“Se l’Aula discute il tema del futuro di 5 milioni di nostri concittadini in difficoltà lo si deve al Pd che ha chiesto la calendarizzazione di questa mozione. E non è un caso che lo abbiamo fatto alla vigilia del dibattito sul Def e della Legge di Bilancio. Ne parliamo a 100 giorni dall’insediamento del governo gialloverde che ha prodotto più danni che benefici: ha provocato la fuga degli investitori, l’aumento dei tassi di rendimento (4 miliardi di euro), la riduzione della previsione di crescita (2,5 miliardi) e l’aumento dello spread, un fardello da 7 miliardi di euro. Tutte risorse di cui avremmo bisogno per le politiche redistributive e proseguire la sfida etica e morale di sconfiggere la povertà. Proseguire, perché una misura a sostegno delle persone in difficoltà già c’è ed è, appunto, il reddito di inclusione: che consente a tutti i cittadini che ne hanno i requisiti, senza distinzione alcuna, il diritto di accesso ad una forma di sostegno per un futuro di inclusione sociale”.
Così Elena Carnevali, della Presidenza del Gruppo Pd della Camera, intervenendo in Aula a sostegno della mozione sul Reddito di Inclusione.
“Il Reddito di Inclusione - spiega la deputata Dem - è un vero progetto di ricostruzione, ritrovata autonomia, reinserimento lavorativo, unico modo per ritrovare la propria dignità, che a fine anno riguarderà due milioni e mezzo di cittadini. E non è la legge del Pd, ma un testo approvato dal Parlamento insieme a 35 associazioni impegnate sul territorio, e che vede protagonisti comuni e Terzo settore. Una misura che andrebbe potenziata per raggiungere 5 milioni di cittadini in difficoltà. Esattamente l’opposto del ragionamento arrogante di questo governo, che ha come ossessione la distruzione di quanto fatto dai governi a guida Pd. Con l’idea di realizzare il reddito di cittadinanza - conclude Elena Carnevali - Lega e M5s sacrificano tutte le risorse sull’altare di un obiettivo irrealizzabile, che costa 17 miliardi, disincentiva la ricerca del lavoro e favorisce il lavoro nero”.