Da opposizioni proposte costruttive.
“Oggi in commissione Lavoro abbiamo incardinato i tre disegni di legge delle opposizioni sulla settimana corta. Ho fatto un appello alla maggioranza e al governo: ascoltateci. Se è
vero che tutta Europa va nella direzione della riduzione dell’orario di lavoro occorre che l’Italia non arrivi per l’ennesima volta in ritardo. Siamo pronti a un confronto costruttivo, ma il Parlamento deve battere un colpo. Dalla settimana prossima inizieremo il ciclo di audizioni: sentiremo le parti sociali, le imprese che hanno già innovato introducendo in accordo con i sindacati, mondo dell’accademia, associazioni. Vogliamo che divenga un dibattito sul modello di sviluppo e di produzione nel tempo della rivoluzione digitale ed ecologica”. Lo dichiara il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.
“Una settimana lavorativa corta – ha aggiunto Scotto – equivale a minori spostamenti, minori gas di scarico immessi nell’atmosfera e minori sprechi di risorse, con ricadute positive immediate sull’ambiente. La riduzione delle ore di lavoro può portare a una migliore salute fisica e mentale diminuendo i rischi legati a stress e a stili di vita troppo frenetici aumentando così la soddisfazione dei dipendenti, riducendo i costi legati a malattie e assenteismo con un aumento della produttività. Con la settimana corta vincono tutti, i lavoratori, le aziende e l'economia nel suo complesso”.
Mettere in campo un testo unitario
“Oggi è un giorno molto importante. Inizia l’iter in commissione lavoro sulle proposte di legge sulla settimana corta. Vogliamo lavorare perché anche in Italia ci sia una legislazione avanzata per la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Ci sono tre proposte in campo presentate dal Pd, M5S e Avs: siamo convinti che si possa lavorare per mettere in campo un ddl unitario. E per arrivare a un confronto con la destra: tifiamo perché l’Italia sposi l’impianto che c’è in tutta Europa e che va in questa direzione. Non sprechiamo questa occasione come è stato fatto col salario minimo”. Lo dichiara Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio.
“Saluto, con dispiacere e commozione, l’amico fraterno Nicola Barbato. L’amico e la persona perbene, uomo coraggioso, forte e di grande altruismo e gentilezza; ma anche il cittadino onorario, la medaglia d’oro al valore civile per il suo lavoro al servizio dello Stato, già vittima di un agguato della camorra. Il mio abbraccio va alla moglie Angela, ai figli Giovanna e Luigi, e a tutta la sua famiglia. Nicola, per sempre un grande amico”. Così su Facebook il capogruppo del Pd nella commissione Difesa della Camera, Stefano Graziano.
“Il Governo e la maggioranza accettino la sfida della riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario. Ci sono tre proposte di legge dell’opposizione, c’è la piattaforma unitaria dei sindacati metalmeccanici per il nuovo contratto, ci sono grandi aziende che hanno avviato la sperimentazione della settimana corta. Se non vogliamo che il salto tecnologico lo paghino i lavoratori italiani bisogna discutere anche questa possibilità. Apra una discussione con le parti sociali e con le forze presenti in Parlamento, creiamo un fondo che incentivi la contrattazione collettiva nazionale per sperimentare quello che già in tanti paesi europei è realtà. Abbiamo la nostra proposta, sediamoci e discutiamo”. Così in una nota il capogruppo democratico nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.
Settimana corta e meno ore hanno effetti positivi su qualità della vita e produttività
“Fiom Fim e UIlm nella piattaforma unitaria per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici per il 2024-2027 hanno inserito l’obiettivo della riduzione dell’orario di lavoro a 35 ore settimanali. Chiedono che si incentivi la sperimentazione della settimana corta accanto ovviamente agli aumenti salariali. Un fatto rilevante perché parliamo di 1,5 milioni di lavoratori e lavoratrici. Il Pd ha avanzato una proposta che giace in Parlamento da mesi: finanziare un fondo per la sperimentazione - attraverso la contrattazione collettiva tra sindacati e imprese- della riduzione dell’orario di lavoro. Il Governo si confronti con questa proposta: abbiamo già molte aziende che si stanno muovendo in questa direzione al netto della politica. Si tratta ormai di una tendenza europea che aiuta la produttività delle imprese, libera tempo e qualità della vita e contribuisce a redistribuire il lavoro. L’Italia non resti indietro davanti a questa sfida”. Così il capogruppo democratico nella commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto.
