Ratifica ed esecuzione dello Scambio di lettere tra Repubblica italiana e ICCROM aggiuntivo all'Accordo di Parigi del 27 aprile 1957 e allo Scambio di note del 7 gennaio 1963 sull'istituzione e lo status giuridico del Centro internazionale di studi per la conservazione ed il restauro dei beni culturali, fatto a Roma il 17 marzo 2017.
Signora Presidente, l'International Centre for the Study of the Preservation and Restoration of Cultural Property opera al servizio dei suoi 137 Stati membri per promuovere la conservazione di tutte le forme di patrimonio… Grazie, signora Presidente. Appunto, per promuovere la conservazione di tutte le forme di patrimonio culturale in ogni regione del mondo e per sostenerle nella tutela del patrimonio all'interno e all'esterno dei loro confini, affrontando al meglio la crescente complessità delle tematiche proposte dal patrimonio culturale. L'ICCROM è un centro di eccellenza per lo sviluppo di capacità operative e professionali nella conservazione del patrimonio culturale, e contribuisce alla stabilità e allo sviluppo ambientale e socio-economico, soprattutto in aree del mondo in cui il patrimonio culturale diventa sempre più vulnerabile e gli episodi di degrado di siti e di musei per cause naturali o umane sono sempre più frequenti.
Il Centro svolge, in particolare, un'importante attività in settori quali la formazione in materia di conservazione e di restauro del patrimonio culturale e della tutela dei beni culturali.
Non devo usare molte parole per richiamare la competenza e il prestigio di cui l'Italia gode in questo campo, al punto che essa da tempo costituisce un riferimento ineludibile sul piano internazionale.
L'approvazione dell'accordo, quindi, consente un rafforzamento del ruolo guida del nostro Paese nella protezione del patrimonio culturale a livello internazionale, ruolo che si è concretizzato in molteplici sviluppi diplomatici e umanitari.
Questo aspetto della politica estera e della diplomazia culturale è, al contempo, la ragion d'essere e il motivo dell'ubicazione dell'ICCROM in Italia, con l'Accordo siglato tra l'UNESCO e il nostro Paese.
Il mantenimento dell'ICCROM in Italia, che ha sede a Roma dal 1959, con le professionalità e le competenze del suo personale, costituisce pertanto un interesse per il nostro Paese, considerato che il patrimonio culturale è ormai da tempo sempre più ritenuto una risorsa in termini di testimonianza dell'identità e di contributo allo sviluppo globale.
Il provvedimento, infine, consente anche di superare le problematiche di ordine assicurativo e fiscale, che si erano evidenziate con riferimento alla condizione del personale che opera nell'Istituto.
Per queste ragioni il Partito Democratico esprimerà un voto favorevole alla ratifica.