20/11/2024 - 11:33

Dichiarazione di Rachele Scarpa, deputata Pd

Esprimo il mio profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia di Marino Gazzola, il lavoratore di 69 anni tragicamente deceduto nel cantiere di Refrontolo. È inaccettabile che nel 2024 si continui a morire sul luogo di lavoro a causa di carenze nella sicurezza.

Da troppo tempo denunciamo queste situazioni insostenibili. Ho presentato numerose interrogazioni parlamentari per chiedere un rafforzamento delle misure di prevenzione nei cantieri e un maggiore impegno per tutelare la salute e la vita dei lavoratori. È evidente che non si può più rimandare: servono azioni concrete e immediate da parte delle istituzioni e dei datori di lavoro.

Per assicurare il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro, a tutela della salute dei lavoratori, è assolutamente necessario aumentare i controlli. Come Partito Democratico abbiamo proposto un emendamento alla finanziaria per potenziare l’organico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INAIL) di 1000 unità, stanziando a tal fine 50 milioni di euro annui a decorrere dal 2025. Inoltre, chiediamo l’adeguamento del trattamento economico degli ispettori alle corrispondenti qualifiche del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), per riconoscere la complessità e l’importanza del loro ruolo. A ciò si aggiunga l’introduzione del patrocinio legale gratuito per le vittime di incidenti sul lavoro e per i loro familiari, un intervento essenziale per garantire giustizia e supporto a chi è colpito da queste tragedie.

Chiediamo che si faccia piena luce sulle cause di questo incidente e che si garantisca il rispetto rigoroso delle normative in materia di sicurezza sul lavoro. Gli ispettorati devono essere messi nelle condizioni di effettuare controlli capillari e di intervenire tempestivamente per prevenire simili incidenti.

La sicurezza sul lavoro non può essere un tema secondario. La morte di Marino Gazzola deve rappresentare un monito: ogni vita persa è un fallimento collettivo. Continuerò a battermi in Parlamento affinché si dia priorità alla protezione dei lavoratori, attraverso risorse adeguate, pene severe per chi non rispetta le regole e un investimento costante in formazione e prevenzione.

Alle famiglie e ai colleghi di Marino, e a tutte le vittime di incidenti sul lavoro, va il mio pensiero più profondo. A loro dobbiamo risposte e giustizia.

18/11/2024 - 14:34

"Voglio esprimere a nome di tutto il Partito Democratico cordoglio per il giovane agente 32enne Amar Kudin deceduto a Roma a causa di uno scontro che ha coinvolto due automobili della Polizia di Stato e vicinanza alla famiglia. I nostri rappresentanti delle Forze dell'Ordine svolgono un lavoro preziosissimo per garantire la sicurezza di tutti. A tutti loro va il nostro pensiero in questo momento tragico". Lo dichiara Matteo Mauri, deputato e responsabile Sicurezza Pd.

 

14/11/2024 - 17:23

Scotto: con Melonomics meno diritti e precarietà

Il Partito Democratico chiede al governo di “battere un colpo su lavoro, stipendi e pensioni, che sono i grandi assenti della manovra di bilancio e più in generale della politica economica del governo”. Così il capogruppo democratico in commissione Lavoro della Camera, Arturo Scotto che torna sul pacchetto di emendamenti presentati insieme alle forze di opposizione per migliorare le tutele dei lavoratori e rafforzare i diritti sociali. Tra le proposte principali vi è l'introduzione di un congedo paritario per madri e padri, che estende il congedo di paternità a cinque mesi, equiparandolo a quello materno, di cui almeno quattro mesi obbligatori. Questo congedo sarà disponibile dal mese precedente alla nascita fino ai 18 mesi di vita del bambino, con i primi dieci giorni da fruire insieme. La proposta include inoltre i lavoratori autonomi, che finora non avevano diritto a giorni di congedo, e l'aumento dell'indennità di maternità al 100%. Per il congedo parentale, proponiamo che uno dei tre mesi aggiuntivi sia obbligatoriamente fruibile dall’altro genitore. Un altro emendamento unitario delle opposizioni – sottolinea Scotto - introduce il salario minimo legale a 9 euro l’ora, una misura urgente per scongiurare sfruttamenti e garantire una retribuzione dignitosa, promuovendo una stabilità economica di base per tutti i lavoratori.
In tema di stabilità lavorativa, proponiamo di eliminare il blocco del turnover al 75% per le pubbliche amministrazioni, che rischia di peggiorare la qualità dei servizi offerti ai cittadini. La nostra proposta prevede quindi il turnover al 100%, eccetto per le piccole amministrazioni con meno di 20 dipendenti. Allo stesso tempo, chiediamo di restituire nel contratto 2022-2024 delle funzioni centrali della Pubblica Amministrazione tutta l’inflazione perduta per garantire il potere d’acquisto dei salari e degli stipendi dei lavoratori. Per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, è inoltre necessario un aumento dei controlli: proponiamo quindi un rafforzamento dell’organico dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro con l’assunzione di 1.000 nuovi ispettori, accompagnato da uno stanziamento di 50 milioni di euro a partire dal 2025. Introduciamo inoltre un meccanismo dissuasivo per i contratti a termine di breve e brevissima durata per combattere la precarietà. Infine, proponiamo la proroga di "Opzione Donna" mantenendo l'attuale requisito anagrafico, ma eliminando i requisiti soggettivi (disabilità, caregiver, disoccupazione) che riducono la platea delle beneficiarie, consentendo così a più lavoratrici di accedere al pensionamento anticipato. Questi emendamenti – conclude Scotto - riflettono l’impegno del Partito Democratico per costruire un sistema più giusto e inclusivo, che tuteli il lavoro e promuova l’equità sociale. Dopo due anni di Melonomics sono diminuiti i diritti e aumentata la precarietà”.

