09/05/2019
Giuditta Pini
3-00725

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   il 3 maggio 2019 l'iniziativa del Ministro dell'interno a Modena è stata accompagnata da tensioni tra forze di polizia e chi manifestava liberamente le proprie idee contrarie a quelle del segretario della Lega. Tensioni accentuate ad avviso dell'interrogante tra i manifestanti anche da alcune scelte di sicurezza pubblica, visto che è stato consentito l'ingresso nella piazza dove si teneva il comizio del Ministro interrogato anche a chi ne contestava la presenza;

   il 6 maggio 2019 a Salerno, prima di un comizio del Ministro interrogato, alcuni agenti della Digos sono entrati in un'abitazione privata di una signora e hanno fatto rimuovere uno striscione con la scritta «Questa Lega è una vergogna», una citazione di una canzone di Pino Daniele. Gli agenti, come mostrano i filmati, hanno invitato la donna e alcuni ragazzi a togliere lo striscione per evitare conseguenze giudiziarie. C'è da dire che lo striscione era esposto in una strada laterale e non era visibile dal palco, come si evince dalle fotografie;

   sempre il 6 maggio 2019 a Salerno, durante i selfie che ad ogni comizio il Ministro dell'interno fa con i suoi suppoter, una ragazza ha contestato allo stesso di aver usato in passato frasi ingiuriose nei confronti dei meridionali. Alla domanda il Ministro dell'interno ha intimato alla ragazza di cancellare il video. A quel punto due persone, come si vede dai video, hanno prima bloccato la ragazza e poi le hanno intimato di cancellare le riprese, così come aveva indicato il Ministro dell'interno;

   negli ultimi mesi, come dimostrano, ad esempio, anche i casi di Napoli, Cagliari ed Avellino, sono in aumento le tensioni alle iniziative della Lega dove è protagonista il Ministro Salvini –:

   vista la somiglianza dei diversi casi, se ci siano da parte del Ministro interrogato direttive e disposizioni precise sulla sicurezza che devono osservare le forze dell'ordine durante le manifestazioni della Lega alle quali partecipa il Ministero medesimo e, in caso affermativo, quali esse siano;

   se a sequestrare il telefono della ragazza siano stati degli agenti di polizia in servizio in quella giornata o della scorta del Ministro e se il Ministro si avvalga, oltre che delle forze dell'ordine, anche di agenti privati per la propria sicurezza.