capogruppo Pd in commissione Ambiente.
“Nel corso della discussione alla nostra interrogazione - aggiungono - è stato confermato come il rapporto Rendis (Repertorio nazionale degli interventi contro la difesa del suolo) non venga aggiornato da anni; il Ministero ha poi fatto riferimento al Pnacc (Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici) che ad oggi è però soltanto una ‘scatola vuota’ priva di risorse. Come Pd avevamo presentato un emendamento alla Legge di Bilancio per finanziarlo ma la destra lo ha bocciato. L’unica norma varata dalla maggioranza in questi - concludono - è stata infatti quella di obbligare le imprese ad assicurarsi contro il maltempo: una scelta che si commenta da sola”.
“In queste ore si sta facendo la conta dei danni causati dal maltempo che ha investito la Toscana negli scorsi giorni. Nelle zone maggiormente colpite, oltre a tante famiglie, sono presenti numerose aziende. Invitiamo il governo ad intervenire fin da subito con misure straordinarie di sostegno per aiutare tutte le popolazioni, le imprese e le attività commerciali che si trovano in questo stato di emergenza. È quindi necessario mettere a disposizione ristori immediati e dilazionare le prossime scadenze fiscali. Solo così saremo in grado di sostenere tutti ulteriormente, dando così una boccata d’ossigeno a chi si trova in una situazione prossima di asfissia avendo perso tutto ciò che avevano”. Lo dichiara il segretario del Pd Toscana e deputato dem Emiliano Fossi.
"Massima vicinanza a tutte le persone e ai territori della Toscana che stanno vivendo momenti di grande difficoltà a causa dell'eccezionale perturbazione che ha colpito la nostra regione. La sala operativa regionale ha emesso l'allerta rossa per rischio idraulico del reticolo principale - interessate particolarmente le province di Firenze, Prato, Pisa, Pistoia - che terminerà alle 14 di domani, sabato 15 marzo, mentre l'allerta arancione per la pioggia terminerà alle 24 di oggi: invitiamo tutte le cittadine ed i cittadini delle aree interessate a seguire le indicazioni fornite dalle istituzioni. Alle comunità e ai sindaci di tutti i comuni coinvolti e di quelli dove si registrano i maggiori disagi va tutto il nostro sostegno. Ringraziamo profondamente le forze di pronto intervento e soccorso, le forze dell'ordine e la rete di volontariato impegnate in queste ore ad aiutare tutte le popolazioni e le aree colpite" così in una nota il Pd Toscana.
“È di nuovo allarme rosso in Emilia Romagna e Toscana per le violente precipitazioni di queste ore. Fiumi ingrossati oltre i limiti di guardia, strade invase dall'acqua, chiusura di scuole ed esercizi pubblici. Torna la paura già vissuta in precedenza in tante parti del Paese. Non si tratta più di eventi eccezionali, ma di situazioni estreme che si ripetono con impressionante regolarità per via dei mutamenti climatici e che compromettono la vita sociale ed economica di intere comunità. Eppure c'è ancora, anche tra le forze politiche, a cominciare da destra e governo, chi nega l'evidenza e guarda con fastidio alla necessità di avviare piani strategici di prevenzione, resilienza e mitigazione. Trump, vate della presidente Meloni e di Salvini, annuncia l'uscita dagli accordi di Parigi, definendoli truffa, che fissano con date certe il conseguimento dell'obiettivo di emissioni zero in atmosfera. Alla rivoluzione green, seppure con le necessarie gradualità in un contesto di giustizia sociale, preferiscono il petrolio e la devastazione dei territori. Su tutti il grande interesse dei capitali. Il resto per loro signori è noia. E come sempre per affrontare le emergenze si inventeranno nuovi giochi per fare cassa e chissene importa se tanti cittadini cadranno nella trappola della ludopatia e della criminalità organizzata”.
Così i capigruppo Pd nelle commissioni Agricoltura e Ambiente della Camera, Stefano Vaccari e Marco Simiani.
“Sulle recenti alluvioni che hanno colpito la costa della Toscana chiederemo al governo di intervenire immediatamente. Servono risorse per risollevare le aziende che hanno subito danni, aiutare le famiglie che hanno visto le loro case inondate dal fango e ripristinare quanto prima il patrimonio pubblico e le infrastrutture. Occorrono inoltre norme per bloccare l’erogazione del fondo di solidarietà per i comuni colpiti e attuare la sospensione dei mutui dei Comuni e dei privati colpiti finché la situazione non sarà tornata alla normalità”: è quanto dichiara una nota congiunta di Marco Simiani, capogruppo Pd in Commissione Ambiente di Montecitorio, Simone De Rosas, segretario della Federazione Pd Val di Cornia e Elba, e Massimo Scelza, segretario Pd Elba, sulle audizioni svolte oggi, martedì 25 febbraio, alla Camera sul maltempo che ha colpito nelle scorse settimane l’Isola d’Elba.
“Visto l’approssimarsi della stagione turistica e i notevoli flussi che raggiungeranno la costa toscana, riteniamo sia necessario nominare un commissario per la realizzazione, in tempi celeri, di tutte le opere che si renderanno necessarie. Come ha ricordato la Presidente della Provincia di Livorno, Sandra Scarpellini, occorre mettere in sicurezza le zone fragili, sia nell’Isola d’Elba che nella Val di Cornia, a partire dagli investimenti per mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici con opere contro il dissesto idrogeologico. Gli interventi di primo soccorso hanno evitato il peggio e la Regione Toscana ha fatto e sta facendo la sua parte, ma oggi sono indispensabili misure e risorse statali per eliminare le criticità attuali e prevenire ulteriori disastri”: conclude la nota.
“E’ necessario finanziare opere prioritarie per contrastare il dissesto idrogeologico in Toscana, limitando contestualmente i periodi di siccità estivi: questi interventi riguardano in particolare la mitigazione del rischio idraulico nei comuni di Manciano, Calenzano, Quarrata e Campi Bisenzio. Il governo dopo aver respinto un emendamento con queste finalità al decreto Emergenze la scorsa settimana, ha oggi fatto dietrofront ed ha accolto un mio ordine del giorno che si propone questi obiettivi. Evidentemente gli ultimi disastri del maltempo verificati in molte zone della Regione pochi giorni fa hanno fatto cambiare idea alla destra sulle necessità di intervenire. Sicuramente un ordine del giorno è soltanto un atto di indirizzo e non una legge, mentre i territori fragili hanno bisogno di opere rapide ed efficaci. Incalzeremo il governo affinché mantenga gli impegni presi”.
Lo dichiara il capogruppo Pd in commissione Ambiente alla Camera, Marco Simiani, sul suo ordine del giorno al decreto Emergenze approvato oggi.