Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
il comune di Pomarico in provincia di Matera è interessato da giorni da un vasto movimento franoso che ha interessato una parte rilevante del centro storico;
suddetto fenomeno come riportato anche dai media nazionali fortunatamente non ha provocato danni alle persone ma ha causato ingentissimi danni alle infrastrutture viarie, ad edifici e ad attività economiche;
il sindaco ha provveduto tempestivamente a eseguire una serie di ordinanze di sgombero che sono aumentate nel corso dei giorni e dell'avanzamento del fenomeno, interessando numerose abitazioni e attività;
l'abitato di Pomarico è atavicamente interessato da numerosi movimenti franosi che destano notevole preoccupazione nella popolazione; risultano pertanto necessari e improcrastinabili interventi urgenti per la messa in sicurezza del territorio al fine di scongiurare un aggravamento della situazione e di evitare che il fronte franoso possa estendersi interessando altre aree del centro abitato lucano;
si vive con apprensione questa condizione, anche in considerazione del fatto che si è nel pieno della stagione invernale con il rischio che i fenomeni atmosferici incidano ulteriormente sul movimento franoso in atto;
la regione Basilicata ha provveduto a stanziare immediatamente 160 mila euro per i primi interventi, somma che sarà integrata nei prossimi giorni con ulteriori risorse del bilancio regionale;
è evidente che la richiamata situazione per la gravità e la rilevanza non può essere fronteggiata con mezzi e poteri ordinari e richiede l'intervento del Governo –:
se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere, con la massima urgenza, per deliberare lo stato di emergenza in favore del comune di Pomarico, attivando la Commissione nazionale grandi rischi, per porre in sicurezza il centro abitato per promuovere interventi di consolidamento del territorio nonché per riconoscere misure di ristoro dei danni per i soggetti interessati.