Grazie Presidente, Alfredo Biondi è stato un liberale e il suo tragitto politico dimostra anche quanto siano ampi i confini della famiglia politica liberale, i cui rappresentanti, anche al di là dei destini del Partito Liberale, sono stati presenti e sono presenti in ogni partito italiano, ma Alfredo Biondi è stato soprattutto un uomo di Governo e da uomo di Governo vogliamo, voglio ricordarlo brevemente quest'oggi, perché da uomo di Governo, da in particolare Ministro della Giustizia del primo Governo Berlusconi, Biondi fu un militante, un militante che non nascose mai le idee sue e della sua parte politica sul nodo giustizia politica. Ora, quelle idee erano e restano lontane dalle nostre, ma non è questo che conta oggi, quello che invece conta oggi sottolineare, rievocando la figura di Alfredo Biondi, è l'enormità del nodo politica-giustizia, l'enormità e anche l'anzianità del nodo politica-giustizia, che risale - lo sappiamo - a quasi un quarto di secolo fa, anzi oltre un quarto di secolo fa. Allora, questo nodo non è stato sciolto da nessuno in questi ventisei anni: non ci sono riusciti coloro che agitavano il cappio, non ci sono riusciti coloro che tiravano le monetine, non ci sono riusciti coloro che agitavano le manette, non ci sono riusciti nemmeno coloro che fantasticavano di fantasiosi complotti e di fantasiose toghe rosse, non ci sono riusciti coloro che sedevano in quest'Aula prima di noi e rischiamo di non riuscirci nemmeno noi. Allora, la scomparsa di Alfredo Biondi, che oggi ricordiamo, è anche l'occasione per riflettere su un possibile metodo per una possibile, ma necessaria, soluzione di questo nodo e il metodo non può che essere quello dell'azzeramento di tutte le incrostazioni che in questi 26 anni si sono depositate sul nodo politica-giustizia: quello dell'archiviazione delle bandierine, delle tante bandierine propagandistiche che abbiamo tutti piantato su questo nodo. Nessuna di queste bandierine di per sé è sufficiente a sciogliere il nodo politica-giustizia ed è solo lavorando insieme, io credo, che riusciremo ad essere all'altezza della responsabilità che questo trentennio di storia italiana ci ha consegnato, in particolare su questo nodo, ovvero quello di dare agli italiani una giustizia finalmente libera dal peso di un rapporto malato con la politica, grazie.
Data:
Martedì, 30 Giugno, 2020
Nome:
Andrea Romano