Grazie Presidente, ma innanzitutto voglio esprimere tutto il mio compiacimento per il fatto che i colleghi di Fratelli d'Italia, grazie al caso cubano, abbiano scoperto l'importanza del pluralismo politico, della tolleranza religiosa (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico), del rispetto verso i comportamenti sessuali di ogni genere. Dico ciò davvero con sincero compiacimento e spero che queste parole che abbiamo ascoltato - al di là della parte su Cuba, su cui poi interverrò - verranno replicate dai colleghi di Fratelli d'Italia ogniqualvolta ci troveremo di fronte, in casa nostra e fuori dai nostri confini, a casi eclatanti di violazione - lo ripeto per comodità dei nostri colleghi - a casi eclatanti di violazioni dei diritti umani, del pluralismo religioso, della tolleranza verso i comportamenti sessuali di ogni genere. Perché vedete colleghi, vede Presidente, mi rivolgo attraverso lei ai colleghi di Fratelli d'Italia, secondo il PD la battaglia per i diritti umani, per il pluralismo religioso, per la tolleranza verso i comportamenti sessuali di ogni genere non ha e non deve avere colore politico e va combattuta ogni qual volta ci si trovi di fronte a violazioni di ogni genere (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
In questo senso, il provvedimento che oggi discutiamo rappresenta un passo importante per esercitare la doverosa pressione che dobbiamo continuare a esercitare sul regime cubano, affinché prosegua nella direzione giusta la transizione difficile nella quale quel Paese è impegnato. Sappiamo che Cuba da alcuni anni è nel mezzo di una transizione complicata, difficile e dagli esiti incerti; da una parte ci sono stati sicuramente miglioramenti che non possiamo sottovalutare, sul piano istituzionale, sul piano di alcune limitate libertà concesse ai cittadini di Cuba, da un regime che rimane purtroppo un regime monopartitico e autoritario; dall'altra, per l'appunto, quel regime continua ad essere un regime che conculca le principali libertà individuali, che è molto lontano dal garantire i minimi standard pluralistici e che, secondo le principali associazioni che monitorano nel mondo questi ambiti - penso per esempio ad Amnesty International, penso a Reporters Sans Frontières - continua ad essere ai gradini più bassi delle classifiche internazionali, in quanto a rispetto dei diritti umani e a tutela del pluralismo politico, religioso e sessuale. Proprio per questo noi dobbiamo insistere, proprio per questo noi dobbiamo insistere nel rendere condizionabile quel regime ai vincoli internazionali e il provvedimento che approviamo oggi rappresenta un passo di parte italiana. D'altra parte, voglio ricordare che anche l'Unione europea, proprio pochi anni fa, nel 2017, ha siglato con Cuba un accordo complessivo - il primo di questo genere - che prevede anche un importante capitolo sul rispetto dei diritti umani, che deve proseguire e rendersi sempre più stringente da parte cubana. Quindi questo è il nostro impegno come PD e questo noi ci auguriamo debba essere l'impegno del Parlamento italiano, che con questo accordo di cooperazione compie un passo non di apertura incondizionata, ma di incoraggiamento a Cuba, affinché superi i limiti democratici e pluralisti nei quali è ancora avviluppata, grazie.