"Ancora una volta la maggioranza boccia l'emendamento del Pd sulla tampon tax, un provvedimento importante per abbassare l'Iva sui prodotti igienici femminili e agevolarne l'acquisto essendo un bene primario per tutte le donne. Mentre in quasi tutti i Paesi europei i prodotti igienico-sanitari femminili sono distribuiti gratuitamente o venduti con l’Iva agevolata, in Italia restano considerati un bene non primario, quindi tassati al 22 per cento. Tutto questo è assurdo. Si tratta di una norma di civiltà e rispetto per le donne che non possono scegliere e sono costrette ogni mese a sostenere delle spese necessarie per gli assorbenti. La maggioranza ancora una volta nega un diritto di civiltà e per le donne solo per fare propaganda. Atteggiamento grave e irresponsabile.
Ma soprattutto ancor più ridicola è la motivazione invocata dal viceministro Laura Castelli, la quale sostiene che la riduzione dell’Iva non comporterebbe la riduzione del prezzo. Una assurdità che spiega la loro difficoltà ad essere coerenti con quanto richiesto quando erano all’opposizione negli anni scorsi”. Lo dichiara Silvia Fregolent, capogruppo Pd in commissione Finanze di Montecitorio.