14/11/2024 - 16:05

“Nel decreto Pnrr che andrà la settimana prossima in votazione nelle commissioni Lavoro e Cultura, il governo prende 3,1 milioni dal fondo per la promozione della Cultura della salute e della Sicurezza prevista nella 123/2007 e li mette per finanziare gli Its Academy. In un Paese dove muoiono tre persone al giorno nei luoghi di lavoro tagliano sulla formazione degli studenti. Una scelta che grida vendetta, di cui è chiaramente responsabile la ministra del Lavoro. Che evidentemente non ha letto il decreto che lei stessa ha firmato. Nonostante quanto stabilito in passato dalle camere con atti d’indirizzo votati a larghissima maggioranza. Ad esempio, al primo punto della mozione di Fratelli d’Italia approvata in Parlamento il 20 settembre del 2023, dopo i fatti drammatici di Brandizzo, si impegnava il governo a: “integrare e rafforzare le iniziative finalizzate alla diffusione della cultura della salute e della sicurezza sul lavoro nelle istituzioni scolastiche, con azioni volte a sensibilizzare, responsabilizzare, informare e formare gli studenti sulle tematiche della salute e della sicurezza sul lavoro”. Testuali parole scritte nere sono bianco. Penso che gli stessi deputati di Fratelli d’Italia, a partire dal presidente Walter Rizzetto, primo firmatario del testo approvato, non condividano quanto fatto dal governo. Abbiamo depositato oggi un emendamento per ripristinare quelle risorse integralmente. Conosco la sensibilità dei colleghi del centrodestra: facciamo un’operazione bipartisan e votiamo tutti insieme quell’emendamento. E’ una vergogna tagliare sull’educazione alla sicurezza nei luoghi di lavoro”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

12/11/2024 - 17:12

Congratulazioni e buon lavoro al generale Salvatore Luongo per il prestigioso incarico di comandante generale dell’Arma dei carabinieri, che siamo certi svolgerà con la massima professionalità e serietà. Un grazie a Teo Luzi per l’impegno e la dedizione dimostrati negli anni del suo mandato.

Così il deputato dem Matteo Mauri, responsabile nazionale Sicurezza del Partito Democratico.

12/11/2024 - 15:51

“Parlano di sicurezza sul lavoro, ma tagliano i corsi per l’educazione nelle scuole e nelle università. Nel decreto Pnrr all’attenzione delle commissioni Lavoro e Cultura della Camera per finanziare gli Its previsti nel piano Mattei prendono 3,1 milioni di euro dalla promozione della cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro e dall’azione di prevenzione tra le giovani generazioni. In un Paese dove muoiono tre persone al giorno sui cantieri è tecnicamente una vergogna. Calderone risponda di questa scelta sciagurata”.

 

Così il capogruppo Pd in commissione Lavoro alla Camera, Arturo Scotto.

11/11/2024 - 17:50

“Un Governo veramente vergognoso.

