" Domani ci sarà l'incontro tra il Governo e i sindacati, con la presenza del Premier. L'appello che rivolgiamo a Gentiloni è quello di accedere alla richiesta di spostare la decisione dell'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni. Sarebbe un bel segnale nei confronti di milioni di cittadini. Noi chiediamo solo di rinviare la decisione a giugno del 2018, al fine di valutare con attenzione le scelte da compiere. La nostra, insieme a quella dei sindacati, non è una scelta astratta o demagogica, ma si basa su alcuni dati di fatto: il primo, è che nel 2015 l'aspettativa di vita è purtroppo diminuita e lo stesso sta avvenendo nel 2017". Lo dichiara Cesare Damiano, Presidente della Commissione Lavoro.
" Secondo l'ISTAT - prosegue - nei primi 6 mesi di quest'anno ci sarebbe un'impennata di decessi, più 8,8% rispetto al 2016, un dato addirittura superiore al record negativo del 2015. Il meccanismo di calcolo, ha tenuto conto di questo andamento? In secondo luogo, il tema della diversificazione dell'età della pensione in relazione alla gravosità del lavoro è all'ordine del giorno. Salire su una impalcatura in altezza a 67 anni non è come lavorare in un ufficio".
" Il Presidente dell'INPS - prosegue Damiano - si lamenta della scarsa 'scientificità' dell'elenco dei lavori gravosi dell'APE e dichiara di voler mettere a disposizione, per una ricerca, la poderosa banca dati dell'Istituto: siamo contenti, anche se questi dati li stiamo chiedendo dal lontano gennaio 2015 senza avere mai avuto il piacere di vederne neanche uno". "Questa è l'occasione buona: mettiamoci attorno a un tavolo, con le parti sociali, per studiare il problema: sei mesi ci vogliono tutti e giugno 2018 potrebbe essere la data giusta, considerato il fatto che l'aumento a 67 anni dovrà scattare dal 2019", conclude.