"Quando noi parliamo di Casapound non parliamo di un movimento politico qualsiasi. Una sentenza della Cassazione del 2014 lo ha definito un’associazione sovversiva. “Le condotte di CPI - si legge nella sentenza- derivano da una strategia orientata alla sovversione del fondamento democratico del sistema”. Tra il 2011 e il 2015 diciannove militanti di Casapound sono stati arrestati e circa 300 denunciati per atti di violenza e reati contro la nostra legge, come recita il recente saggio Nazitalia. Essi stessi si definiscono i fascisti del Terzo Millennio. Ministro Salvini non ritiene che nei confronti di questo movimento che ha compiuto atti di violenza, sull’ultimo dei quali a Bari aspettiamo la sentenza della magistratura, si possa applicare quanto previsto dall’art 7 della legge Mancino, prima che lei la abolisca come aveva annunciato nella campagna elettorale? E cioè che il ministro dell’Interno possa agire anche prima della pronuncia della magistratura, con deliberazione da approvare in Consiglio dei ministri, per lo scioglimento di organizzazioni che siano palesemente in contrasto con la Costituzione. Perché vede noi ancora siamo all’antica, ma ancora pensiamo che chi professa una sua radice culturale nel fascismo non dovrebbe avere diritto di cittadinanza nel nostro Paese".
Lo ha detto Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd, intervenendo in Aula durante la replica al question time del ministro Salvini sulle aggressioni di Casapound dello scorso 21 settembre a Bari.