Alla faccia del cosiddetto "modello Albania".
Questo è il "modello Meloni": violazione dei diritti, forzature istituzionali, poliziotti sottratti al proprio lavoro in Italia e soldi buttati dalla finestra! Quanto ci metteranno ancora per smetterla con questa buffonata?!” Così sui social il responsabile nazionale sicurezza del Pd, Matteo Mauri.

08/11/2024 - 10:27

“Insieme alla segretaria Elly Schlein oggi saremo in piazza al fianco di tutti i sindacati che hanno scelto di manifestare davanti al Mit: questa volta saranno le lavoratrici e i lavoratori a 'precettare' il ministro Salvini alle sue responsabilità e chiedergli di aprire gli occhi sulla crisi del trasporto pubblico locale a causa del mancato potenziamento del fondo nazionale indispensabile per garantire servizi, sicurezza e rinnovo dei contratti”. Così il deputato dem Andrea Casu, vicepresidente in Commissione Trasporti alla Camera.
“Disagi e disservizi che vivremo oggi in tutta Italia per uno sciopero giusto e necessario – continua il parlamentare - sono diretta responsabilità del Governo Meloni non delle lavoratrici e lavoratori che scioperando rinunciano a un giorno di lavoro per garantire il diritto alla mobilità di tutti e di tutte”. “In Parlamento continueremo a portare avanti queste istanze ripresentando in commissione Bilancio gli emendamenti già bocciati in trasporti dalla maggioranza”, conclude Casu.

07/11/2024 - 15:06

“Sulla canapa industriale silenzio assordante del ministro Lollobrigida dopo la sciagurata decisione del governo e delle destre di vietarne, con una misura ad hoc nel ddl Sicurezza, ora all’esame del Senato, la coltivazione, la trasformazione, la distribuzione e la rivendita delle infiorescenze. Abituati alla retorica dialettica del ministro su tutto ciò che attiene il rapporto tra giovani ed agricoltura non si è riesce ora a comprendere perché, di fronte ad un settore che impegna decine di migliaia di giovani imprenditori, con una età media inferiore ai 35 anni, e che può vantare una produzione di eccellenza, tutta italica, su vari fronti, dal tessile alla cosmetica, dall’alimentare al benessere individuale, l’onorevole Lollobrigida abbia scelto di non occuparsi di una questione che produrrà l’effetto di azzerare 3mila imprese con un fatturato di 500 milioni di euro e far perdere il posto di lavoro, tra diretti ed indiretti, agli attuali 30mila occupati”.

Lo dichiarano i deputati  del Pd Stefano Vaccari, capogruppo in commissione Agricoltura e segretario di Presidenza della Camera, e Matteo Mauri, vice presidente commissione Affari costituzionali e responsabile Sicurezza del Partito Democratico.
“Siccome la posizione del ministro Lollobrigida è importante - aggiungono - e serve a fare chiarezza nel mentre si discute il provvedimento al Senato anche per verificare la possibilità di abrogare o quantomeno modificare una norma sbagliata ed ideologica, abbiamo presentato una interrogazione, insieme ai colleghi Forattini, Marino, Romeo e Rossi, per sapere come il Governo vorrà intervenire per gestire la crisi del settore della canapa industriale, avuto riguardo anche dei licenziamenti che inevitabilmente ne discenderanno e della necessità di riconvertire le imprese impiegate nell’attività. Al ministro chiediamo pure se non ritenga di convocare i tempi rapidi un tavolo con le Associazioni di categoria e di filiera dove confrontarsi sulla necessità di posticipare l’entrata in vigore dell’articolo 18 del Ddl Sicurezza pubblica, per consentire lo smaltimento delle scorte ed evitare i procedimenti penali. Ci auguriamo che il ministro Lollobrigida - concludono - prenda coscienza dell’errore fatto dal governo e delle conseguenze nefaste che seguirebbero all’approvazione definitiva della norma. C’è ancora tempo per fermarsi e per trovare le giuste soluzioni”.

06/11/2024 - 15:27

“Abbiamo espresso in commissione un parere fortemente negativo su questa legge di Bilancio 2025. E’ una manovra che per la contrattazione collettiva nazionale del pubblico impiego, stanzia risorse insufficienti: solo 1.755 milioni di euro per il 2025, 3.550 milioni di euro per il 2026 e 5.550 milioni di euro annui a decorrere dal 2027, che corrispondono ad incrementi retributivi rispettivamente dell’1,8 per cento, del 3,6 per cento e del 5,4 per cento a regime, rendendo il recupero dall’inflazione dal 2022 al 2024 impossibile. Si reintroduce il blocco del turn over per gli enti con più di 20 dipendenti, che si trasformerà in un pesante indebolimento delle pubbliche amministrazioni, con il rischio della riduzione dei servizi per cittadini e imprese a vantaggio del settore privato. Gravissima poi l’assenza di un qualsiasi segnale in materia di sicurezza sul lavoro, nonostante il ripetersi di episodi gravissimi, di quelle che possiamo chiamare vere proprie stragi sul lavoro”. Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.