“Dal dipartimento sport del Partito Democratico, in occasione del primo evento nazionale “Diritto allo sport!” svoltosi oggi a Prato, viene pressante la richiesta di risorse, con emendamenti alla legge di bilancio, per società sportive a sostegno dell’impatto della riforma del lavoro sportivo, e un fondo dedicato per il ripristino degli impianti nelle zone alluvionate. Inoltre, una proposta di legge per il pieno utilizzo delle palestre scolastiche per le società sportive in orario extracurricolare, il credito di imposta come strumento per far emergere e normare le iper-fatturazioni per sponsorizzazioni e, presto, il deposito di una proposta di legge per la riforma del sistema elettorale delle federazioni sportive”.
Così Mauro Berruto, responsabile Sport del Pd
“In Germania il cancelliere Scholz ha aperto un dialogo sul sindacato sul tema del futuro della siderurgia in Germania.
Partendo dal presupposto che bisognava ragionare dei costi dell'energia, della transizione, dell'occupazione, del salario, dell'orario di lavoro.
In Italia invece non si apre la discussione sul fatto se vogliamo essere ancora un Paese in cui la siderurgia è un punto fondamentale dell'industria, figurarsi il resto. Dunque, su questo serve un salto di qualità, servono politiche industriali europee altrimenti perdiamo tempo prezioso, competenze e formazione permanente. Il tema prioritario su cui agire allora, se tutti insistiamo sul salario minimo, è continuare la battaglia per politiche di sostegno al reddito e alla formazione. Un diritto individuale ed esigibile“. Lo ha detto la vice presidente del Pd Chiara Gribaudo intervenendo all’incontro “Il rosso e il verde per il futuro dell’Europa”.
Ho presentato un’interrogazione ai ministri Calderone e Valditara sul bando di gara ad evidenza pubblica per i servizi di portierato e di guardiania dell’Università degli studi di Milano dove emerge in maniera evidente la scelta di continuare ad assumere i lavoratori con il massimo ribasso. Le previsioni dicono che pur partendo da 13 euro lordi di costo orario si arriverà certamente a 5 euro lordi per ogni singolo dipendente. Parliamo di settori dove il precariato è già diffusissimo e i salari sempre più bassi. Chiediamo che le pubbliche amministrazioni evitino di incentivare la logica del lavoro povero per tagliare i costi.
Così il deputato Pd-Idp Arturo Scotto.
Il deputato dei Democratici: ha proposto un'interrogazione in seguito alla decisione di Facebook di licenziare migliaia di dipendenti
Roma, 11 gennaio 2023. “Sulle conseguenze italiane dei licenziamenti deciso da Facebook chiediamo al governo un impegno in prima linea. La situazione è preoccupante, perché il settore dei social network sta vivendo grandi cambiamenti e ha subito contraccolpi economici soprattutto nell'ultimo anno”.
Lo ha detto il deputato del Pd Emiliano Fossi, a proposito della discussione in Commissione lavoro sull'interrogazione da lui presentata sulla decisione di Facebook di licenziare migliaia di dipendenti.
Secondo il deputato Pd è necessario “un tavolo istituzionale finalizzato a monitorare i livelli occupazionali diretti e indiretti nel settore del big data”.
Nell'interrogazione si fa riferimento ai lavoratori di Reggio Emilia e Milano.
Sul sito di Reggio Emilia il governo ha spiegato che “l’intervento della Cigs è richiesto per un numero massimo di 41 lavoratori dell’unità produttiva di Reggio Emilia. Stante la cessazione di attività produttiva i lavoratori verranno sospesi a zero ore, fatta eccezione per un ridotto numero di dipendenti per i quali verrà richiesta una riduzione di orario. È prevista l’apertura di una procedura collettiva di licenziamento ai sensi della legge 223/1991 con incentivo all’esodo per i dipendenti che si renderanno disponibili ad aderire al piano di gestione degli esuberi, così come disciplinato in apposito verbale di accordo che verrà sottoscritto in sede sindacale, manifestando la propria volontà di non impugnare il licenziamento. L’azienda si impegna a ricollocare su unità produttive site in Reggio Emilia i dipendenti che non si renderanno disponibili ad aderire al piano degli esuberi”.
Non sono state invece riferite “analoghe iniziative su Milano”, aspetto che preoccupa Fossi.
“Su Reggio Emilia possiamo essere abbastanza soddisfatti – ha detto Fossi -. Ma su Milano la preoccupazione rimane forte, mi pare che si sia a un punto morto e questo è un problema. in generale i giganti del web sembrano aver perso quel tocco magico del passato, sia sui big data che nell'ecommerce. Un colosso come Amazon ha preannunciato una serie di licenziamenti sul piano globale impressionante. Per questo servono interventi immediati”.