“Non bastano i concorsi a creare occupazione e a sanare la carenza di organico. Servono regole certe e trasparenti e il ministro del Lavoro deve garantirle”.
Lo dichiara Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, che ha presentato una interrogazione al ministro Di Maio in merito alla collocazione dei vincitori dei concorsi Inps.
“Nei mesi scorsi si è svolto un concorso pubblico per 365 posti di analista di processo–consulente professionale nei ruoli del personale dell'INPS su tutto il territorio nazionale, sulla base del quale sono state assunte 258 persone, ma nella sede di Verona non è stata assegnata nessuna unità nonostante i 60 pensionamenti negli ultimi 4 anni. È evidente che qualcosa non torna. Qual è il criterio utilizzato? – chiede la deputata Dem – A quanto pare l’assegnazione è stata fatta dando priorità alle sedi che avrebbero accumulato pratiche inevase, un criterio che non solo non garantisce l’efficienza, ma che penalizza le sedi che in questi anni hanno saputo fare fronte all'accumulo di pratiche giacenti, cioè le più virtuose”.
“È necessario sapere quali criteri verranno utilizzati per la distribuzione del personale assunto nei concorsi, in particolare a quello per cui si stanno svolgendo le prove e che porterebbe a 967 posti di consulente protezione sociale dell'INPS, perché deve essere garantito il buon funzionamento del servizio su tutto il territorio, in particolare – conclude Rotta - nelle sedi che hanno mostrato negli anni efficienza e cura del sevizio in condizioni precarie”