"Finalmente dopo 43 anni di omertà e depistaggi, la strage di Piazza della Loggia non è più un eccidio impunito", lo afferma in una nota Paolo Bolognesi, deputato Pd, presidente dell'Associazione 2 agosto 80 e dell'Unione vittime per stragi.
"La sentenza della Cassazione (che ha confermato gli ergastoli all'ex ordinovista veneto Carlo Maria Maggi e all'allora informatore dei servizi segreti Maurizio Tritone) - dichiara Bolognesi - è un verdetto importante perché conferma definitivamente, a livello giudiziario, che le stragi, compiute dal 1969 al 1980, facevano parte di un disegno eversivo di sovvertimento dello Stato attuato da neofascisti e servizi segreti. Alla luce di questa sentenza - aggiunge Bolognesi - si conferma l'infondatezza della richiesta di archiviazione sui mandanti della strage del 2 agosto 1980, presentata dalla Procura di Bologna, a cui ci siamo opposti, che ha liquidato i Nar degli stragisti Valerio Fioravanti, Francesca Mambro, Luigi Ciavardini come dei neofascisti spontaneisti, non controllati da P2 e servizi segreti, come, invece, dimostra la sentenza definitiva di condanna di Gelli, Pazienza e degli allora vertici del Sismi per averli protetti depistando le indagini. Come ci dimostra la sentenza per la strage di Piazza della Loggia - conclude Bolognesi - arrivare alla verità è un processo complesso, ma non impossibile. Basta volerlo".