25/01/2019
Raffaella Paita
Martina, Gadda, Serracchiani, Mauri, Gavino Manca, Enrico Borghi, Gribaudo, Del Basso De Caro, Pellicani, Pizzetti, Andrea Romano, Boccia, Lotti, D'Alessandro, Fragomeli
1-00107

  La Camera,

   premesso che:

    la legge 16 novembre 2018, n. 130, di «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109, recante disposizioni urgenti per la Città di Genova», come è noto non prevede misure di sostegno in favore della cosiddetta «zona arancione» cioè l'area in prossimità della cosiddetta zona rossa individuata con le ordinanze del sindaco del comune di Genova n. 282 del 14 agosto 2018, n. 307 del 26 agosto 2018, n. 310 del 30 agosto 2018 e n. 314 del 7 settembre 2018 a seguito del crollo del «ponte Morandi»;

    l'11 gennaio 2019 i residenti di via Porro, via Capello, via Fillak e via Campi in Genova hanno protestato contro la mancata previsione di misure a tutela di queste famiglie;

    già fino ad oggi suddetti abitanti sono stati costretti a vivere condizioni di forte disagio, condizioni che peggioreranno nelle prossime settimane in relazione ai lavori di ricostruzione del manufatto crollato il 14 agosto 2018;

    la preoccupazione più rilevante è quella dovuta al rischio salute per l'esposizione alle polveri nell'attività di demolizione del Ponte;

    si teme che vi siano tonnellate di amianto che vedrebbero quest'area maggiormente esposta per la prossimità con le attività di demolizione;

    gli abitanti hanno rappresentato tali preoccupazioni in un incontro in prefettura;

    l'annuncio dell'installazione di una rete di rilevamento sui dati ambientali circa la qualità dell'aria per il rischio amianto non è sicuramente sufficiente;

    la mancata previsione di uno specifico fondo per il risarcimento dei danni subiti e subendi da parte dei cittadini residenti in queste aree non riconosciute dalle ordinanze sindacali nonostante le reiterate richieste da parte dei gruppi parlamentari di opposizione nell'ambito non solo del richiamato «decreto-Genova» ma anche nel dibattito sulla legge di bilancio per l'anno 2019 ha costituito e costituisce un grave vulnus per la città e per questi cittadini;

    si ritiene non sia più rinviabile la presa in carico delle istanze provenienti da questi cittadini,

impegna il Governo

1) ad adottare iniziative per prevedere, nel più rapido tempo possibile, il riconoscimento attraverso specifica ordinanza del commissario di Governo ai sensi del decreto-legge n. 109 del 2018 convertito dalla legge n. 130 del 2018 della cosiddetta «zona arancione» e promuovere conseguentemente tutte le misure, a partire dalla previsione e dall'istituzione nell'ambito di una delle prime iniziative normative utili di uno specifico fondo adeguatamente finanziato, finalizzate all'indennizzo in favore di cittadini e imprese di suddetta area, per i danni subiti e subendi nonché a tutela della salute in particolare con riferimento al rischio amianto.