“A questo – ha proseguito l’esponente Pd - si aggiunge il processo di precarizzazione che sta portando avanti il governo, sia con il decreto Primo maggio (liberalizzazione dei contratti e termine, estensione dei voucher) che con il Collegato lavoro (contratti di somministrazione senza più limiti numerici, contratti stagionali estesi ad altri fattispecie e settori, “incentivazione fiscale” per i contratti misti), che porta inevitabilmente a una riduzione dei diritti dei lavoratori e dei loro redditi da lavoro annui, visto anche l’ostinata contrarietà della destra al salario minimo”.

“Questa – ha concluso Scotto – è una manovra dall’approccio ragionieristico che mira a rispettare i parametri del nuovo Patto di stabilità e crescita, ma è priva di organicità dal punto di vista strutturale e di strategie anticicliche ed espansive che servirebbero a rilanciare la nostra economia e di cui avrebbero bisogno i principali settori della vita del Paese”.

06/11/2024 - 10:22

“Chiediamo ancora una volta a Salvini di venire a riferire in Aula sulla sicurezza dei lavoratori nel comparto ferroviario. Ieri tutti i sindacati hanno scioperato con un’adesione al 90 % per chiedere una reazione di tutte le istituzioni dopo l’accoltellamento di un loro collega rinunciando ad un giorno di lavoro, una parte importante del loro magro salario. Parliamo di un'aggressione non isolata ma di un fenomeno in crescita che interroga il Parlamento e, in primis, il ministro Salvini”. Così il vicepresidente della Commissione Trasporti, Andrea Casu.
“Abbiamo già presentato un'interrogazione – continua il deputato dem - che fa seguito all'interpellanza urgente che abbiamo presentato un mese fa: che fine ha fatto il protocollo dell'aprile del 2022 che metteva insieme imprese e sindacati per garantire più sicurezza sul lavoro? Che iniziative concrete ha prodotto? Perché è stato abbandonato dal Ministro per un anno e mezzo e la prima riunione per riattivarlo è stata fatta solo a settembre 2024? Salvini oltre a scrivere sui social cosa sta facendo da ministro dei trasporti per garantire la sicurezza sui treni e nelle stazioni?” “Le aggressioni vanno fermate tutte e Salvini non può accorgersi di un fenomeno così grave e intervenire solo in base al colore della pelle dell'aggressore. È inaccettabile”, conclude Casu.

04/11/2024 - 19:21

Solidarietà al capotreno aggredito a Genova. Poter svolgere il proprio lavoro in sicurezza è un diritto di tutti i lavoratori. Sicurezza che va garantita anche ai viaggiatori. Per questo chiediamo al governo e al ministro Salvini di non speculare su un episodio gravissimo ma di impegnare in modo utile le forze di polizia e di controllo. Cominciando dall’ascoltare le richieste di tutti i sindacati, dal mettere più risorse nella legge di bilancio e dal richiamare i tanti agenti bloccati da mesi al controllo dei centri per immigrati in Albania ancora vuoti e che sarebbero più utili per garantire la sicurezza di tutti su treni e stazioni.

Così in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.

04/11/2024 - 17:41

Cordoglio e vicinanza ai parenti della vittima e ai colleghi”

“L’ennesimo incidente sul lavoro nel tratto di autostrada A6 tra Altare e Savona, richiede che governo nazionale e regionale mettano in campo azioni più incisive per fronteggiare i rischi che ogni giorno decine e decine di lavoratori corrono. Bisogna affrontare in modo sistematico e urgente i temi della sicurezza sul lavoro, che deve essere una priorità dell’azione di governo. Oltre a rafforzare il personale di controllo occorre investire in formazione, salari equi e contrastare la catena di subappalti che rendono più difficili i controlli e il lavoro più insicuro. 
Nello specifico, le condizioni delle autostrade liguri, con i numerosi cantieri che si protraggono da anni, rendono ancor più necessario agire con urgenza e con azioni mirate per prevenire ulteriori incidenti. Su questo la Regione deve intervenire in modo chiaro e come richiesto dai sindacati applicare la legge che chiede maggiore sicurezza in questo settore.
Esprimo il mio più profondo cordoglio e vicinanza ai parenti del lavoratore e ai suoi colleghi".

