“Mi sembra naturale che i prestiti erogati con garanzia Sace debbano servire al sistema industriale italiano. Al dibattito in corso su Fca vorrei aggiungere una riflessione: l’emergenza Covid ha aggravato la crisi del settore auto dovuta alla trasformazione ecologica, che stava già falcidiando le vendite di molti produttori. Tutti i prestiti al settore auto saranno fini a se stessi, dei tappabuchi, se poi le auto prodotte rimarranno invendute o la produzione dovrà fermarsi per assenza di domanda. Già prima del Covid c’erano lavoratori Fca in cassa integrazione. Il piano Fabbrica Italia era in ritardo di decenni rispetto a molti competitor della ex-Fiat, ed è rimasto sulla carta. Se non ci sarà un impegno serio per un piano di riconversione industriale verso mezzi di trasporto più ecologici, non c’è prestito che possa salvare gli oltre 200mila posti di lavoro italiani del settore auto”.
Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera e componente della Commissione Lavoro, Chiara Gribaudo.
“L’emergenza Covid - aggiunge - accelera le rivoluzioni che erano iniziate in tutti i settori, compreso quello della mobilità. E il nostro sistema industriale da questo punto di vista era già drammaticamente indietro. Occorre riflettere se la mano pubblica debba intervenire con più decisione per indirizzare il cambiamento. Gli incentivi alle biciclette possono andar bene per le grandi città, ma l’Italia è fatta di province collinari e montane e piccoli centri dove i mezzi pubblici non raggiungono spesso le necessarie economie di scala”.