Il messaggio che esce dal Consiglio dei Ministri è devastante perché rilancia l’idea fallace cha la scienza non conti e quindi la politica possa decidere nella tutela della salute come e quello che vuole.
I novax e tutto il diffuso mondo che ha contestato la scienza nella complessa gestione della pandemia da Covid 19 in queste ore sta festeggiando tirando fuori dalle cantine i vini d’annata delle grandi occasioni.
La Meloni e la destra al governo hanno deciso di pagare al primo Consiglio dei ministri la cambiale elettorale presentata all’incasso dai novax fregandosene bellamente degli inviti alla prudenza degli scienziati e dei medici.
I medici e il personale novax torneranno trionfanti nei reparti e negli ambulatori facendosi beffe della stragrande maggioranza degli operatori che si sono vaccinati per scelta a favore della scienza e non per l’obbligo.
Come ha ricordato recentemente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in questa fase occorre prudenza ed è necessario non abbassare la guardia rispetto al Covid 19: l’esatto contrario del messaggio che esce oggi dal Consiglio dei Ministri.
“Le prime scelte di questo governo dicono una cosa molto chiara: saranno i fragili, i soggetti maggiormente colpiti dalle politiche del nuovo esecutivo. Avvertendo l’urgenza di un richiamo identitario al proprio elettorato, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni dà l’addio all’obbligo vaccinale per medici, infermieri e operatori sanitari, ma cede sulle mascherine negli ospedali e nelle RSA che, per fortuna, restano obbligatorie. Sarebbe stato molto grave il contrario: le Istituzioni hanno il dovere di proteggere i più fragili.
Strizzando l’occhio al mondo negazionista dei no vax, l’esecutivo sceglie il “liberi tutti”, mettendo in discussione scienza e ricerca. Sulla pandemia bisogna certamente andare verso la normalità, ma con gradualità e il tratto più grave di questa decisione è che l’esecutivo rinuncia a mandare un messaggio chiaro e necessario, quello che è un bene vaccinarsi.
La politica dovrebbe fare la politica e affidarsi alla scienza quando si parla di decisioni di salute pubblica, ancora di più nel corso di una pandemia: questa normalizzazione ha soltanto un significato ideologico e un modestissimo valore scientifico. I vaccini proteggono ed è un dovere dei medici che curano sottoporsi alla profilassi per non creare o aggravare il pericolo di contagio. Per noi c’è la prevalenza del diritto fondamentale alla salute della collettività rispetto a dubbi individuali, sulla base di ragioni mai scientificamente provate. Il governo ha agito nella direzione opposta: per accontentare pochi decide di mettere in pericolo molti, senza ascoltare la voce della scienza”.
Lo scrive in un post su Facebook la deputata del Pd eletta a Reggio Emilia, Ilenia Malavasi.
“La sicurezza della comunità viene prima dei dubbi individuali. Grave aver eliminato l’obbligo vaccinale per medici: una decisione ideologica, senza basi scientifiche e che mette in pericolo i più fragili. I medici hanno il dovere di vaccinarsi e il governo di non inseguire i no vax”.
Lo scrive in un tweet la deputata del Pd, Irene Manzi.
“Il rischio di perdere i miliardi di euro di fondi del Pnrr, come avevamo più volte detto in campagna elettorale, si presenta purtroppo concretamente appena insediatosi il nuovo Governo di destra. Il rinvio dell’entrata in vigore della riforma della giustizia penale sarebbe un grave errore e un serio danno per il nostro Paese, in quanto significherebbe disattendere il cronoprogramma di riforme previsto e mettere in discussione l'effettiva attuazione del Pnrr. Il Ministro Nordio dovrebbe assicurare al di là di ogni dubbio che il suo Governo non intenda prendere questa pericolosa strada. Dopo gli annunci sul contante e le sconvolgenti misure Covid ipotizzate, di impronta no vax, un altro pessimo segnale potrebbe segnare l’avvio dell’esecutivo Meloni”.
Così il vice presidente del Gruppo Pd alla Camera Piero De Luca