“Sull’emergenza carceri il Governo faccia scelte coraggiose.
Dopo l’invito di Papa Francesco e le parole del Garante dei diritti dei Detenuti, si abbia la forza di decongestionare i nostri penitenziari senza fare necessariamente ricorso ai braccialetti elettronici.
Chi pensa di potere usare questi strumenti per migliaia di detenuti dovrebbe prima verificare se, alle condizioni attuali, le nostre forze di polizia sono in grado di farsi carico dello sforzo connesso ai sopralluoghi preventivi, ai controlli successivi e agli eventuali interventi straordinari connessi ad un numero così elevato di braccialetti.
Non considerare questo aspetto significa sottovalutare la possibilità che qualsiasi provvedimento rimanga lettera morta.
Se vogliamo davvero evitare il rischio di un contagio di massa tra reclusi e agenti di polizia penitenziaria, senza perdere ulteriore tempo, si adotti una forma speciale di detenzione domiciliare temporanea la cui durata sia direttamente connessa alla durata dell’emergenza epidemiologica”.
È quanto dichiarato in una nota da Carmelo Miceli, componente Commissione Giustizia della Camera e Responsabile Sicurezza PD.