Patrimoniale proposta di Salvini e Meloni con acquisto forzato titoli debito pubblico a famiglie italiane.
“Ancora bugie e falsità dai sovranisti sulle ultime raccomandazioni Ue al nostro Paese, utili per la verifica di sostenibilità del Piano nazionale di Recovery. Le raccomandazioni pertinenti sono quelle del 2020 e del 2019. In questi due documenti, né il Consiglio né la Commissione né Paolo Gentiloni hanno mai invitato l'Italia a reintrodurre la tassazione sulla prima casa. Nelle analisi europee rilevanti si segnala al contrario l'esigenza, pienamente condivisibile e su cui sta lavorando la maggioranza, di ridurre il carico fiscale della tassazione sul lavoro, rafforzare l'impegno contro l'evasione fiscale, e riformare conseguentemente il sistema fiscale in modo più equo soprattutto per i ceti più fragili”. Lo dichiara in una nota Piero De Luca, capogruppo dem in commissione Politiche europee alla Camera.
“La verità - aggiunge - è che Lega e Fdi non hanno più argomenti da utilizzare contro l'Europa, considerato il sostegno inedito avuto dalla Commissione e dalla BCE e viste le risorse straordinarie stanziate per il nostro Paese con i programmi SURE, BEI, MES e NEXT GENERATION EU, messe in campo grazie al contributo dei democratici. E allora provano a creare confusione pensando di ingannare gli italiani. La verità è che loro hanno continuato a lavorare contro gli interessi del nostro Paese a Bruxelles, per compiacere gli alleati di Visegrad, non votando a favore degli Eurobond e del piano del Next generation EU da 209 miliardi per l'Italia”.
“E sono proprio loro - conclude - ad aver proposto in realtà una patrimoniale nascosta per i nostri cittadini quando hanno proposto come unica misura anti crisi l'acquisto obbligatorio e forzato di titoli del nostro debito pubblico a carico delle famiglie italiane. Provassero a sostenere il lavoro del Governo e della maggioranza in Italia e in Europa per aiutare la nostra comunità, invece di continuare a fare solo falsa propaganda e demagogia”.