"Abbiamo definitivamente abbandonato i lavori delle commissioni nelle quali da giorni ci stavamo impegnando in una battaglia di civiltà per salvaguardare i principi nei quali crediamo, come per esempio la salvezza dei minori non accompagnati e l’istituzione di corridoi umanitari, perché non sussistono più le condizioni di garanzia minima per il lavoro istituzionale in Parlamento. Mentre i tempi di discussone per l’opposizione erano già stati abbondantemente tagliati, mentre già si intravedeva l’uso della cosiddetta tagliola per concludere l’esame del decreto Sicurezza bis in barba ai diritti delle minoranze è arrivata la giusta e condivisibile censura del presidente Fico nei confronti dell’inaccettabile fuga del ministro Salvini dai suoi doveri istituzionali. Quindi la complessiva situazione istituzionale e di merito del decreto ci impedisce di continuare a partecipare ai lavori".
Lo afferma Emanuele Fiano, della presidenza del Gruppo Pd alla Camera.