06/12/2023 - 14:06

 “Ci risiamo. Così come accaduto con il voto ai fuori sede, anche per il salario minimo il governo decide di affossare il provvedimento, facendosi votare dalla maggioranza di centrodestra una delega che consentirà di occuparsi eventualmente della questione senza impegni reali e tra un mare di tempo, con principi opposti a quelli da cui partiva la proposta delle opposizioni: le gabbie salariali e il riferimento ai contratti più applicati - quindi, potenzialmente, anche quelli pirata -, per stabilire il trattamento economico complessivo minimo. L’opposto nei contenuti della proposta calendarizzata in quota opposizioni.

Oggi in Italia la retribuzione mediana lorda annua è assai più bassa della media europea. È inaccettabile e gli italiani sono i primi a riconoscerlo e a sostenere soluzioni come quella che abbiamo proposto. Gli unici a non accorgersene e a negare la realtà sono la Meloni e i suoi sodali.  La verità è che il governo non vuole il salario minimo e non ha una proposta alternativa.  Per dignità abbiamo levato le sottoscrizioni del PD da una proposta di legge che non è più utile ai lavoratori: abbiamo lasciato che la destra si votasse da sé questa scatola vuota. “

Così Rachele Scarpa, deputata del PD.

06/12/2023 - 12:40

“L'applauso fragoroso della maggioranza alla bocciatura del salario minimo la dice lunga su questa destra ipocrita. Fanno finta di battersi per i più fragili, ma sono sempre dalla parte dei potenti. Da ‘prima gli italiani’ a ‘prima gli sfruttatori’. Complimenti, non era facile”. Lo scrive su X il deputato dem Marco Furfaro, capogruppo Pd in commissione Affari sociali, postando una foto che lo ritrae tra i banchi dell’opposizione in cui mostra un cartello con la scritta “salario minimo negato”.

06/12/2023 - 12:38

La battaglia per il salario minimo non finisce qui. Non finisce nelle mani del Governo Meloni che oggi ha deciso di stare dalla parte di chi sfrutta le lavoratrici e i lavoratori e di abbandonare 3 milioni e mezzo di persone con salari da fame.

Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati

06/12/2023 - 12:38

"Finita luna di miele governo Meloni"

Diciamo alla destra che non finisce qui. Abbiamo perso la battaglia in Parlamento, ma nel Paese reale la domanda di salario minimo è maggioritaria. La destra oggi si è messa dal lato sbagliato della storia. E’ il primo vero cortocircuito con larghi strati di elettorato popolare, con le giovani generazioni, con i lavoratori senza tutele. Lo pagheranno nelle urne. Con questo no al salario minimo si esaurisce definitivamente la luna di miele del Governo Meloni.

Così Arturo Scotto, capogruppo del Pd in commissione Lavoro della Camera.

06/12/2023 - 11:52

“Trasformando la legge sul salario minimo in una delega in bianco la destra è riuscita in un colpo solo ad umiliare lavoratori, sindacati e Parlamento. Per la prima volta un governo decide quanto sia giusto pagare chi lavora e certifica ufficialmente che sia giusto avere una retribuzione sotto i 9 euro all’ora”: è quanto dichiara Emiliano Fossi, deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana sul provvedimento approvato oggi, mercoledì 6 dicembre, dall’Aula di Montecitorio.

“Quello che colpisce è stata la continua arroganza ed indisponibilità della Premier Meloni in questi mesi a confrontarsi in Parlamento sui diritti dei lavoratori poveri, e l’assoluta inconsistenza dei colleghi di maggioranza verso un tema fondamentale per garantire redditi adeguati a milioni di famiglie”: conclude Emiliano Fossi.

05/12/2023 - 20:08

"La maggioranza e il governo non hanno il coraggio di dire "no" al salario minimo e mettono in scena un esproprio di una proposta di legge delle opposizioni unite. Invece di rispettare la prerogativa della minoranza di portare in aula i propri provvedimenti, hanno trasformato il nostro testo in una legge delega al governo, stravolgendola del tutto. E' stato doveroso ritirare le firme da un provvedimento completamente snaturato. Un altro attacco al Parlamento verso cui il fastidio delle forze di governo e dell'esecutivo stesso è ormai evidente". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.

05/12/2023 - 19:28

L'opposizione ha proposto un salario minimo di 9 euro l'ora. La destra ha votato contro. Hanno detto SI allo sfruttamento NO alla dignità delle persone. Loro si devono vergognare. Noi continueremo a combattere.

