“Monitorare con maggiore attenzione l'attività di propaganda neofascista sui social network e prevedere la costituzione di un apposito osservatorio, senza che ciò comporti nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato, finalizzato al contrasto della apologia del fascismo considerata l'estensione della punibilità prevista”. E’ l’impegno assunto dal governo con l’approvazione dell’ordine del giorno presentato da Michele Anzaldi, deputato del Partito democratico
“La proposta di legge sull’apologia di fascismo – spiega - ha come obiettivo quello di introdurre nel codice penale una nuova fattispecie relativa al reato di propaganda del regime fascista e nazifascista puntando a rendere punibili solo alcune condotte che individualmente considerate sfuggono alle normative vigenti. Spesso si tratta di atti gravi e non derubricabili a folklore compresa l'attività commerciale che si è sviluppata anche attraverso i social con gadget che riproducono immagini, simboli o slogan rievocativi dell'ideologia dei regime fascista o nazifascista. Secondo una ricerca dell'Anpi, sono circa 300 le pagine legate all'estremismo di destra che, su Facebook, inneggiano al fascismo”.
“L'apologia del fascismo per quanto configurabile come reato in Italia, non è ricompreso nella regole di Facebook. Laura Bononcini, Head of Policy di Facebook Italia, ha annunciato di aver firmato un protocollo d'intesa con Google e Twitter per rafforzare le nostre policy e porre più attenzione su argomenti delicati come hate speech e discriminazione razziali”, conclude.