La ringrazio, Presidente. Con il rispetto dell'Aula vorrei qui ricordare la figura di Philippe Daverio, scomparso, oggi, a Milano (Applausi), uomo di rara intelligenza, cultura, simpatia e calore umano. Fu assessore alla cultura della città di Milano nella giunta Formentini, ha avuto numerosi incarichi; come dicono, oggi, numerosi esponenti dell'arte e della cultura italiana in queste ore, numerosi colleghi critici d'arte, è stato capace di insegnare a tutti noi che la divulgazione dell'arte e della cultura in questo Paese, attraverso la carta stampata, attraverso la televisione, attraverso l'attività nelle istituzioni è un ruolo altrettanto importante, quasi, di quello della produzione dell'arte e della cultura.
I suoi programmi televisivi hanno avvicinato moltissime persone alla conoscenza del nostro Paese, ai suoi più bei tesori, attraversando la storia nostra e la storia mondiale dell'arte con simpatia, con ironia, oltre che con la sua intelligenza e la sua preparazione. Ha, dunque, fatto a tutti noi un grandissimo regalo; alla città di Milano, in particolare, e a tutti noi, milanesi e italiani, mancherà moltissimo la sua figura intelligente, simpatica e colta. Ciao, Philippe