"Il 25 novembre è purtroppo per noi l'occasione per ricordare che la violenza contro le donne è una delle vere emergenze del nostro Paese. Nell'ultimo anno i femminicidi in Italia sono stati 92, donne assassinate dai propri mariti, fidanzati, ex o colleghi di lavoro. Una donna su 3, 7 milioni in Italia di donne tra i 16 e i 70 anni hanno subito nella loro vita almeno una volta qualche forma di violenza fisica o sessuale. Le donne che si sono rivolte ai centri antiviolenza nel nostro Paese nello scorso anno sono 50 mila, numeri enormi che ci dicono anche un'altra cosa: che queste violenze sono una questione d'identità di genere. Le donne sono uccise o ferite in quanto donne. Molto spesso nel nostro Paese si ha l'incapacità degli uomini di accettare la grande forza e il successo delle donne. E allora noi siamo chiamati, non solo con interventi normativi, a cambiare la nostra cultura in generale e di genere in particolare. E l'Italia è ancora indietro in questo senso. Mancano per esempio i letti per accogliere le donne che fuggono da casa, teatro dell'80 per cento dei maltrattamenti; mancano fondi pubblici e quelli che ci sono dovrebbero essere meglio utilizzati. Lo scorso anno ne sono stati spesi solo lo 0,02 per cento. Troppo pochi interventi di prevenzione, formazione e protezione sui territori. In questa mozione indichiamo i nostri impegni per migliorare e correggere quanto già fatto. Pensiamo all'attuazione della norma per gli orfani di femminicidio, codice rosso, la tratta. Ma la prima forma di prevenzione riguarda la parità, di genere, fra uomo e donna, non solo nel privato, ma anche nel pubblico, sul posto di lavoro, liberando le donne dagli ostacoli, senza uguaglianza c'è spazio solo per la violenza. E soprattutto le nostre istituzioni devono farsi carico anche di creare una nuova cultura del rispetto, senza sessismo, divario salariale e violenze sul posto di lavoro".
Lo dichiara la vicecapogruppo vicaria del Pd alla Camera, Alessia Rotta.