Presidente, onorevoli colleghi, sono trascorsi ottant'anni dalla morte di Antonio Gramsci. Il 27 aprile scorso, data di questo doloroso anniversario, la Camera ha inaugurato una mostra, quella che ricordava poco fa, dei suoi scritti: una piccola importante parte dell'immensa eredità che ha lasciato a tutti noi. Si tratta di un ricchissimo bagaglio concettuale studiato, tradotto e approfondito in tutto il mondo, da lui utilizzato per interpretare la complessità della società civile, i meccanismi di potere, le dinamiche dei processi di modernizzazione con le indimenticabili pagine su americanismo e fordismo. Le sue idee, a partire da quella di egemonia, sono tanto attuali da continuare a permeare il discorso contemporaneo prestandosi ad un imprescindibile confronto per ogni ideologia anche opposta o diversa da quella marxista di cui Gramsci era orgogliosamente figlio. Noi dunque non ricordiamo soltanto la morte di un martire dell'antifascismo, membro eletto di questa Camera dello Stato italiano, arrestato in violazione dell'immunità parlamentare e detenuto per undici anni fin quasi alla morte. Non ci rassegniamo all'idea del logoramento della sua eredità intellettuale nel corso di questi ottant'anni. Al contrario oggi onoriamo la memoria di Antonio Gramsci, rivendicando le qualità del suo pensiero anticipatore, aperto, originale e non dogmatico. Onoriamo la sua vivacità e curiosità intellettuale e il suo rigore; onoriamo l'amore assoluto per la libertà di un uomo che ha sacrificato la vita per le sue idee senza mai chinare il capo dinnanzi alla dittatura fascista. Celebriamo un uomo le cui opere rappresentano nel contempo un classico della cultura italiana ed internazionale ed una fonte inesauribile di strumenti di interpretazione della complessa realtà contemporanea.
Oggi, contro quell'indifferenza da lui odiata è nostro dovere rendere la vita e lo spirito di Antonio Gramsci un esempio per le nuove generazioni di cittadini italiani così come lo è per tutti coloro che vogliono affrontare le disuguaglianze e le ingiustizie che attentano ai valori profondi della vita, della libertà e della dignità umana ad ogni latitudine. Ogni giorno, quando una coscienza libera e critica si risveglia ed alza la testa, trova una guida ed un riferimento indispensabile nei testi e nella figura di Antonio Gramsci, quel sardo orgoglioso, quel grande comunista italiano, questo cittadino del mondo che tutti noi onoriamo.