“Il grido d’allarme lanciato oggi a Novara dalle autorità locali e regionali circa l’esigenza di passare alla fase finale delle procedure ministeriali per l’attuazione della Città della Scienza e della Salute di Novara è fondato. Nei mesi scorsi, l’ostracismo ideologico della ex ministra Giulia Grillo aveva impedito di finalizzare il percorso autorizzativo per la nuova struttura sanitaria novarese, portato avanti in maniera del tutto analoga per il nuovo Parco della Salute di Torino per il quale invece dal ministero era avviato il via libera. La dichiarazione resa oggi dal presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, circa la disponibilità regionale a varare una legge a garanzia del partenariato pubblico-privato per la realizzazione del nuovo ospedale di Novara -condizione posta, forse impropriamente, dal ministero per procedere oltre- sgombra il campo da ogni dubbio. Mi attendo a questo punto che il nuovo ministro della Salute, Roberto Speranza, finalizzi in maniera concreta e definitiva un percorso per il quale vi è già stato l’accordo di programma tra Stato e Regione, nonché l’assenso della Conferenza delle Regioni con il relativo inserimento nel Piano Sanitario Nazionale, e avrò modo di sollecitarlo direttamente e personalmente in questa direzione.
Peraltro, visto che la Regione Piemonte si appresta a legiferare in materia di garanzie per la nuova struttura pubblica di Novara, potrebbe tranquillamente fare altrettanto anche per il Verbano Cusio Ossola mettendo finalmente la parola fine a questo traccheggiamento in materia di edilizia sanitaria che rischia di far perdere le risorse pubbliche già stanziate per il nuovo nosocomio del VCO“.
Lo dichiara il deputato Enrico Borghi, segretario d’aula e membro dell’ufficio di presidenza del Partito Democratico alla Camera, che oggi ha partecipato a Novara alla riunione pubblica indetta dalla giunta regionale presso l’Azienda Ospedaliera.