“Nei rapporti tra centro e periferia bisogna evitare di oscillare agli estremi tra centralismo assoluto, che non è di per sé sinonimo di uguaglianza effettiva, e valorizzazione senza limiti delle differenze. Per questo esattamente un mese fa coi colleghi FIANO, BORDO, BRUNO BOSSIO, CANTINI, CIAMPI, CRITELLI, DI GIORGI, FASSINA, FRAGOMELI, GARIGLIO, MICELI, MURA, NARDI, NAVARRA, PEZZOPANE, RACITI, ROMANO, ROSSI, TOPO e VISCOMI, e come hanno fatto anche al Palazzo Madama i senatori PINOTTI e PARRINI, abbiamo presentato un modello di clausola di supremazia in cui il governo prende l’iniziativa, ma poi deve passare attraverso il parere della Conferenza Stato-regioni, che così viene opportunamente costituzionalizzata, e il voto del Parlamento.
La procedura esprime dei valori e degli equilibri e, come nel caso dell’autonomia differenziata abbiamo chiesto e ottenuto un ruolo decisivo non solo di governo e regioni, ma anche e soprattutto del Parlamento, così dobbiamo fare anche con la clausola di supremazia che si deve concretizzare in una precisa legge dello Stato”.
Lo dichiara Stefano Ceccanti, capogruppo dem della commissione Affari costituzionali alla Camera.