Grazie, signora Presidente. Intervengo per annunciare il voto favorevole alla ratifica dell'Accordo in esame. Si tratta di un Accordo volto a stabilire le condizioni generali per la cooperazione bilaterale nel settore della difesa su base reciproca e in conformità dei rispettivi ordinamenti giuridici. È stato già evidenziato che il campo di applicazione dell'Accordo tra i due Paesi comprende diverse aree e modalità di cooperazione militare e tecnica, in particolare la formazione dei militari congolesi negli stabilimenti militari italiani, l'acquisizione di equipaggiamento e di materiali, l'assistenza in materia di sanità, trasmissioni, logistica e servizi e anche lo scambio di informazioni strategiche. Il nostro Paese è un partner storico del Congo anche per la consolidata presenza di ENI, che fin dai primi anni dell'indipendenza del Congo ha accompagnato la politica di sviluppo industriale ed energetico del Paese.
L'Italia, peraltro, è stato il primo Paese a cancellare il debito congolese nell'ambito del “club di Parigi” e, assieme a Francia e Belgio, ad avere sempre mantenuta aperta una propria rappresentanza diplomatica a Brazzaville, anche durante la lunga fase di instabilità. Negli ultimi anni la presenza italiana è sempre più articolata per la presenza di imprese nel settore dell'ingegneria, delle costruzioni e dei servizi, con oltre 700 connazionali presenti sul territorio congolese e che contribuiscono allo sviluppo del Paese. La sottoscrizione di atti bilaterali quali quello all'esame, per il quale il Partito Democratico esprime voto favorevole, mira pertanto anche a produrre positivi effetti indiretti nei settori produttivi e commerciali coinvolti.