“La Legge di Bilancio appena approvata dal Parlamento potrebbe favorire maggiori costi dell’energia elettrica scambiata e portare a un ulteriore appesantimento della tassazione derivante dai costi per le movimentazioni sulle piattaforme digitali, incluse quelle utilizzate da Gse e Gme”.
A denunciarlo è Gianluca Benamati, vicepresidente della commissione Attività produttive della Camera, che ha presentato un’interrogazione urgente al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio.
Il deputato Dem fa riferimento a “un’imposta sui servizi digitali del 3% sui ricavi per soggetti con un totale dei ricavi pari o superiore a 750 milioni di euro, di cui almeno 5,5 milioni realizzati nel territorio italiano per prestazione di servizi digitali”. Gianluca Benamati segnala infatti che “i ricavi da servizi digitali, cui si applica l’imposta, sono quelli derivanti dalla fornitura di servizi relativi alla veicolazione su un’interfaccia digitale di pubblicità mirata agli utenti della medesima interfaccia, alla messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale, che consente agli utenti di essere in contatto e di interagire tra loro, anche al fine di facilitare la fornitura diretta di beni o servizi e alla trasmissione di dati raccolti da utenti e generati dall'utilizzo di un'interfaccia digitale”. Il parlamentare del Pd fa presente al ministro che, in particolare nel settore elettrico, “l’applicazione dell’imposta sui ricavi inerenti alla messa a disposizione di un’interfaccia digitale multilaterale come previsto dalla lettera b) del comma 37, potrebbe far rientrare nella tassazione prevista tutte le transazioni operate sulla piattaforma della borsa elettrica gestita dal Gme che sarebbero ipoteticamente assoggettate alla nuova imposta, determinando così un aggravio sui costi dell’energia elettrica scambiata”. Ecco perché Gianluca Benamati chiede al governo di chiarire i propri intendimenti per quanto concerne l’applicazione della norma relativa all’energia e verificare se la stima di gettito prevista sia stata effettuata tenendo conto dell’applicazione dell’imposta al mercato elettrico secondo l’interpretazione della norma citata”.