“Ripristinata una norma di civiltà finalmente efficace contro le dimissioni in bianco”. Lo dichiara Titti Di Salvo, vice presidente del gruppo Pd alla Camera.
“Efficace – spiega Di Salvo - perché previene l’abuso attraverso l’utilizzo per le dimissioni di un modulo a numerazione progressiva e con scadenza, che non potrà dunque essere compilato al momento dell’assunzione come forma di ricatto soprattutto nei confronti delle giovani donne”.
“La legge, fatta nel 2007 – prosegue la deputata democratica - era stata abrogata a pochi mesi dalla sua entrata in vigore nel giugno del 2008 dal governo Berlusconi. Ora torna in vigore finalmente dopo 7 anni con il Job act. A chi dice che si tratta di una norma inutile con le nuove regole del mercato del lavoro, ricordo che non riconoscere novità positive per le lavoratrici e i lavoratori per polemica politica non fa un buon servizio al Paese. Aggiungo poi che l'abuso delle dimissioni in bianco era ed è utilizzato soprattutto nei settori produttivi con imprese sotto i 15 dipendenti, dove da sempre non si applica lo Statuto dei lavoratori”.
“La riconquista di una norma efficace contro le dimissioni in bianco insieme al decreto sulla conciliazione tra tempi di vita e lavoro, l’estensione della indennità di maternità alle lavoratrici autonome, la destinazione di una quota del fondo per la contrattazione aziendale a sostegno della genitorialità, sono atti concreti contro la precarietà di vita e di lavoro”, conclude Titti Di Salvo.