Lo scrive su X il deputato democratico Nicola Zingaretti.

05/12/2023 - 19:19

“Come ti maltratto la Costituzione. Si è consumato oggi alla Camera l’ennesimo atto di prevaricazione antidemocratica che rende la commissione Bilancio, che dovrebbe essere strumento di garanzia nei lavori parlamentari, un pupazzo nelle mani della maggioranza e del governo. Maggioranza e governo hanno sostituito la proposta di legge delle minoranze sul salario minimo con una delega al governo infarcita, come al solito, da promesse di incentivi, palesemente non coperti, in contrasto con l’articolo 81 della Costituzione. Ma la commissione Bilancio e il governo dicono che va bene così, basta ricorrere ad alcuni artifici. Ve ne racconto uno: all’art. 1, c.2, lettera d) dell’emendamento della maggioranza la previsione di “strumenti di incentivazione atti a favorire il progressivo sviluppo…ecc.” è priva di copertura, ma se la scriviamo come previsione di “strumenti volti a favorire il progressivo sviluppo …ecc.” diventa miracolosamente coperta. Spudoratamente umiliante”. Lo dichiara la deputata democratica Maria Cecilia Guerra, responsabile lavoro Pd.

05/12/2023 - 18:39

“A tre milioni e mezzo di cittadini il governo e la destra hanno detto no all'introduzione del salario minimo. Una vergognosa decisione che colpisce gli ultimi che non vedono riconoscersi il diritto ad un lavoro dignitosamente remunerato. Non ci fermeremo davanti a questo sopruso”.

Lo scrive sui social il deputato PD, Stefano Vaccari, segretario di Presidenza della Camera.

05/12/2023 - 15:34

“Dall’audizione del commissario europeo Nicholas Schmit, oggi alle commissioni Lavoro e Affari europei di Camera e Senato, emerge un punto abbastanza chiaro: non c’è alcuna contrapposizione tra salario minimo e contrattazione collettiva. Come abbiamo sempre sostenuto e come è scritto nella proposta delle opposizioni che oggi verrà bocciata dalla destra alla Camera. Il governo Meloni dice No a un’idea di Europa sociale capace di eliminare il fenomeno del lavoro povero”.

 

Lo dichiara il capogruppo del Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

05/12/2023 - 12:35

"La radiografia Svimez sullo stato di salute socioeconomico del Mezzogiorno deve allarmare l'intero Paese. Esiste innanzitutto una questione salariale enorme, che certifica purtroppo come la forbice nord-sud dopo anni di faticosa ricucitura, torni ad allargarsi. Aumentano gli occupati, ma aumenta anche la povertà e dunque cresce il lavoro povero. Per questo diventa fondamentale la battaglia che stiamo conducendo per l’introduzione di un salario minimo, visto che al sud un lavoratore dipendente privato su quattro guadagna meno di 9 euro l’ora. L'assenza di politiche industriali, il rischio delle ricadute negative su Ilva, Telecom, Stellantis, la delicatezza dei processi di transizione ecologica e digitale non adeguatamente accompagnati da parte pubblica, segnalano la necessità di un cambio di passo. Il PNRR sarebbe una straordinaria opportunità, ma anche su questo versante le incertezze crescono. Ci sarebbe bisogno di puntare di più sulla scolarizzazione, invece il governo lavora al ridimensionamento scolastico che colpirà proprio il Mezzogiorno.  Ma il peggio deve ancora arrivare, perché è con l’autonomia differenziata che si colpirà il sud in maniera praticamente irreversibile. Per queste ragioni chiediamo che  proprio partendo dai contenuti del rapporto Svimez si possa aprire un confronto parlamentare sul futuro del Mezzogiorno. Perché non ci stancheremo mai di dirlo, come è stato ribadito anche oggi alla presentazione del rapporto, se non cresce il sud non cresce l’Italia". Lo dice il deputato e responsabile Sud della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.

04/12/2023 - 13:19

“Domani chiederemo al Parlamento di non ammutinarsi sul salario minimo. Non esiste che si scelga la strada di una delega peggiorativa al governo che cancella la soglia dei 9 euro, ammazza la contrattazione collettiva, introduce le gabbie salariali. Faccio un appello ai colleghi del centrodestra: cambiate strada, ritirate la delega e confrontiamoci nel merito senza pregiudizi. Sarebbe un errore rinunciare al motivo per cui siamo stati eletti: legiferare. Così invece stiamo mettendo tutto nelle mani dell’esecutivo. Siamo rappresentanti del popolo, non degli schiacciabottoni”. Lo dichiara il capogruppo democratico in commissione lavoro Arturo Scotto.

