Ratifica ed esecuzione dei seguenti Trattati: a) Trattato di estradizione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federale della Nigeria, fatto a Roma l'8 novembre 2016; b) Accordo di mutua assistenza in materia penale tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica federale della Nigeria, fatto a Roma l'8 novembre 2016; c) Accordo sul trasferimento delle persone condannate tra il Governo della Repubblica italiana ed il Governo della Repubblica federale della Nigeria, fatto a Roma l'8 novembre 2016.
Abbiate pazienza, penso che ne valga la pena. Allora, intervengo chiaramente per dichiarare il voto favorevole del gruppo del Partito Democratico a questo disegno di legge di ratifica, che riguarda la collaborazione in materia penale tra il nostro Paese e la Repubblica Federale della Nigeria. Ricordo a quest'Aula che parliamo di un Paese molto importante Perdiamo tempo così. La Nigeria ha circa 200 milioni di abitanti, signora Presidente, è il Paese più popoloso dell'Africa. Se gli attuali tassi di natalità resteranno invariati, nell'arco dei prossimi trent'anni questo numero raddoppierà e la Nigeria diventerà il terzo Paese più popoloso del pianeta. In questo contesto sociale molto difficile, perché siamo in presenza di un Paese ricco, ma dove non vi è ridistribuzione della ricchezza, c'è anche, come è stato detto, la presenza terroristica di Boko Haram. Boko Haram ha causato oltre 1 milione e 800 mila sfollati interni, dunque, persone che sono state condannate a lasciare le loro case, e circa 200 mila rifugiati nei Paesi confinanti; oltre a questo, voi ricorderete la pratica di Boko Haram di rapire le ragazze che vanno a scuola, le ragazze di Chibok, e renderle in schiavitù.
Quindi, questa situazione spinge molti giovani nigeriani a lasciare il loro Paese, affidandosi anche a bande di trafficanti e, dunque, a organizzazioni criminali di tipo mafioso. E questo è un fenomeno che ci riguarda signora Presidente, ci riguarda da vicino, perché i cittadini nigeriani sono tra le prime componenti nazionali degli arrivi in Italia e molti dei migranti sono donne e, secondo le stime dell'OIM, l'80 per cento di queste donne è vittima della tratta finalizzata allo sfruttamento della prostituzione.
Gli accordi e i trattati che andiamo a ratificare in questo disegno di legge riguardano le procedure di estradizione, il trasferimento delle persone condannate e la mutua assistenza in materia penale e, dunque, questo tipo di intese è molto importante per, appunto, collaborare tra Paesi che hanno situazioni in comune. Tra le attività criminali internazionali più odiose c'è, appunto, la tratta di esseri umani che, come dice la Convenzione ONU di Palermo del 2000, è una forma di trasferimento forzato ottenuto con la violenza, l'inganno e l'abuso, soprattutto, di una situazione di vulnerabilità delle persone. Ora, ci sono migliaia di donne e ragazze, anche minorenni, che vengono ricattate; sono vendute e comprate come se fossero degli oggetti e poi sono brutalmente sfruttate nel mercato della prostituzione. Signora Presidente, noi queste ragazze le vediamo sulle nostre strade, ma ben poco viene fatto per sottrarle a questo racket. Ora, l'Italia ha una buona legislazione in materia, ma c'è necessità di ulteriori stanziamenti finanziari e, dunque, anche, di maggiore collaborazione tra le istituzioni dei due Paesi per combattere questo drammatico fenomeno.
Concludo, signora Presidente, dicendo che abbiamo presentato, insieme alla collega Quartapelle Procopio, questo ordine del giorno e io spero che riusciremo a dare un impulso a questa collaborazione in una piaga aberrante, come dice Papa Francesco, che è quella appunto della tratta di esseri umani che riduce in schiavitù e che va combattuta con tutte le nostre forze, anche con questi metodi di collaborazione