“Nel mio intervento ho ricordato e apprezzato l'attenzione che il Piano riserva all'edilizia scolastica. Miliardi per nuove scuole e rifacimento strutturale dei tanti plessi ancora da mettere a norma in tante parti d'Italia, in particolare al Sud. Le disuguaglianze si affrontano e si devono eliminare anche a partire da qui. Pari opportunità per tutti. Scuole belle per dare il meglio ai nostri ragazzi.
I progetti dovranno essere adeguati ai nuovi modelli di scuole digitali, connesse in rete per poter arricchire la didattica, con laboratori scientifici e luoghi per musica, arti performative, teatro e audiovisivo. E poi palestre e impianti sportivi. Scuole proiettate nel futuro, con il tempo pieno che deve essere garantito per tutti.
Ho apprezzato nel mio intervento i progetti contenuti nel Recovery per lo sviluppo dello 0-6 e l'idea di impegnare risorse sulla scuola dell'infanzia che auspico possa diventare scuola dell'obbligo. Ho proposto al Ministro di impegnarsi in questa direzione. È giunto il momento di iniziare il percorso scolastico dell'obbligo a 3 anni, considerando i risultati eccellenti nell'apprendimento connessi all'ingresso precoce nel sistema scolastico ormai ampiamente verificati. Anche su questo fronte l'Italia sconta ritardi e il Sud anche per la scuola dell'infanzia, oltre che per i nidi è fanalino di coda. Servono interventi del Governo, delle Regioni e dei Comuni. Serve l'ewuilibrio virtuoso fra istituzioni, ma serve visione e l'idea forte che investire sui bambini è investire sullo sviluppo del Paese.
Scuole aperte in tempo di pandemia è stato l'altro argomento su cui non c'è stata invece sintonia con il Ministro. Vaccinare gli insegnanti, come si sta facendo, sembra un'azione inutile se poi si chiudono cmq le scuole. I nostri giovani a casa sono una brutta notizia. Tutto deve essere fatto per riaprire il prima possibile. Questo è stato ribadito al Ministro richiedendo uno sforzo maggiore del Governo in questa direzione, garantendo una concreta flessibilità e nessun automatismo nelle chiusure delle scuole in zona rossa. Considerare le situazioni territorio per territorio, quartiere per quartiere. Su questo aspetto purtroppo però nessuna risposta dal Ministro che ha riproposto le valutazioni del Cts e le modalità decise nel Dpcm.
Questo rimane quindi un fronte aperto tra Governo e Parlamento, considerato il gran numero di interventi dei parlamentari che andavano nella direzione della flessibilità e della valutazione caso per caso”.
Lo ha detto la deputata del Pd Rosa Maria Di Giorgi nel suo intervento durante l’audizione del Ministro Bianchi sul Recovery Plan nelle commissioni Cultura di Camera e Senato.