29/11/2023 - 12:53

Rizzetto presidente della commissione Lavoro di Montecitorio ha confuso arbitraggio con arbitrio

"Voglio esprimere un disagio molto forte da parte del nostro gruppo parlamentare su come sono stati condotti i lavori ieri in commissione Lavoro sul salario minimo. La legge delega che è stata approvata ieri in commissione Lavoro è il chiaro segno che una legge di natura parlamentare è stata trasformata in una delega in bianco al Governo. Una prassi che ormai è diventata consuetudine che svuota il Parlamento di ogni azione e lo trasforma in una succursale di Palazzo Chigi. Il comportamento del presidente della commissione Rizzetto privo di una postura istituzionale che compete ai deputati di questo Parlamento. Forse il presidente Rizzetto ha confuso arbitraggio con arbitrio. Sulle dichiarazioni di voto delle opposizioni sono stati contingentati i tempi di intervento, una cosa sconcertante così come sconcertanti sono state le dichiarazioni che Rizzetto ha rilasciato alle agenzie. Allora noi chiediamo sono minacce quelle di Rizzetto? A quali vicende personali si riferisce? Tutto questo ha scaturito in noi una inquietudine profonda; ma noi non abbiamo paura di intimidazioni studiate a tavolino dalla maggioranza, non abbiamo timore degli abusi di potere della maggioranza e del governo. Noi non abbassiamo la testa". Lo dichiara Arturo Scotto capogruppo Pd in commissione Lavoro di Montecitorio.

28/11/2023 - 17:42

"La destra continua a prendersela con i più poveri. La contrarietà al salario minimo rappresenta un ingiustificato torto ad oltre tre milioni di italiani. Lavoratrici e lavoratori che nonostante un impiego, hanno salari sotto la soglia di povertà. La nostra battaglia continua ad essere di merito ma anche di metodo: non è la prima volta infatti che la destra delega al Governo le proposte di legge calendarizzate in quota opposizione. E’ già successo con la nostra proposta per il voto ai fuori sede, delegata al governo e sparita dall’agenda politica e parlamentare. Un metodo per togliere dal tavolo argomenti "indigesti" per la premier Meloni e la sua maggioranza. Lo stesso accadrà con il salario minimo. Ma la nostra battaglia continuerà a vivere, nei luoghi di lavoro, tra chi è sfruttato, tra tutti coloro che vogliono un’Italia più giusta. La questione salariale può sparire al massimo dalle interviste dei membri di governo e dall'ordine del giorno del Consiglio dei Ministri, ma non sparisce per quelle famiglie e quelle persone che vivono i drammi della quotidianità. Per questo continueremo a portare avanti questa battaglia fondamentale per il paese". Così il deputato e membro della segreteria nazionale Pd Marco Sarracino.

28/11/2023 - 15:52

“L’Istat ha certificato che in Italia ci sono attualmente 4,6 milioni di lavoratori a bassa retribuzione e 2,7 a rischio povertà. Di fronte a questi numeri il governo non può continuare ad evitare il confronto, il ministro Calderone ha l’obbligo di venire immediatamente in Parlamento”: è quanto dichiara il deputato Pd e segretario regionale del Partito Democratico della Toscana Emiliano Fossi, intervenendo oggi  in Commissione Lavoro di Montecitorio dove è in corso il dibattito sul salario minimo.
“Sulla necessità di una legge sul salario minimo si sono schierate da tempo anche Confindustria e Banca d’Italia, mentre l’Europa ha varato una direttiva specifica sul tema. Nonostante ciò Giorgia Meloni vuole cancellare la norma proposta dalle opposizioni, con la complicità dei deputati di maggioranza relegati ormai a ruolo di comparse. La Premier, nel suo delirio di onnipotenza, ha già di fatto attuato il premierato e perso ogni contatto con la realtà. L’emendamento che stravolge la nostra legge va ritirato, sono in gioco non soltanto i diritti e dignità dei lavoratori, ma la sopravvivenza di milioni di famiglie che non arrivano a fine mese”, conclude Emiliano Fossi.

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