“E’ un peccato che il primo provvedimento di natura agricola sia giunto in Aula gettando alle ortiche ogni possibilità di trovare soluzioni efficaci, ascoltando il mondo agricolo e anche le forze di minoranza”. Lo ha affermato Susanna Cenni, vice-presidente della Commissione Agricoltura della Camera, intervenendo in Aula a sostegno degli emendamenti del Pd che hanno cercato di modificare e migliorare il testo Gallinella, e proponendo, anche simbolicamente la soppressione di tutti gli articoli.
“Questa scelta – continua - ci consegna un’accozzaglia di definizioni incongruenti che complicheranno ulteriormente la possibilità di identificare i prodotti di filiera corta, ulteriore burocrazia, e tanta, tanta confusione. Peccato. Non serviva una nuova legge. Collegato agricolo e ambientale, codice appalti e, soprattutto, la legge sui piccoli comuni rispondevano già alle esigenze di valorizzazione delle produzioni locali e di filiera corta. Le Regioni, attraverso proprie norme, progetti, uso dei piano integrato di filiera, hanno già avviato ottime iniziative. La maggioranza poteva fare una legge cornice o mettere risorse a loro disposizione. Non ha fatto né l’una né l’altra cosa. Il tutto con una dose di schizofrenia politico-istituzionale derivante dall’aver prima votato la legge sui piccoli comuni, per poi rinnegarla con le modifiche di oggi agli art. 11 e 12”.
“Non è di questo che gli agricoltori hanno bisogno, e non si comprende il segno del cambiamento di cui ogni giorno si sente parlare”, conclude.