“Il Comune di Verona ne combina un'altra delle sue e prosegue nel tentativo di trasformare la città Medaglia d'Oro della Resistenza, nel laboratorio politico e culturale della peggior destra. E in questa precisa linea politica e amministrativa, si colloca la proposta di intitolare una strada a Giorgio Almirante, respingendo quella che indicava il nome di Giorgio Gaber. Ovviamente, la commissione che si è occupata dell'atto ha usato una serie di patetiche scuse come le eccezioni di territorialità, puntualmente smentite dalla lettura dei regolamenti comunali, per giustificare la sua scelta. La verità è che la giunta guidata da Sboarina ha un disegno molto preciso: fare di Verona la città dell'ultradestra italiana. Tutto il resto è secondario. Almirante non solo non ha rinnegato il fascismo ma è stato redattore della rivista la difesa della razza, firmatario del Manifesto della razza e ha aderito alla repubblica di Salò”. Lo dichiara la deputata Alessia Rotta, vice capogruppo vicaria dem.
“Anche nella toponomastica – aggiunge -, la giunta veronese vuole dare il segno della discontinuità e della ormai palese alleanza con i movimenti di destra. La nostra Repubblica, nata dalla Resistenza, ha l'antifascismo come valore fondante. Nessuno pensi di poter riscrivere la storia”.