“Dopo i casi di Palermo e Bologna il metodo firme false arriva anche a Roma? Dal servizio delle Iene andato in onda ierisera sembrerebbe così: se confermato quanto denunciato dalla trasmissione televisiva, da tempo sulla pista dei documenti falsi dei Cinque stelle, la sindaca Raggi sarebbe stata eletta con un falso e sarebbe dunque abusiva. La cosa che indigna oltremodo è l’atteggiamento reticente e spocchioso della prima cittadina che evade le domande del giornalista. Su questa vicenda come su quella delle firme false di Palermo intendiamo vederci chiaro”.
Così in una nota la vice capogruppo del Pd alla Camera, Alessia Morani.
“Su Roma - aggiunge Alessia Morani - c’è un caso di firme che ritornano dal futuro: come nel famoso film di Zemeckis, i grillini capitolini viaggiano nel tempo e dichiarano il 20 aprile 2016 di aver raccolto 1.352 firme utilizzando novanta atti separati. In realtà, le firme sono di tre giorni dopo: il 23 aprile 2016, come testimonia anche la Raggi in un tweet lo stesso giorno. Cosa è successo? Siamo di fronte a un caso di veggenza o a un falso? Come facevano i Cinque stelle a sapere con tre giorni di anticipo quante firme avrebbero raccolto ai banchetti? Non sarà che per caso il metodo copia e incolla è stato adottato anche dagli amanuensi romani? A tutte queste legittime domande chiediamo alla sindaca di Roma e al responsabile enti locali Di Maio di rispondere: la smettano una volta per tutte di prendere in giro i cittadini e abbiano la decenza di chiarire . La trasparenza e l’onestà - conclude la vice capogruppo del Pd alla Camera - non valgono nulla se non si praticano”.