Così Valentina Ghio Deputata e vicepresidente Gruppo PD alla Camera.

04/11/2024 - 12:06

Election day Usa: sosteniamo Harris, deriva Trump pericolosa

“Ringrazio le donne e gli uomini delle forze armate che tutti i giorni fanno uno straordinario lavoro a servizio del Paese di difesa e tutela della sicurezza e della pace. Per quanto riguarda le spese militari noi abbiamo detto con chiarezza che il nostro progetto è quello di lavorare ad una difesa unica europea perché questo consente di ridurre la spesa ed efficientare gli eserciti dei 27 paesi europei, ma soprattutto di dare una linea di difesa comune che a nostro avviso è fondamentale. Questo ci permette di avere una forza maggiore dal punto di vista geopolitico e ridurre le spese, considerando che l’attuale finanziaria del governo Meloni non va ad aiutare i più deboli ma aiuta i più ricchi e più potenti”. Lo ha detto Stefano Graziano capogruppo pd in commissione difesa di Montecitorio ospite di sky Tg24.

Sulle elezioni americane Graziano ha aggiunto: “E’ evidente che si confrontano due idee diverse, quella di odio di Trump e quella di speranza della Harris. Noi sosteniamo la Harris senza dubbio. Il livello di discussione ma soprattutto quello che Trump sta dicendo nelle ultime settimane, attaccando frontalmente i giornalisti e i media, disegna una guida nel caso in cui dovesse vincere Trump molto pericolosa degli Usa, essendo comunque gli Stati Uniti il faro della democrazia nel mondo. Il livello di tensione provocato dalle parole e dalla campagna elettorale di Trump è diventato altissimo e si vede anche dal livello altissimo delle misure di sicurezza messe in campo a Capital Hill viste le possibili contestazioni che Trump potrebbe fare in caso di sconfitta.
Io penso che invece ci debba sempre essere una forte azione multilaterale e diplomatica per fermare i conflitti e dobbiamo lavorare uniti per la pace. Su questo e in questo senso dobbiamo dare un messaggio di ricordo forte di chi ha sacrificato la propria vita per le forze armate. Con il patto atlantico e la Nato dobbiamo fare un grosso lavoro per la pace. Le missioni internazionali di pace servono a rasserenare quelle regioni che hanno conflitti sul campo”.

31/10/2024 - 11:58

Sulla sicurezza sul lavoro il gruppo del Partito democratico è pronto al confronto con le altre forze politiche a partire dalla discussione e dai risultati emersi dagli Stati Generali che si concludono oggi. Certo, i numeri della legge di bilancio non lasciano ben sperare. Per questo lancio un appello a raccogliere lo spirito di questi giorni per dare risposte concrete ai lavoratori.
I dati ci dicono di un aumento costante degli incidenti e delle morti sul lavoro legato al ciclo economico. Questo è il primo schema da rompere con una revisione complessiva nell’organizzazione del lavoro. Il punto di partenza è la legge 81 del 2008 che va attuata e non indebolita come rischia con la legge sull’Autonomia che differenzia nel territorio un tema delicato e strutturale per l’intero paese.
Condivido l’esigenza di un potenziamento degli strumenti di vigilanza, rafforzando gli organici degli ispettori, soprattutto tra le piccole e piccolissime imprese per le quali la sicurezza non può essere solo un aggravio burocratico.
Sono convinta che vada combattuta la precarietà del lavoro perché lì dove c’è meno forza contrattuale c’è anche meno garanzia di sicurezza. In questo senso vanno respinti tutti i tentativi di ridurre garanzie nel codice appalti, quelli pubblici e anche quelli privati, a iniziare dall’eliminazione dei subappalti a cascata e dalla necessità di rispettare gli obblighi dei contratti sottoscritti dalle organizzazioni comparativamente più rappresentative.
Grazie all’impegno del Pd nel Collegato lavoro abbiamo istituito una Comunicazione alle camere annuale sulla sicurezza sul lavoro, appuntamento non formale ma spinta per l’avanzamento della cultura della sicurezza come principio di democrazia.

Lo ha detto Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati intervenendo alla chiusura degli Stati generali Salute e Sicurezza sul lavoro.

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