“Nel 1938 uno come Corsaro avrebbe firmato le leggi razziali. Qualche anno dopo magari avrebbe partecipato ai rastrellamenti degli ebrei. Ora la democrazia, che i suoi antenati politici avevano massacrato, gli consente di fare delle volgari dichiarazioni antisemite e razziste. Ci vergogniamo per lui”.
Lo dice Walter Verini, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.