“Siamo molto soddisfatti per la possibilità di cumulo dei contributi previdenziali versati dai lavoratori in fondi diversi, contenuta nella legge di Bilancio. Questa importante novità permette di superare l’ingiustizia della ricongiunzione onerosa, introdotta dalla legge 122 del 2010 e corrispondente al riscatto del periodo di laurea; essa era finalizzata a impedire alle donne del pubblico impiego di trasferire gratuitamente i propri contribuiti all’Inps e andare in pensione a 60 anni mentre nel pubblico impiego, dal 2009, erano già previsti i 65 anni. L’emendamento approvato dalla commissione Bilancio prevede l’inclusione anche delle casse professionali nella possibilità di cumulo senza nessun onere per il lavoratore. Questa novità è molto importante per chi va in pensione e per i giovani che sempre più spesso hanno iscrizioni a più casse; da adesso in poi potranno avere un'unica pensione”.
Lo ha detto Maria Luisa Gnecchi, capogruppo Pd in commissione Lavoro della Camera, prima firmataria dell’emendamento approvato in commissione Bilancio sulla ricongiunzione onerosa.