• 30/07/2019

"Alcune vicende restano irrisolte dentro coltri di silenzio. Il 23 luglio del 2013 il padre gesuita Dall’Oglio veniva rapito a Raqqa, in Siria. Sono trascorsi 6 anni, e di cosa gli sia capitato non sappiamo nulla. Anzi, qualcosa la sappiamo: sappiamo che è stata ritrovata la sua valigia, consegnata ai servizi segreti italiani e che per 4 anni nessuno ritenne di avvisare la famiglia. Sappiamo che il segretario di Dall’Oglio, che era con lui fino a due ore prima della scomparsa, non fu mai interrogato." così il deputato del Partito Democratico Fausto Raciti in una nota su facebook, a sei anni dalla scomparsa di padre Paolo Dall'Oglio in Siria.

"Sappiamo che padre Paolo si esponeva con coraggio nella costruzione di un dialogo islamico-cristiano, che usava parole come pacificazione tra sciiti e sunniti, come democrazia. E non si limitava ai sermoni. Padre Paolo appoggiò le rivolte anti-Assad fino ad essere espulso nel 2012 dal regime.

In Siria - continua Raciti - la situazione umanitaria è estremamente delicata. Una guerra civile di quasi 9 anni, una lunga, quotidiana e silenziosa strage di uomini, donne, e soprattutto bambini. Padre Paolo questo silenzio voleva romperlo. Noi abbiamo il dovere di rompere quello intorno alla sua scomparsa. Per questo chiedo al governo una risposta ed una attivazione immediata."