“La bocciatura da parte di M5S e Lega degli emendamenti presentati dal Pd per sanare le storture del reddito di cittadinanza rappresentano un evidente paradosso. Il criterio dei due anni continuativi di residenza in Italia negli ultimi dieci, misura voluta per tagliare fuori dalla platea gli stranieri, finisce di fatto per penalizzare i nostri stessi connazionali che rientrano in Italia da un periodo di permanenza all’estero. Un tetto che, tra l’altro, cadrà al primo ricorso. Una discriminazione che si estende anche ai cittadini italiani iscritti all’Aire. Mentre l’esclusione dal Rdc delle persone senza fissa dimora non solo scarica il dramma della povertà sugli Enti locali, ma evidenzia a tutto tondo l’inefficacia di un provvedimento che la propaganda voleva dedicato proprio a chi si trova in condizione di estremo bisogno. Siamo dunque di fronte a un provvedimento iniquo, miope e ingiusto, che non offre risposte a un problema che invece c’è e che andrebbe affrontato con strumenti adeguati”.
Così i deputati Dem delle commissioni Lavoro e Affari sociali, Debora Serracchiani, Elena Carnevali, Romina Mura e Stefano Lepri.