Su reddito di cittadinanza da M5S eccesso di ignoranza
“Si chiamerà reddito di inclusione la nuova misura nazionale di contrasto alla povertà”. Lo dichiara Ileana Piazzoni, deputata del Partito democratico, relatrice del provvedimento e firmataria dell’emendamento che introduce questo strumento.
“Vogliamo ribadire – spiega - il forte legame che la misura introdotta dal ddl povertà mantiene con la fondamentale la legge quadro sull’assistenza approvata nel 2000, nel sostenere le persone in condizione di povertà, non solo con un sussidio economico, ma anche attraverso progetti personalizzati di inclusione lavorativa e sociale, realizzati dalla rete territoriale dei servizi. Proprio per raggiungere questo obiettivo il disegno di legge ha previsto, oltre alle risorse del Fondo istituito con la legge di Stabilità, un apposito stanziamento di risorse derivanti dai Fondi europei, che sarà destinato al rafforzamento dei servizi dei comuni e degli ambiti territoriali. Saranno incentivate, inoltre, modalità stabili di gestione associata dei servizi sociali, consentendo agli enti locali di compiere scelte più efficienti”.
“L'accusa rivolta al Pd dai M5S – prosegue – di aver copiato la loro proposta di reddito di cittadinanza fa sorridere. Basterebbe dedicare almeno qualche ora di tempo allo studio di tutte le misure di contrasto alla povertà esistenti in Europa e dei recenti percorsi attuati nel nostro Paese. Si potrebbe così capire facilmente non solo la distanza delle misure esistenti in tutto il mondo dall'idea di un reddito di cittadinanza uguale per tutti, ma anche dalla soglia proposta, in realtà, dal M5S nella sua proposta di legge. Mentre è chiara la giusta direzione intrapresa, con il ddl oggi approvato, verso la costruzione di una vera misura di reddito di inclusione. D’altro canto, se il M5S introduce a Livorno, utilizzando risorse già destinate al contrasto alla povertà, un sussidio comunale ribattezzandolo ‘reddito di cittadinanza’, come se fosse rivolto indistintamente a tutti i residenti nel comune – cosa assolutamente distante dalla realtà, come ben sanno i cittadini livornesi – capisco che si sia raggiunto un livello di confusione davvero elevato”.
“Invito di nuovo a guardare con interesse al quadro europeo e alle esperienze esistenti, per evitare che un eccesso di propaganda, finisca per dar prova solo di un eccesso di ignoranza”, conclude.