Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 25 Settembre, 2019
Nome: 
Angela Schirò

A.C. 1770-A

Grazie mille, signora Presidente. È stato già ricordato che questo provvedimento rinnova e rafforza i rapporti bilaterali previsti dal precedente Accordo del 1967, allargandoli all'audiovisivo, facendo proprie le disposizioni di una normativa di settore che negli anni è fortemente mutata, e tenendo conto delle più evolute esigenze tecniche dell'intera filiera cinematografica. Per l'Italia, Paese storicamente molto attivo nel campo delle coproduzioni cinematografiche, l'Accordo si colloca nell'ambito dello sviluppo di una rete di intese che vedono nella collaborazione e nella sinergia gli elementi fondamentali per promuovere il cinema di qualità e per favorire l'industria di settore.

Favorire lo sviluppo delle coproduzioni del resto è il modo migliore per internazionalizzare il prodotto cinematografico nazionale ed europeo, soprattutto in considerazione delle continue e profonde trasformazioni culturali ed economiche che caratterizzano questo settore. Le coproduzioni generano scambi di idee, allargano le conoscenze, fanno circolare maestranze e competenze, favoriscono rapidità di recupero in termini economici, ampliamento del mercato e condivisione dei rischi. Dunque, attraverso questi strumenti, si forniscono efficaci modalità di intervento e di operatività all'intera filiera cinematografica.

Più in generale, l'Accordo con la Bulgaria si inquadra nell'ambito degli accordi bilaterali di coproduzione cinematografica in vigore fra altri Stati membri dell'Unione europea e fra l'Italia e altri Stati membri dell'Unione europea: accordi che trovano riscontro anche nella Convenzione europea sulla coproduzione cinematografica firmata a Strasburgo il 2 ottobre 1992, ed entrata in vigore il 1° aprile 1994.

Concludendo, vorrei ricordare che tra gli obiettivi di questi strumenti normativi vi è anche quello di rafforzare e promuovere le diverse cinematografie nazionali, favorendo la creazione di un'Europa anche del cinema, con l'auspicio che attraverso la cultura, e la cultura del cinema in particolare, si fortifichi il dialogo interculturale e parallelamente la stessa sostenibilità culturale del nostro continente. Per queste ragioni, e per richiami di ordine più strettamente normativo esposti dal relatore, confermo il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico.