La vice presidente della Camera: orgogliosi di aver raggiunto questo traguardo
“Il momento è arrivato, le unioni civili, tra qualche ora, saranno legge dello stato italiano. Dopo anni di rinvii, dopo un iter contrassegnato da strumentalizzazioni e da ripensamenti da parte di gruppi che pure avevano detto di volere queste norme che restituiscono dignità e danno diritti fin qui negati; dopo polemiche che mescolano impropriamente sensibilità religiose e ragioni della politica, la legge viene approvata finalmente in via definitiva dalla Camera”.
Lo dice la vice presidente della Camera, Marina Sereni.
“C’è chi ha cercato fino all'ultimo di mandare all’aria tutto, c’è chi ha alzato l’ennesimo paletto del “si doveva fare di più”, c’è chi protesta per il voto di fiducia dopo aver rimproverato al Governo di non impegnarsi abbastanza per l'approvazione della legge sulle unioni civili – continua - Fino ad oggi le coppie omosessuali per le istituzioni italiane non esistevano – spiega - Da domani si potranno registrare di fronte ad un ufficiale di stato civile e potranno condividere il cognome e il domicilio, acquistare diritti e doveri reciproci, assistersi nella malattia, avere la reversibilità della pensione se uno dei due viene a mancare, ereditare dal partner... Non c'è una norma sull'adozione del figlio del partner (anche se rimane la possibilità per i giudici di decidere positivamente caso per caso), ma su questo il Parlamento potrà tornare nella revisione della legge sulle adozioni”.
“È una svolta storica di cui presto si renderanno conto anche quelle associazioni gay che oggi non si dichiarano soddisfatte. È un riconoscimento giuridico importante, nella forma e nella sostanza, che cambierà concretamente e in meglio la vita di tanti italiani – conclude - e noi siamo orgogliosi di aver raggiunto finalmente questo traguardo”.