Al Ministro per il sud. — Per sapere – premesso che:
nel giorno dell'insediamento del nuovo consiglio regionale d'Abruzzo, nel suo discorso programmatico, il neo eletto presidente Marsilio ha comunicato l'intento programmatico di richiedere al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti il passaggio, per i porti nazionali di Ortona e Pescara, dall'attuale autorità portuale del Mare adriatico centrale (Ancona) all'autorità portuale del Mar Tirreno centro-settentrionale (Civitavecchia);
l'articolo 1 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 25 gennaio 2018, n. 12, «Regolamento recante istituzione di zone economiche speciali (ZES)» prevede che le zone economiche speciali sono attivabili solo ed esclusivamente nelle aree portuali «con le caratteristiche stabilite dal regolamento (UE) n. 1315/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio dell'11 dicembre 2013, sugli orientamenti dell'Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti e che abroga la decisione n. 661/2010/UE (TEN T)»;
il porto di Civitavecchia, a quanto consta agli interroganti, non ha le caratteristiche di cui al regolamento (UE) n. 1315/2015 citato, circostanza che preclude la possibilità di poter attivare la zona economica speciale in Abruzzo –:
se non intenda attivarsi, per quanto di competenza e d'intesa con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, per evitare che una regione del Sud del Paese possa essere privata della zona economica speciale con le negative conseguenze per l'economia e l'occupazione e se l'uscita dalla zona economica speciale di una regione del Sud non sia in contrasto con la politica del suo dipartimento.
Seduta del 27 marzo 2019
Illustrazione di Stefania Pezzopane, risposta del governo di Barbara Lezzi, Ministra per il Sud, replica di Camillo D'Alessandro.
Illustrazione
Grazie, Presidente. L'obiettivo di realizzare anche in Abruzzo la zona economica speciale è un obiettivo perseguito con determinazione dalla politica e dall'istituzione regionale nella passata legislatura e da tutti noi che abbiamo condiviso e rafforzato con un solido partenariato istituzionale tale percorso. Il partenariato ha operato in maniera trasversale per individuare la perimetrazione e gli obiettivi. Non vogliamo quindi assolutamente rinunciare e non possiamo quindi accettare errori o rallentamenti ed ecco qui che invece, nel giorno dell'insediamento del nuovo consiglio regionale, il neoeletto presidente Marsilio ha comunicato l'intento programmatico di richiedere al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti il passaggio per i porti nazionali di Ortona e Pescara. Noi chiediamo al Ministro del Sud cosa intenda fare, come intenda attivarsi per evitare che una regione del sud del Paese possa essere privata della zona economica speciale.
Risposta del governo
La ringrazio, Presidente. Innanzitutto vorrei informarvi che la regione Abruzzo, nel mese di febbraio scorso, ha trasmesso ai miei uffici la richiesta di istituzione della ZES, corredandola come previsto del piano di sviluppo strategico al fine di consentirne l'istruttoria. Tengo a precisare che, nel mese di settembre 2018, i miei uffici hanno comunicato alla suddetta regione che, in considerazione dei requisiti presenti nell'area individuata come ZES, si poteva procedere alla richiesta di istituzione facendo riferimento all'autorità di sistema portuale di Ancona. Difatti la regione Abruzzo può proporre l'istituzione di una zona economica speciale con un'altra regione purché contigua e che contenga l'individuazione di una parte del territorio regionale che includa a sua volta almeno una porzione di un'area portuale avente le caratteristiche di cui al regolamento (UE) n. 1315/2013. Nei giorni scorsi ho appreso dai giornali che il presidente Marsilio avrebbe auspicato, invece, che l'autorità portuale di riferimento per i porti abruzzesi fosse quella di Civitavecchia, anziché quella di Ancona. A tale riguardo, lasciando impregiudicate le valutazioni di competenza della regione, vorrei che si osservasse che Ancona è un porto avente le caratteristiche richieste per l'istituzione della ZES ma soprattutto risulta funzionalmente collegato, via ferro e gomma, con l'Abruzzo. Preciso che questo è stato dato come uno dei criteri principali su cui si basano i porti cosiddetti core, proprio per favorire l'accessibilità e la movimentazione delle merci. Ad oggi la richiesta di istituzione della ZES Abruzzo, con l'individuazione del porto di Ancona, è al vaglio dei miei uffici al Ministero dell'Economia e delle finanze; mentre il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti ha preannunciato l'imminente formalizzazione del parere favorevole del Dicastero a conclusione dell'istruttoria. Al riguardo avrò cura di monitorare la questione anche con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti al fine di guidare l'azione di Governo per fare in modo che le eventuali scelte prese assicurino al sud le risposte di cui ha bisogno per poter colmare il gap con il Nord.
Replica
Grazie, Ministro, ma grazie veramente perché le sue parole in Aula smentiscono definitivamente un tentativo abbastanza goffo all'insediamento del nuovo consiglio regionale e del presidente della giunta regionale che probabilmente neanche sapeva, come può capitare a chi svolge un ruolo per caso, che passando da un'autorità portuale, quella di Ancona del medio Adriatico centrale, a quella di Civitavecchia, la nostra regione, l'Abruzzo, una regione del Sud, avrebbe perso la possibilità di istituire la zona economica speciale. La ringrazio anche perché ha chiarito, citando la data del febbraio, che la precedente giunta regionale aveva concluso l'iter, tant'è che i suoi uffici oggi stanno vagliando congiuntamente con quelli del Ministero delle Infrastrutture e trasporti la chiusura definitiva. Io non vorrei che l'insediamento del nuovo governo regionale porti a perdere tempo, per esempio, per rivedere, forse anche in modo un po' clientelare, la zonizzazione della zona economica speciale. Per cui faccio appello a lei, Ministro, affinché segua nel dettaglio questa vicenda perché cambiano le giunte regionali ma non può cambiare l'obiettivo per una regione del sud, ossia crescere, e le ZES garantiscono questo.