Doc. XXIII, nn. 10 e 23
Voglio ringraziare tutti coloro che sono intervenuti nel dibattito, ma in modo particolare i membri della Commissione, per il largo consenso che hanno espresso nel lavoro di questi anni e anche per il lavoro che avremo di fronte.
Ma un ringraziamento particolare voglio farlo, perché sui giornali siamo andati spesso per i costi della nostra Commissione. Voglio ringraziare i magistrati che hanno collaborato e stanno collaborando con noi, le forze dell'ordine, Polizia, carabinieri, Guardia di finanza, i tanti archivisti che hanno lavorato ininterrottamente in questi due anni e i risultati di filoni mai aperti così significativi, come la pista palestinese, come la rilettura dell'arresto di Morucci e Faranda, di quel memoriale frutto dell'avvio indiscusso di una trattativa con lo Stato, il covo prima di via Montalcini, e quella centralità di un traffico d'armi che era il vero business dell'epoca, che metteva insieme eversione di destra, di sinistra, malavita e apparati deviati l'abbiamo potuta trovare grazie a questa collaborazione.
Nessuno ha percepito una sola lira, hanno lavorato gratuitamente e oltre i loro orari di servizio. Credo che questo sia un ringraziamento che l'intero Parlamento deve a servitori dello Stato che hanno voluto con noi contribuire a dare un po’ di luce a una verità che ancora non abbiamo raggiunto, ma che dimostra che chi diceva che su Moro è stato scoperto tutto credo che debba incominciare a dire che su Moro dobbiamo ancora scoprire molte cose. Molte le abbiamo capite e, soprattutto, il capirlo ci aiuterà a comprendere quello che abbiamo vissuto e che stiamo vivendo, e quella lunga transizione da cui la vita democratica italiana non è ancora uscita. Ancora grazie ai colleghi e alla Camera per il voto che darà.