“La scelta di sopprimere il Dipartimento Casa Italia e Casa Sicura è gravissima. Insieme all’unita di missione per l’Edilizia scolastica sono stati voluti per far cambiare passo al Paese sulla prevenzione sismica. In Italia si sono purtroppo susseguiti numerosi terremoti: dall’Irpinia nel 1980, all’Umbria e le Marche nel 1997, poi il Molise nel 2002, l’Aquila nel 2009, l’Emilia nel 2012 e la fascia territoriale centrale nel 2016 e 2017 e, infine, Ischia. Solo i governi Renzi e Gentiloni hanno deciso di mettere mano alla situazione di emergenza nazionale con interventi organici e un programma operativo per la prevenzione sismica. Cancellando il dipartimento si torna invece indietro. Si cancella l’autonomia e la rilevanza prioritaria del programma. Un programma che era già avviato e operativo con risorse e un suo metodo decisionale. Semmai andava rafforzato, aumentando l’organico dei tecnici e le risorse del dipartimento non sopprimendone l’istituzione”.
Così Stefania Pezzopane, dell’Ufficio di Presidenza del Gruppo Pd alla Camera e responsabile nazionale Terremoti e ricostruzione.
“Una decisione incredibile - aggiunge la deputata Dem - se si pensa che era ormai definito il rapporto sulla promozione della sicurezza dei rischi naturali, partiti i finanziamenti per le scuole in zone a rischio sismico 1 e 2, ivi comprese le azioni per le diagnosi di vulnerabilità, la mappa dei rischi dei comuni italiani e dieci cantieri pilota con anche la città di Sulmona, e avviato il programma Casa Sicura fino al 2021. Tutto ciò si bloccherà e senza uno specifico dipartimento la prevenzione sismica non sarà più né prioritaria, né avrà autonomia e rilevanza istituzionale. Una scelta contraria ad ogni logica, se non a quella distruttiva del ‘governo del cambiamento in peggio’”.